IL PASSAGGIO SEGRETO

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Al mio risveglio vedo tre ombre davanti a me. Cerco di mettere a fuoco e noto che c'è Harry, un bambino piccolo e una ragazza.

La prima a parlare è proprio quest'ultima: "Buongiorno, la colazione è pronta, si trova in un tavolo in giardino."

Ancora mezza addormentata, mi alzo e vedo che c'è un secchio sopra il comodino; così dico: "Devo usare quell'acqua per lavarmi?"

Mi rispondono tutti con un gesto affermativo del capo.

"Allora cinque minuti e arrivo."

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Uscita dalla stanza mi reco subito al tavolo della colazione e osservo che sono già tutti lì, compresa Donna Adelaide.

"Buongiorno" dico, e mi accomodo nell'unico posto rimasto, vicino a Paolo.
Si vede che sono la loro ultima speranza per salvarsi.

"Prendi pure quello che preferisci, ci sono delle bacche, prugne e l'acqua" mi comunica  la Donna.

"Molte grazie", rispondo.

Prendo il mio piatto di legno molto scuro e inizio a posizionarci due prugne e due bacche. Poi prendo il bicchiere, sempre in legno, e ci verso dell'acqua e inizio a mangiare.

Finito tutto, aiuto a riporre il cibo rimasto e i piatti lavati in una mensola in cucina, che si trova a pochi passi dal tavolo. In quel piccolo vano vi è solamente la mensola due pentole e un camino.

Siccome mi sono ricordata che devo terminare il discorso con Donna Adelaide, mi reco da lei nel suo studio.
Sembra un posto incantato.
Al centro si trova una scrivania in legno, dove vi sono posizionati fogli sparsi, delle penne e una mappa molto antica.

"Accomodati pure, non vedevo l'ora di terminare il nostro discorso",  Mi sottolinea la Donna.

Io obbedisco e rompo il silenzio dicendo: "Ditemi pure."

"Come ti ho già detto in questo giorni dovrai affrontare molte prove che metteranno a dura prova la tua persona.
Dovrai affrontare il tuo viaggio a cavallo.
Attraverserai montagne e deserti, passerai tanti giorni in viaggio finché non arriverai alla radura segreta; viene chiamata così perché nessuno è mai riuscito ad arrivarci e..."

"Scusate se vi interrompo, ma se nessuno fino ad ora si è mai recato in quel posto come si fa ad avere la certezza dell'esistenza di questa radura?"

"È scritto nei libri, è tutto documentato nelle antiche pergamente che sono state ritrovate tanti anni fa. Ma per piacere non chiedermi altro, non posso darti troppe informazioni al riguardo.
Piuttosto continuo il mio discorso;
allora quando arriverai alla radura dovrai affrontare una prova molto complessa, la più difficile, che ti aprirà le porte alla tanto desiderata bolla-tempo.
Ma dovrai stare molto attenta a non farti superare dalle 'ombre nere', sono anime che non hanno corpo e se non starai attenta potranno anche farti arrivare alla morte per disperazione o per sfinimento.

Io ti controllerò sempre attraverso un legame mentale che ho instaurato con te, ti avviserò tutte le volte che apparirà un pericolo nel tuo cammino. Purtroppo però non potrò aiutarti all'interno della radura.
Hai capito tutto fin'ora?"

"Sì, ma come potrò difendermi dalle anime? C'è un modo per ucciderle?"

"Nessuno tra di noi le ha mai incontrate perché non siamo mai riusciti ad arrivare nemmeno alle porte della radura, però ho già  fatto prepare tutto il vestiario e le armi che ti serviranno per il viaggio che sarà domani."

"Domani? Così presto? Non so neanche andare a cavallo, non so che strada devo percorrere e non so difendermi da sola."

"Seguimi in giardino."

....

Appena arrivate, noto che vi sono dei vestiti e una spada sullo stesso tavolo dove avevo fatto colazione poco tempo prima.
"Dovrei mettermi quei vestiti e impugnare quella spada per caso?", esclamai.

"Esattamente potrai cambiarti nella tua stanza. Dopo che lo avrai fatto torna qui che ti insegno come utilizzare la spada."

Mi reco nella piccola camera e dopo essermi svestita guardo i nuovi abiti che devo indossare.
C'è una canotta nera in pelle, la indosso è noto che arriva sopra l'ombelico, metto i pantaloni, neri anch'essi, lunghi fino alla caviglia; degli stivali stile Dottor Martens neri e una cintura sempre nera con una giunta in un fianco.
Ho pensato che serva per contenere la spada.

Una volta indossato il tutto torno in giardino e noto che la mia spada la stava impugnando Harry.
Appena nota la mia presenza mi dice:"Sei pronta ad allenarti?"

Io annuisco, e ricevo come risposta un -seguimi- appena sussurrato dal ragazzo.