Pieces

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I'm here again
A thousand miles away from you
A broken mess, just scattered pieces of who I am
I tried so hard
Thought I could do this on my own
I've lost so much along the way

Then I'll see your face
I know I'm finally yours
I find everything I thought I lost before
You call my name
I come to you in pieces
So you can make me whole

L

a parte piú tremenda dell'amore, è probabilmente quando questo viene a mancare. Quando ormai hai dato tutto ciò che avevi e non ti resta piú nulla. Quando ogni parte di te è totalmente andata via, strappata da quelle mani che avresti voluto sul tuo corpo per sempre.
Quando sei dipendente, dopotutto, e lo sai.
Perchè io lo so.
E forse, ne sei sempre stato consapevole anche tu, che sei riuscito a strappare ogni parte di me con egoismo, senza che io me ne accorgessi. In fondo di cosa avrei potuto accorgermi?
L'amore ci rende ciechi, e io lo ero fin troppo. Magari lo sono ancora.
Veniamo uccisi, distrutti, manipolati; lo scambiamo per amore. E non c'è nessuno che possa fuggire, o cercare di differenziarsi da quelli bendati come me. Siamo tutti condannati ad essere amati, manipolati, distrutti pezzo dopo pezzo, ed incurabilmente rotti.
Amare ed essere amati è un gioco, e come in tutti i giochi o perdi o vinci.
Io ho perso.
E tu, Gerard, hai maledettamente vinto.
Ma alla fine non importa.
Una volta che hai perso non ti importa piú, speri solo di poter sparire in fretta, lasciando tracce solo in chi ti ha distrutto.
Sono coloro che possiedono la parte piú bella di te, quella che hai perso quando hai deciso di amare.
A noi rimane solo la parte peggiore, che tu dicevi sempre di amare piú delle altre.
Sei sempre stato diverso.
Hai sempre amato quel che non andava amato tanto, e l'hai distrutto forse facendo un piacere a chi non piaceva ciò che tu amavi.
Hai sempre amato me, dicevi,
e ogni parte di quel che amavi
ormai è tua.
Cosa sei tu, Gerard, se non la mia distruzione?
E cosa sono io, se non un mucchio di illusioni affondato nei peggiori degli abissi?
E cosa siamo noi?
Forse nulla.
Forse tutto.
Magari il nero.
O magari il bianco.
Siamo gli estremi, e come tali il nostro dovere è combatterci per non attrarsi e distruggersi.
Essere gli estremi è il pericolo.
Ma a chi non piace giocare col fuoco?
Mi hai reso capace di un'auto distruzione devastante, che parte dallo stomaco e arriva al petto, rendendomi arido.
Del tuo amore, hai lasciato solo l'aroma del tuo caffè lasciato sul comodino che rimane ogni giorno intrappolato nelle coperte. Del Gerard che mi ha distrutto ho solo un'astratta presenza, fatta di sapori e ricordi.
La verità è che mi manchi.
Ogni giorno.
Ogni ora.
Ogni minuto.
Ogni secondo.
Perchè una volta che si è rotti, non si può essere facilmente curati, e forse io non lo voglio neanche.
Sentire la tua mancanza ci rende ancora quel che eravamo una volta, parti di piacevoli ricordi sono tutto ciò che mi rimane impresso.
Adesso a cosa apparteniamo?
Al passato?
E io a cosa appartengo?
Te ne sei andato, lasciando che vagassi da solo nei miei bui abissi.
Te ne sei andato Gerard, sei sempre stato bravo a farlo.
E forse non ti importa se andandotene cosí hai legato un peso al mio piede che mi trascina nelle piú profonde delle mie debolezze.
Te ne sei sempre andato in modi diversi, ma tutti mi hanno rovinato.
Probabilmente lo sapevo, che mi facevi solo del male.
Ne ero consapevole.
Anche tra le tue braccia, quando dormivamo insieme.
"Questa è l'ultima volta" ripetevi sempre.
Ma non lo era mai per davvero.
Finchè le tue braccia non sono diventate assassine.
Eri l'inferno, ti sei trasformato nelle fiamme rosse che ti avvolgono coi tuoi peggiori peccati.
Eppure io aspetto.
Nonostante tu mi abbia distrutto.
Io aspetto, Gerard.
E vorrei averti qui ancora una volta.
Mio, come tanto tempo fa.
Quando ancora avevamo un posto, e non fuggivamo da noi stessi.
Quando il nostro amore non era un gioco, e nessuno dei due aveva intenzione di vincere o perdere senza l'altro.
Io aspetto che tu ritorni, rendendo piú vivo quest'aroma di caffè.
Aspetto di essere distrutto ancora, e ancora, fino a morire.
Sei un proiettile,
sei il veleno,
sei tutto ciò capace di uccidermi.

Amami.

Rendendomi parte di te.

E quindi distruggimi.

Anche se poi brucia, anche se farà male, fallo con le tue mani.

Possiedimi.

Mentre le tue labbra si poggiano sul mio collo, e le tue mani accarezzano i miei fianchi. Mentre diventiamo una sola cosa, mentre ci apparteniamo.

E alla fine, uccidimi.

Con un leggero colpo, o una movenza. Fammi tuo e poi lasciami andare come hai sempre fatto. Abbandonami.
Fa' che tutto questo sia nuovamente un gioco dove i perdenti riescono a mantenere solo quel che odiano di se stessi.

Io sono tuo, Gerard.
Perchè mi dicevi che quando le persone perdono il proprio cuore, cambiano.
E non trovano piú il loro cuore, di solito.
Probabilmente perchè è parte di chi li ha cambiati, di chi li ha resi diversi.
Il mio cuore è con te.
E io sono tuo.
Ancora.
Sono di nuovo qui,
a mille miglia lontano da te,
un casino spezzato, solo pezzi sparpagliati di quel che sono.
Ho provato cosí tanto
a fare questo da solo
ho perso tanto lungo la strada.

Vedrò la tua faccia,
saprò di essere finalmente tuo
troverò tutto quello che avevo pensato di aver perso
tu chiamerai il mio nome
e io verrò da te a pezzi
cosí potrai rendermi intero.



E boh, ho cercato di rendere questa notte insonne piú utile e questo è il risultato.
Probabilmente farà schifo ma okay, mi andava di mettermi in gioco e ho cercato di immedesimarmi in un sad Frankie.
La OS è ispirata alla canzone "Pieces" dei Red che sto ascoltando a ripetizione lol, e leggendo il testo ho trovato un nonsoche di Frerard.
E niente,
Pace, amore e sesso gay
-lercy














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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 01, 2017 ⏰

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