al finestrino

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mai vi fu un giorno
in cui mi vidi più bella
ero in treno
e guardando il finestrino
non vidi solo le montagne al tramonto
vidi anche la mia bocca
giuro che pensai a quanto fosse bella
dopo un po' guardai nuovamente
mi vedevo intera, ora
i miei capelli neri e blu parevano boccoli
che giocavano a rincorrersi
incorniciavano il mio visino lungo
con quella luce pareva bianco latte
vidi il mio naso
e non lo trovai ripugnante
scorciai i miei occhi
l'unica parte che ho sempre amato di me
le ciglia chiare si potevano vedere
per il riflesso della luce del treno
le sopracciglia parevano appena fatte
e gli occhiali?
non facevano che evidenziare gli occhi.
mi rimirai ancora
parevo serena
ma solo io sapevo del mal di testa,
in quel momento accentuato,
e della poca calma che mi portavo appresso
mi guardai ancora,
per passare il tempo
mi vidi bella,
bella davvero
di quella bellezza che,
se fosse su un'altra,
potrei invidiare
di quella strana bellezza
quella che hanno le persone che stanno male
e cercano di nasconderlo.

Poesie Di MerdaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora