11. What We Didn't Know

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Pov's Hermione
Ero appena entrata alla Tana quando il piacevole calore del fuoco che scoppiettava e l'ormai familiare odore del cibo che sfrigola nelle pentole e dei biscotti in forno mi avvolse, mi fermai un attimo al centro del salotto, quando due braccia mi avvolsero la vita e l'odore dei capelli di Ron mi impregnò le narici:
-Tu lo sai che ti amo vero?- mi chiese con la timidezza di un bambino che chiede scusa, mi fece tanta di quella tenerezza che mi lasciai sfuggire un sorriso, nonostante dovessi ancora essere arrabbiata con lui per ciò che era successo in treno.
-Certo che lo so, ti amo Ron lo sai, non avrei mai fatto ciò che ho fatto se fossi stata in me, ti amo e spero che potrai mai perdonarmi...- in quel momento avrei voluto soltanto quelle due paroline che mi portavano a casa, ma ricevetti di meglio, Ron mi fece girare su me stessa e mi lasciò un casto bacio sulle labbra, allora mi feci coraggio e lo approfondii, mentre lui sorrideva tra le mie labbra.
-Certo che ti perdono, spero che tu non ce l'abbia ancora con me per quello che è successo in treno.-disse lasciandomi piccoli baci sul collo.
-No tranquillo, avevi tutti i motivi di essere arrabbiato.- risposi accarezzandogli i capelli.
-Andiamo in cucina, gli altri stanno già cenando e io ho una fame da lupi!- eccolo il mio ragazzo.

Pov's Molly
Quando vedo tornare Ron ed Hermione per mano tiro un sospiro di sollievo, durante tutto il viaggio fino a casa erano rimasti in silenzio ed avevo paura fosse successo qualcosa, ma il sorriso rassicurante della ragazza, che avevo ormai preso l'abitudine di considerare una seconda figlia, mi fece capire che aveva superato ogni difficoltà anche questa volta.
-Venite ragazzi sedetevi, Herm cara devi essere affamata!- le dissi riempiendole il piatto di purè e carne.
-In effetti sì, signora Weasley, grazie- dopo sette anni, questa cara ragazza non riesce ancora a chiamarmi per nome.
-Hermione quante volte te lo devo ancora dire, puoi chiamarmi Molly, ormai sei di famiglia qui- le risposi sorridendole con dolcezza.

-Hei mamma sai che abbiamo scoperto una cosa incredibile! Non ci crederai mai!- sento gridare da il più piccolo dei miei figli maschi, da poco è stato il suo compleanno...il loro compleanno, mi chiedo se...no, no, impossibile che sappiano, a meno che...
-Sentiamo la novità!- rispondo cercando di tenere la voce ferma, mentre penso con tutto il mio cuore: "ti prego fa non dica..."
-Draco Malfoy compie gli anni il mio stesso giorno!- ecco lo ha detto. Mi cade la forchetta dalle mani e sento le lacrime premere per scendere, e tutti i ricordi, i sensi di colpa, tutte gli eventi a cui non ho assistito durante la crescita del MIO ottavo figlio, fino a che non esplodo e scoppio in un pianto isterico, sento Arthur cingermi un braccio intorno alle spalle e Rom dire qualcosa che assomiglia come un: "Cosa ho detto di male?" Mentre capisco che non posso più andare avanti a mentire, mi asciugo le ultime lacrime, raccolgo tutto il mio coraggio e affronto la mia famiglia.
-Ragazzi, c'è qualcosa che non vi abbiamo mai detto...-
-Molly no, fermati!-
-Sì Arthur, sono grandi adesso ed è ora che sappiano! Ron, Ginny, voi avete un fratello.-dico tutto d'un fiato aspettandomi una reazione che però non arriva.
-Certo mamma, questo lo sappiamo, ne abbiamo più di uno, ci spieghi cosa c'entra?- mi chiede la piccola, ormai non più così piccola, Ginny.
-Intendo dire, che avete un altro fratello, uno di cui non sapevate nulla, quello che adesso considerate il vostro nemico, Draco. Ron, tu hai un gemello.- spiego con più calma possibile.
Ginny urla un "COSAAAAA?!" ma non ci faccio tanto caso, sono troppo impegnata a guardare Ronald, che mi fissa senza dire una parola, gli occhi un po' più spenti di un minuto fa, sembra in trance e mi fa quasi paura.
-Ron ti prego dimmi qualcosa, parla per piacere!- dico con la voce strozzata.
-Come?- chiede solo.
-Questa è una storia di cui dovremmo parlare...tutti insieme- ammetto abbassando lo sguardo.

Pov's Draco
Me ne stavo appoggiato al poggiolo di camera mia, quando un piccolo gufo si appoggia vicino a me, mostrandomi una lettera legata alla zampetta, la prendo e quando vedo che l'animaletto non se ne va deciso di scacciarlo.
-Sciò forza, vattene- ma quello non si muove di un millimetro e continua a guardarmi curioso, rientro in camera facendo ruotare lo sguardo verso l'alto, prendo un biscotto per gufi e glielo porgo, lui se lo mette in bocca e, finalmente soddisfatto, vola via. Mi siedo alla mia scrivania di Mogano, esaminando là lettere arrivatami, nulla di speciale o ufficiale, un semplice biglietto:

"Malfoy,
Sono molto più sorpreso io nello scriverti che tu probabilmente nel leggere questa lettera, ma è una faccenda importante. Domani sei invitato a casa nostra, alla Tana, per le quattro del pomeriggio, abbiamo delle questioni DI FAMIGLIA da risolvere ed è richiesta la tua presenza e, se vorranno, sono i benvenuti anche i tuoi genitori. Per una volta, Malfoy, sei pregato di lasciare da parte tutti i tuoi pregiudizi infondati, ma ti sarà tutto spiegato meglio domani, me lo devi, Furetto, in fondo hai baciato la mia ragazza.
Ronald B. Weasley
p.s. C'entra con il nostro compleanno, mi hai chiesto tu di saperne di più."

Che diavolo di storia è questa?! Cosa c'entro io con i loro affari di famiglia? E questa storia dei compleanni? Mille domande mi affollavano la testa quando presi pergamena ed inchiostro verde per scrivere una risposta a Lenticchia.

"Weasley,
Ho intenzione di presentarmi all'appuntamento di domani, per quanto mi scocci ammetterlo, la tua ultima missiva mi ha lasciato una certa curiosità e molte domande. Domani, 4 pm, alla Tana, sarò puntuale.
Draco L. Malfoy
P.s. Porta i miei saluti alla Granger, Lenticchia."

Mi recai poi alla guferia dove presi un'elegante gufo nero e gli legai la busta alla zampa e mi soffermai un secondo a guardarlo volare nel cielo, e mi concessi il lusso di riflettere un po' su tutto, la lettera di Weasley, le domande che mi aveva lasciato e sì, i pensieri mi portarono anche ad una piccola testolina riccia da so-tutto-io e i sensi di colpa mi assalirono...domani avrei parlato anche con lei, dovevo togliermi questo peso dallo stomaco. Tornai nella mia camera verde-argento, mi spogliai e mi infilai sotto le lenzuola di seta e, con una strana sensazione sul petto, mi addormentai.

Spazio autrice
Buona notte a tutti!
Scusate per il ritardo ma volevamo pubblicare il capitolo il giorno del compleanno di Hermione. Quindi tanti auguri a lei e buona lettura a voi!

Due gemelli diversi [SOSPESA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora