Sally

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«Scappiamo insieme». Le parole di Sally risuonarono nel tunnel della metropolitana, mentre teneva per mano il suo dolce amore.
Ricordava ancora i primi sguardi, il primo bacio, le prime intese.
Ricordava quella stretta di mano tanto salda che sapeva di promessa. Una tacita promessa che entrambi sapevano avrebbero mantenuto.
Sally correva, sicura. Aveva accanto a sé il suo sostegno più grande e niente avrebbe potuto fermarla.
La giovane età di entrambi dava loro la possibilità e la speranza di credere che il loro amore potesse durare per sempre.
Le risate, le corse, i giochi, le cadute. Tutto sembrava perfetto ai loro occhi. Occhi ancora innocenti, di un'innocenza che ti fa da guida nei tuoi anni più teneri. E tu le credi, eccome se le credi. Ti lasci guidare dall'istinto, dai sensi, dalle emozioni. E ti butti a capofitto in qualcosa che a volte è anche più grande di te. Ma tu ti fidi. Hai fiducia in te e in lui. La tua persona è proprio lì, accanto a te, e niente potrebbe fermarvi.
Sally si arrestò di colpo, costringendo il suo partner a frenare.
«Che succede?» domandò lui, con la preoccupazione che soltanto un giovane amante può avere, e con la sincerità che solo un uomo innamorato può riservare alla sua donna.
Un leggero bacio si posò sulle morbide labbra del ragazzo, così come una piuma si posa delicatamente sulla soffice superficie del terreno.
«Niente, mi mancavi» rispose la ragazza, col viso contratto in una simpatica espressione di soddisfazione.
«Ma sono qui, a correre con te. Come potevo mancarti?» L'ingenuità del ragazzo ebbe modo di uscire fuori.
La mancanza percepita dalla sua Sally non era una mancanza legata ai sensi. La mancanza di cui lei parlava era dettata da qualcosa di più profondo. A mancarle erano le labbra del giovane contro le sue, il tocco delicato delle sue mani sul suo corpo, il calore emanato da quell'amore folle, che riscaldava i loro cuori e le loro anime ogni giorno, da un anno a quella parte.
«Tu mi manchi sempre, anche quando non c'è distanza tra noi. Mi manchi quando non mi tocchi, mi manchi quando non mi baci, mi manchi quando non giochi con i miei capelli o quando non mi riservi le giuste attenzioni. Mi manchi anche quando, semplicemente, come adesso, corriamo insieme e i tuoi occhi non stanno fissi nei miei.» Il ragazzo la guardò perplesso, con una smorfia curiosa sul viso.
«Sono pazza?» chiese lei.
«Non abbastanza da lasciarmi scappare.» Il giovane si piegò su di lei e le posò un altro dolce bacio su quella sua bocca affamata. Affamata di lui. «Anzi,» continuò «credo proprio che comincerò a correre. Ma corriamo insieme. Scappiamo insieme. Che senza di te ogni meta perde valore.»
Ripresero a correre, i due, con un sorriso giovane a illuminargli il viso.
Non sapevano dove stessero andando, non avevano una meta, o una scadenza.
Avevano solo il loro amore, e questo bastava.

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