L'amarezza del vuoto.

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"Presi il mio giaccone color rosso porpora,me lo posi  sulle spalle e di seguito indossai le scarpe.
Non ero come le altre,avevo le sembianze di una donnetta di poco valore,quasi insipida,con gli occhi piccoli e neri che miravano all'asfalto,quell'asfalto che sembrava infinito,proprio come le mie atroci sofferenze.
Quegli occhi erano vuoti e tetri, quasi persi in un enorme abisso.
La mia pelle era bianca,cadaverica e tempestata da nei,quei nei così neri e numerosi davano l'impressione di uno spazio costellato da comete.
Appena chiusi la porta presi il mio pacchetto di sigarette,amavo fumare perché sapevo che in fondo mi avrebbero consumata prima del tempo,eppure mi consolavano e riempivano quel vuoto che non ero riuscita a colmare con gli affetti."

Il Rumore dell'odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora