Non comprendevo più quella strana agonia e sentivo un dolore al cuore ,come se un corvo beccasse con il suo becco aguzzo quel piccolo organo che pareva un cadavere in decomposizione.
Mi voltai verso Keta e vidi che le sue mani iniziarono a racchiudersi come se quelle dita affusolate e snelle si accucciassero verso il palmo quasi in posizione fetale.
Iniziai a capire la situazione.
Mi guardò con quegli occhi che brillavano ancora di una voglia matta di splendere,ma vedevo che quello sguardo sebbene fosse così profondo e raro ,si stava spegnendo come un lumino in una fredda e dolorosa nottata, tempestata dalle sue stelle cadenti.
Si rivolse a me e a mala pena riuscì a parlarmi e disse:
-Mi sto sentendo così bene che mi sembra di aver dimenticato tutto,tranne te,no tu sarai l'ultima persona che vedrò,anzi l'unica"."Si spense come una fievole fiamma e io scoppiai in un oceano di lacrime".
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Il Rumore dell'odio
Short StoryTratta delle incertezze e inquietudini più profonde dell'anima.