As brother and sister.👫 [5]

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3.50 p.m. - Milano

Scorgo un volto noto alla fine della banchina dove il treno ha arrestato la sua corsa.

È Alessio!
Ci conosciamo da 2 anni. La distanza non ha mai rovinato la nostra amicizia.
Ha 4 anni in più di me ed è venuto a prendermi in stazione per accompagnarmi in auto all'albergo in cui alloggerò.

Corro, o per lo meno correre era la mia intenzione ma il trolley ha complicato la situazione rendendo i miei movimenti molto buffi e goffi, verso il mio amico fino a sprofondare tra le sue braccia.

Il suo profumo!
INVICTUS di PACO RABANNE.
Gliel'ho regalto a Natale assieme ad un altro prodotto di quella linea.

Cadono alcune lacrime dai miei occhi che bagnano la sua spalla.
Cinge ancor più strettamente le sue braccia attorno al mio dorso.

Alzo leggermente il capo e noto Davide, aka Gionata, intento ad osservarmi. Non do peso alla cosa. Sorrido.
Alza la mano per salutarmi un'altra volta. Ricambio.

Dopo un po' Alessio allenta la presa ed io pure.
Stampa un bacio sulla mia guancia e prende il mio trolley.

Saliamo in macchina e ci dirigiamo all'hotel.

IO: <Non ricordavo fosse così buono quel profumo.> Sorrido.
A: <Non ne resta molto nella boccia. È diventato subito il mio preferito e non riesco ad uscire senza.> poi aggiunge <Vedo che anche a te è piaciuto il mio dono!>
IO: <Fortunatamente hai avvisato i miei che l'orologio me lo avresti regalato tu, altrimenti ne avrei trovati due sotto l'albero.>

Il gioiello in questione è un Calvin Klein Senses, color argento e rosa.

Tra una chiacchiera e l'altra arriviamo all'hotel.

Il receptionist mi consegna le chiavi della stanza, n^29 al 3^ piano. Al contrario il 29 diventa 92, anno di nascita di Sfera. Già adoro la stanza.

Salgo le scale assieme ad Alessio dato che entrambi soffriamo di claustrofobia.

Entriamo in stanza e ci sdraiamo sul letto.

Alessio vive con i suoi genitori ad un isolato di distanza dall'albergo ma resterà qui perché dormire sola non fa per me.

Appoggio la testa sul suo petto e dopo poco mi addormento.

5.30 p.m.

Il rumore dell'acqua della doccia che scorre in bagno mi sveglia.
Poco dopo esce Alessio in accappatoio.

A: <È così stancante un viaggio in treno?>
IO: <Il comfort dei sedili è nulla paragonato a questi materassi in memory.>
Scoppiamo a ridere.

Si stende di fianco a me nel letto e mi stampa un bacio sulla guancia.
Scendendo poi dolcemente sul collo.

La prima volta che ci siamo incontrati è stato a Luglio di 2 anni fa, come avevo già detto in precedenza.
Era con la sua famiglia a Genova per le vacanze estive in una località balneare poco distante da casa mia e il loro ombrellone era affianco al nostro, ci siamo conosciuti lì.

È nato subito qualcosa tra di noi che abbiamo coltivato per due settimane, l'arco di tempo in cui si fermò per le ferie.

Anche i nostri genitori si conobbero e legarono molto, tanto che l'anno successivo decidemmo di ospitarli in casa nostra.
Sarà così anche quest'anno.
Ormai Alessio per me è come un fratello.

Inizia a sbottonare la camicia che indosso e a baciare il mio corpo per poi tornare alle mie labbra.
Mi guarda come per chiedermi il consenso e non glielo nego.
Sfila i miei pantaloni ed i miei slip.
Tolgo a lui l'accappatoio.
Nel mentre i baci continuano.

Apre il cassetto e prende un preservativo.

Entra dolcemente in me.

8.30 p.m.

Dopo un'oretta venni e lui poco più tardi.

Non lo avevamo mai fatto. Baci ce n'erano stati tanti ma non eravamo mai andati oltre.

Ci coprimmo con un lenzuolo e restammo abbracciati per una trentina di minuti.

Mi alzi per fare una doccia ed iniziai a prepararmi per uscire.
Alessio dopo di me.

A: <Aspettavo questo momento da 2 anni. Mi sei sempre piaciuta.> disse baciandomi il collo.
IO: <145 km.> fu la mia risposta, fredda.

Non credo nelle relazioni a distanza.

A: <Non accennavo ad una relazione, semplicemente volevo dirti che sei stupenda.>
Sorrido e gli stampo un bacio sulla guancia.

Mi vesto con un jeans blu chiaro
strappato all'altezza delle ginocchia,
una camicetta nera e un paio di Stan Smith nere.
Alessio invece con una camicia rosa
Polo Ralph Lauren, pantalone nero Armani
e Stan Smith nere anche lui,
le abbiamo comprate assieme a Pasqua.

Ceniamo all'hotel.

Ora ci stiamo dirigendo verso il locale in cui suonerà Sfera.

IO: <Non serve che mi scorti fino all'ingresso.>
A: <Non ti sto accompagnando, sto venendo a divertirmi con te.> Resto perplessa. <Ho comprato il biglietto da un ragazzo che all'ultimo c'ha ripensato.>
Gli salto in braccio!
IO: <È una notizia fantastica!> aggiungo <Io però ho anche il pass per il backstage...>
A: <Tranquilla, ti aspetterò fuori dal locale.>
Mi stampa un bacio sulla guancia.

Entriamo nella discoteca e...

- - -
Colpo di scena! Entra nella storia un altro personaggio. Questo capitolo è dedicato esclusivamente a lui!
(Nella foto copertina del capitolo i regali che i due ragazzi si sono scambiati a Natale.😚)

Cosa succederà quando entreranno in discoteca?
Resta anche la domanda, cosa potrà o non potrà fare Eleonora (dallo scorso capitolo)?
Le risposte arriveranno nel prossimo capitolo!😉

stay tuned guys.😘

Omni4 cum tempore ● $fera €bbasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora