wedding day «midez» {mika+fedez}

preparativi in corso pt.2

"Allora, qui potremmo mettere un centrotavola con una decorazione floreale..."

Intanto che il wedding planner ci consigliava come addobbare il tavolo degli sposi, io continuavo a pensare come fosse passato in fretta il tempo con Federico.

Sembra ieri, il giorno in cui ci conoscemmo

Sembra ieri, io giorno in cui mi diede il primo bacio.

Sembra ieri, il giorno in cui mi ha chiesto di sposarlo.

Sono già quasi due mesi.

Federico ascoltava attentamente, mentre io ero perso tra i miei pensieri finché...

"Oddio, guarda che belli questi!" Fede mi distrasse dai miei pensieri.

"È stupendo proprio come te" a quelle parole lui arrossì e mi diede un bacio a stampo.

"Allora? Prendiamo quello?" chiese entusiasta.

"Si, amore" risposi.

Il wedding planner sorrise felice e ci accompagnò alla cassa per la prenotazione del centrotavola.

Ancora dovevamo decidere il numero.

Arrivammo a casa prendemmo un foglio di carta e ci sedemmo al tavolo per ste la lista degli invitati.

"Allora, chi invitiamo?" chiesi.

"La tua famiglia, la mia famiglia, i miei amici, i tuoi amici e poi..." disse.

"Chi?" chiesi curioso, ma allo stesso tempo spaventato.

"Volevo invitare anche Chiara." rispose con tono spaventato.

"La tua ex?" domandai sorpreso dalla sua richiesta.

"Si, ma se ti dispiace la lascio a casa sua a farsi le foto." disse.

"No, ma non c'è problema, basta che non cerca di riconquistarti come ha fatto l'altra volta..." dissi cercando di fargli ricordare.

"Quando?" chiese con tono indifferente.

"Ah, non ti ricordi?" chiesi infastidito dalla sua indifferenza.

"Beh, quando avevi detto che lei non usciva più di casa da quando vi siete lasciati e così mi hai convinto a fare una rimpatriata. Cosa è successo? TI HA PORTATO UN MAZZO DI FIORI E IO NON SONO STATO CAGATO DI PEZZA PER TUTTO IL RESTO DELLA SERATA" continuai arrabbiato, quasi tra i singhiozzi.

"Amore, scusa non me lo ricordavo, sai che facciamo?" chiese venendo verso di me abbracciandomi.

"No cosa?" dissi in lacrime.

"La lasciamo a casa sua a farsi le foto da troia, che ne dici?" propose.

Sorrisi.

"Va bene ok" dissi e mi lasciò un bacio sulla guancia.

Ne avevo bisogno.

Avevo bisogno di lui.

Avevo bisogno che mi stesse accanto.,

Nessuno doveva portarmelo via.

Era la cosa più bella che avevo.

"Quindi in tutto quante persone sono più o meno quante?" dissi cambiando argomento.

"Circa 250 persone, va bene o ne scartiamo qualcuno?"

"Vanno benissimo" risposi.

"Sono contento di sposarti e di passare il resto della mia vita con te" disse Federico, facendomi commuovere.

"Anche io, non sai quanto" risposi.

Mi baciò.

Amavo i suoi baci.

Se mi avesse lasciato, io avrei lasciato questo mondo.

Non potevo stare senza di lui.

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SU WHATSAPP

*hai cambiato il nome del gruppo in "wedding midez"*

Michael: centrotavola ordinati e invitati sistemati.

Andreas: e la location?

Michael: ancora non l'abbiamo trovata.

Andreas: e scegliete tutto questo senza la location.

Michael: sì, tanto poi oggi pomeriggio andiamo a vederla.

Andreas: ah ok.

Andreas: ma io sono invitato?

Skin: e io?

Chiara: e io?

Mamma: e io? se no chi ti accompagna all'altare.

Michael: siete invitati tutti hahaha tranquilli potrei scartare, tutti ma non voi.

Skin: aww, che cucciolino.

Michael: ora andiamo a scegliere la location, ci sentiamo.

Chiara: ok a dopo❤
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"Amore, avevo pensato..." mi disse Federico tutto gasato.

"Dimmi cucciolo" dissi nella speranza che andasse avanti nel discorso.

"Ma se facessimo la cerimonia in spiaggia anziché in chiesa?" propose.

"Amore mio, è un'idea non fantastica di più, ma ti ricordo che siamo a Milano e qui le spiagge non ci sono" dissi.

Fece una faccia triste.

"Però per te farei di tutto quindi sai che facciamo?" dissi convinto.

"Ci sposiamo a Venezia e poi per il giorno del matrimonio ci spostiamo verso il mare per la cerimonia. Ok?" proposi aspettando una sua risposta.

"Amore è un'idea stupenda, sono proprio fortunato ad averti tutto per me." disse con un filo di occhi lucidi.

A quelle parole mi commossi.

Non potevo resistergli.

Lo amavo.

Un amore incondizionato.

Era tutto per me.

Il mio migliore amico.

Il mio unico vero amore.

La mia valvola di sfogo.

La spalla su cui piangere.

Sono fortunato.