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Corro,
corro,
poi non sento più niente sotto i piedi e cado.
Apro gli occhi e mi ritrovo sdraiata sopra un prato verdissimo.
Mi alzo e noto che al centro è situata una  grande fontana bianca a due piani dove zampilla acqua cristallina.
Mi avvicino e, specchiandomi, noto il volto di un'altra persona.
Mi sale l'ansia e il panico.
Disorientata e confusa, noto il viso di un ragazzo più o meno della mia età.
Ha la carnagione molto chiara, come la mia dopotutto, ha gli occhi azzurri e i capelli castani un po'lunghi sul lato sinistro della fronte.
Rimaniamo così per un po'di tempo poi lui mi dice: "Era ora che arrivassi."
Io rimango stranita dalle sue parole e per questo rispondo: "Come, scusa?"
"Hai sentito bene, il tuo arrivo era programmato da ben due ore."

Io sono sempre più confusa, vorrei scappare ma il tunnel è come scomparso.
Improvvisamente sento di nuovo quella voce:

"È inutile che provi a scappare, ormai sei qui e finché non raggiungi l'obiettivo non potrai tornare."

"Come scusa? Che obiettivo? Dove sono? Cosa ci faccio qui? E soprattutto, chi sei tu?"

"Il mio nome è Lorenzo, ma puoi chiamarmi Harry. Lo so che non c'entra, però mi piace troppo, poi ormai tutti mi chiamano così."

Io rimango stupefatta:
"Come, ci sono altre persone oltre a te?"

"Certo, non posso sopravvivere da solo e se magari smettessi di farmi domande inutili te le potrei anche presentare"

"Non posso. Devo tornare a casa, i miei genitori si preoccuperanno. Anzi ora li chiamo...
Ma aspetta dov'è il mio telefono?"

"Ti è stato preso prima, tranquilla. Abbiamo avvisato tutti i tuoi amici che non potrai scrivere per un po'."

"Ma, quando lo avete preso? E la password come fate a saperla? E i miei genitori? Stanno bene? Li devo avvisare!"

"E va bene. Non lo abbiamo detto a nessuno. Noi qui siamo come in una bolla di tempo.
Nella tua città come in tutto il mondo ora il tempo è bloccato.
Ma non possiamo lasciare così fino all'infinito c'è un maledetto -tempo limĺite- oltre il quale non si può andare.
Te lo spiegherà meglio Donna Adelaide, è la più anziana e l'unica che sa tutta la storia."

Io sono sempre più confusa e non capisco cosa devo fare, ma ormai l'unica possibilità è dare ascolto a Harry... Se è vero il discorso della bolla-tempo i miei non si potranno preoccupare.

"Va bene andiamo", sussurro. "Tanto oramai più stiamo qui più si perde del tempo prezioso"

"Bene così si ragiona, e comunque non avevo mai visto persona più testarda di te."

Come?! Io non avevo dimostrato di essere testarda! Avevo a malapena parlato. Questo vuol dire che mi stavano spiando già da prima? Sanno tutto di me?

Stiamo camminando e dai miei pensieri mi distrae una voce femminile, era una voce roca probabilmente di una persona anziana:
"Ben arrivata Sarah."

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Spero che il racconto vi stia piacendo.

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