wedding day «midez» {mika+fedez}

la proposta

Lavoro.

Non me ne parlate più, vi prego.

Devo registrare il nuovo album, si chiamerà "No Place in Heaven".

Ho passato tutta la giornata in studio a registrare dalle 7.00 di mattina fino alle 21.30 .

Ora tornerò a casa dalla persona che da senso alle mie giornate.

Federico, il mio ragazzo da ormai 6 anni.

Apro la porta di casa e stranamente lui non c'è.

Oddio, dov'è?

Comincio a urlare il suo nome cercandolo per la casa, ma non ci fu verso.

Lo chiamai e non rispose.

Fede non c'era, è sparito.

Ma poi una busta sul tavolo attirò la mia attenzione.

La girai e c'era scritto: leggila amore mio, ti prego, baci, Fede.

Aprii con cautela la busta, tirando fuori una lettera.

Caro Michael,
Ti rendi conto che ormai sono 6 anni che stiamo insieme?
Ti amo alla follia e non voglio che niente e nessuno mi porti via da te. Mi manchi tantissimo, il giorno più importante della nostra relazione lo abbiamo passato distanti perché tu devi lavorare.
Raggiungimi in piazza duomo.
Davanti al Duomo, dove ci siamo dati il nostro primo bacio, ti ricordi?

Come dimenticarlo.

Ci troviamo lì alle 22.15,
Ti amo tanto.
Baci.
Il tuo Fede.

Avevo le lacrime agli occhi.

È il miglior fidanzato che si possa desiderare.

Ed io non potrei chiedere di meglio.

Guardai l'orologio 21.55 : avevo ancora un po' di tempo, mi cambiai e uscii di casa.

Arrivai puntualissimo.

Lui era lì ad aspettarmi a braccia aperte.

Appena mi vide ci baciammo.

Io ne avevo bisogno.

Lui ne aveva bisogno.

"Amore, ho una sorpresa per te ed una cosa da chiederti, ma quello più tardi, ora guarda".

Battè le mani due volte e subito arrivò una piccola orchestra seguita da 20 coristi che cantarono All You Need Is Love dei Beatles.

E Federico si unì a loro.

Era tutto per me, per i nostri 6 anni insieme.

Finita la canzone mi prese per mano, si fece spazio tra la folla mettendosi al centro di essa e disse: "Michael, tu hai cambiato la mia vita. Da quando sto con te mi sento il ragazzo più fortunato della terra, ti amo. Non servono anelli per tenerci insieme. Ti amo e voglio urlarlo a tutti quanti. I miei genitori non riescono e non riusciranno mai ad accettarlo, ma io ti amo e voglio stare accanto a te tutta la vita. Non servono anelli per tenerci assieme, ma forse per quello che sto per chiederti si"

In quel momento sbiancai.

Non ci credevo.

Si inginocchiò prese una scatolina, la aprì e disse: "Michael, Holbrook Penniman Jr, ti va di stare affianco a me tutta la vita".

In quel momento, tra le lacrime di gioia, lo feci alzare, tirando il colletto della sua maglia lo avvicinai a me e ci baciammo e poi dissi: "Si, lo voglio" ed unì le mie labbra alle sue.

Tornati a casa eravamo tutti e due talmente euforici che facemmo l'amore tutta la notte.

Nessuno poteva più separarci.

I produttori discografici domani passeranno una giornata senza di me.