Da domani cominciano le vacanze di Natale e io purtroppo non sono riuscita ancora a farmi un'amica. A scuola non vado male per cui non mi preoccupo della riunione di oggi pomeriggio. Per quanto riguarda mia madre , non ho ancora parlato con lei. In questa settimana l'ho trovata a letto con un uomo a casa nostra, non è stato uno spettacolo bello da vedere. Non sa niente mio padre e questo mi dispiace molto.
Dopo la scuola torno a casa e trovo papà a casa con la mamma che gridavano tanto forte da sentirsi fuori dalla porta. A quanto pare papà era rientrato prima e ha trovato la mamma a letto con qualcunaltro. Da un lato mi ha fatto piacere che finalmente è venuto a conoscienza di ciò, ma sono triste perché papà ha chiesto subito il divorzio, ha deciso di lasciarmi qui con lei..
-Vieni è pronto!
_no, non ho fame.
-io oggi alla riunione non posso andare.
_non fa nulla. Tanto a te importa solo di te. Di me non ti frega proprio nulla.
Detto ciò mia madre sale in camera mia mi guarda dritta negli occhi e incomincia ad aggredirmi come mai fatto.
Giuro di non resistere più. Corro da mio padre. Lui deve sapere tutto.
Questa vita mi va solo contro. Niente va per come deve.
Suono il citofono e:
-chi è?
_sono Noemi.
-si sali.
_Papà la mamma mi ha dato botte inutilmente. Non vuole andare alla riunione della scuola e sta sempre con quell' uomo. Non voglio passare le vacanze di Natale con lei. Ti prego posso stare qui con te?
-Va bene. Parlerò io domani con tua madre. Resta a dormire qui. Appena inizia la scuola andrò io a parlare con i tuoi professori.
_Papà ti voglio bene . Grazie di cuore per tutto.
-Spero solo che domani la mamma non se la prende con me. Vuoi telefonarla o andiamo a dirle tutto in faccia?
_possiamo anche andarci. Ma io da sola non ci vado. Vieni tu con me. Giusto?
-certo tesoro, vengo con te.
Sono in ansia, e a dire la verità ho troppa paura di lei e della sua reazione.
_papà quando hai comprato questo motorino ?
-ce l'avevo da tempo l'ho fatta aggiustare e adesso eccola qui come nuova.
_oddio non sono mai salita su un motorino.
-mi spiace che ho solo un casco. Ok dai lo tieni tu. Tieniti forte e andiamo.
_perfetto ecco papà, possiamo partire.
Sento il cuore battere a mille. Sento il cuore di papà battere forte. Stava per succede qualcosa. Ma cosa? All' incoroncio guardo a destra ma non appena mi sono girata verso sinistra ho visto un camion che stava per coprirci. Non vedo nulla. Sento molte voci . Sento la mamma che mi chiama.
-Noemi, noemi, noemi rispondiiiii.
Non trovavo la forza di aprire gli occhi, ogni parte del mio corpo la sentivo a pezzi.
L'ambulanza mi porta in ospedale .
Al mio risveglio trovo la mamma mezza addormentata su un sedia.
_Mamma, dov'è papà?
-Tesoro mi dispiace. Ma tuo padre....
In lacrime tenta di finire la frase quando entra il dottore che mi dice:
" E allora Signorina, come andiamo? Ti faccio le mie congratulazione, se non avevi casco per ora non eri qui."
_Si ok , ma mio padre dov' è?
"Mi spiace dirtelo ma lui purtroppo non ce l'ha fatta. "
_No non può essere. Non può essere. Non ci voglio credere. Lui , non può essere morto. Ha dato il casco per proteggermi e io adesso sono rimasta sola. Non può essere.....
Non avevo più lacrime da versare. Troppo pianto.
Sono già passati sette giorni che sto in ospedale spero di andare presto a casa.
" E allora Noemi, puoi tornare a casa. "
_Grazie mille.
Sono felice di tornare a casa. Pir sapendo di trovare l'inferno a scuola.
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L'ADOLESCENZA UCCIDE.
Roman pour AdolescentsGiovani persone trattate come bambini, da cui ci si aspetta che agiscano come adulti.