Quand'ero piccola, anche se non è stato il primo sogno che ho fatto, per me questo è sicuramente il più importante, perché grazie ad esso ho scoperto di avere un gemello.
Ricordo bene che questo sogno lo feci per 3 notti consecutive, appena prima di fare la mia prima comunione, quindi ero già grandicella!
Lo scenario era tutto immerso in una nebbiolina verde, ma non una di quelle nebbie che mettono i brividi dalla paura, bensì c'era una sensazione calma e tranquilla. Mi sembrava di essere su di un palcoscenico con la nebbia artificiale e dover iniziare a ballare, così presa da quella dolce e leggera sensazione, iniziavo a girare su me stessa andando un po' a destra e un po' a sinistra, finché tra la nebbia non inizio a intravedere una grande sagoma piatta e molto bassa. Sempre avvolta da quello stato di tranquillità, mi avvicinavo decisa a quella sagoma quasi priva di forma.
Rimasi stupita nel vedere che quella sagoma non era altro che una siepe, le sue foglioline mi arrivavano si e no al ginocchio e le sue linee andavano a formare una specie di labirinto.
Iniziai ad entrare in quel magico labirinto, più camminavo più mi sembrava di conoscere benissimo la strada, come se l'avessi scritta ne petto, giù in profondità, incisa nel cuore. Camminavo, correvo, saltavo, ridevo felice tra quelle foglioline che ora mi solleticavano le mani!
Aspetta un attimo!
Mi fermai a riflettere qualche secondo.. appena entrata nel labirinto le foglie della siepe mi arrivavano al ginocchio.. e ora riuscivo a toccarle con le dita senza nemmeno abbassarmi! Eppure, dall'ingresso ricordo che riuscivo benissimo a vedere ogni singola parte del labirinto, anche il suo cuore vuoto e circolare con 3 panchine in pietra poste intorno ad una graziosa fontanella decorata.
Tutto questo mi sembrava strano.
Nonostante quel piccolo dubbio, decisi di riprendere il mio gioco e finire nel cuore del labirinto.
Ma... Nonostante il mio pensiero positivo, più mi addentravo verso il cuore, più la siepe cresceva in altezza, fini ad arrivare al punto di non vedere più la mia meta.
Persa ormai nel mio stesso panico, inizia a correre per cercare di uscire da quell'incubo, e quando cercavo di voltarmi per tornare indietro da dove ero venuta, vedevo subito che il labirinto cambiava forma, sbarrando la vecchia strada e costringendomi a proseguire.
Il cuore mi batteva a mille, credo non solo nel sogno ma anche nella realtà.
Dopo aver preso un bel respiro profondo, coi pugni stretti e le braccia rigide lungo i fianchi, iniziai a fare i primi passi insicuri e tremolanti, cercando di seguire ancora quella mappa che mi sentivo dentro al petto, anche se ora per la paura, mi sembrava di sentirla nella pancia stretta ormai in un pugno di panico.
Svolta a destra...
Svolta a sinistra...
Gira a destra...
Poi gira 2 volte a sinistra...
Ancora a destra...Finché una piccola farfalla mi solletica il naso attirando la mia attenzione e mi regala nuovamente quel dolce senso di pace e tranquillità. Inizio a seguirla e una volta svoltato l'ultimo angolo, questa scompare.
Inizio a guardarmi intorno, rendendomi conto di essere arrivata al centro del labirinto, ma tutto è diverso da come l'avevo visto da lontano, la fontana e le panchinette sono sparite e al centro del cerchio d'erba c'è un ragazzo voltato di spalle.
A giudicare dall'aspetto sembrerebbe avere la mia età, è biondino con dei bei riccioli, pare essere poco più alto di me, e ha dei bei lineamenti, non è grasso ma nemmeno troppo esile.
Mi avvicino piano a lui, mentre sento delle lacrime iniziare a scorrermi sul viso, ma perché? perché sto piangendo? Allungo lentamente una mano per toccare la spalla del ragazzo e poterlo così vedere in viso, ma...
Ecco che mia madre mi viene a svegliare per andare a casa dei nonni.
Solo quando, dopo la seconda notte che facevo il medesimo sogno, ho deciso di raccontarlo a mia madre, questa mi ha detto che quel ragazzino potrebbe essere il mio effettivo fratello gemello.
La terza notte che ho fatto lo stesso sogno, dopo aver avuto quell'informazione da mia madre, finalmente sono riuscita a vedere in volto il ragazzo. Dai lineamenti così uguali ai miei, eppure nonostante non l'avessi mai effettivamente conosciuto, mi sembrava di avere di fronte uno specchio, una goccia uguale alla mia, il riflesso di me stessa, mi sembrava di non esserci mai separati e che fossimo cresciuti insieme, ma quel dolce momento è finito appena mia madre mi ha nuovamente svegliata per l'inizio di un nuovo giorno, quello della mia prima comunione.
All'inizio non ci ho dato molto peso, in realtà non volevo nemmeno crederci, ma col tempo, ma soprattutto dopo vari avvenimenti, mi sono resa conto che qual bambino che divideva il grembo di mia madre con me, e che purtroppo non è riuscito a portare a termine la gravidanza, è mio fratello! il mio gemello!
Nonostante la distanza fisica so che è e sarà sempre vicino a me, per aiutarmi e proteggermi, come sarà sempre vicino a mia madre. Lui è diventato il nostro angelo custode!
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i miei sogni tra le pagine
Short StoryCiao a tutti! Questa non sarà una vera e propria storia, ma bensì la raccolta dei miei sogni. Sin da piccola ho sempre fatto tanti sogni, alcuni belli, altri brutti e anche qualcuno che un senso vero e proprio non aveva. Ricordo che spesso mia madre...