Storia n.2: Dolore, al sapore d'inchiostro.

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Milano 8/09/2008

"Clyde.  Spero che lui non ti uccida per quello che sto per scriverti, ma il tempo sta scadendo, sopratutto per me. Non ho mai, mai, e dico mai avuto persone reali a cui volere bene, e quando tu mi mettevi a spalle al muro, mi dicevi "Cazzo vuoi.", e cose simili, dentro, il mio cuore si lacerava, si spezzava in due. Tu non sapevi le mie reali intenzioni, tu non potevi immaginare che io cercavo solo una persona a cui dire tutto, e fare tutto. Non potevi sapere che un giorno ci sarebbe stata una minima probabilità di non incrociare i miei passi, per sempre. Resto sul vago, è una situazione abbastanza triste, e lo sai, io non mi permetto con nessuno di fare la vittima. Vedo i miei compagni parlare male dei loro genitori, vedendoli come i nemici di turno, i "diavoli" che non fanno altro che mettergli i bastoni tra le ruote, solo per i loro semplici consigli di non fumare e bere. Ma se solo entrassero cinque fottutissimi minuti dentro di me, provare il dolore di questa agonia e sopratutto, sapere che il famoso "Buonanotte, a domani." che ricevono ogni sera, per me in realtà è un" ". Il vuoto, perchper me non può mai essere una "Buona"notte. In giro tra un ospedale e un altro, solo perchè ho un po' di acqua nei polmoni. Il terrore che mi assale, non avrei mai immaginato di finire cosi. Non ti addosso la colpa di niente, non potevi mai e poi mai sapere di niente. Non ho molto tempo adesso, mio padre mi aspetta di la per.. tagliarmi i capelli,eh..e poi ho una delle tante visite importanti, a quelle che non posso mancare.. Ti amo di bene sorellina. Sappi che sarai sempre nei miei pensieri, magari sarai anche l'unica che aveva qualcosa in comune con me. Un bacio, un abbraccio e buon proseguimento, perche forse non ci sarà piu modo di dirtelo di presenza.

Clark."


Clark fece la tanto importante visita. Dopo essersi rasato a zero si fece le punture necessarie, e passò attraverso una sottospecie d'oblò bianco. La mamma diceva sempre che Clark era molto malato, e che al posto delle medicine, per guarire, doveva tagliarsi i capelli. Ero piccola, credevo fosse una cosa divertente. Ci scherzavo sopra, ma qualcosa andava sempre storto:mia madre si asciugava sempre quelle lacrime, che all'epoca erano strane. Ridevamo e scherzavamo, o forse dovrei parlare al singolare. Non capivo mai il reale motivo, e averlo saputo così tardi mi fa venire un nodo alla gola che nessuno di voi può immaginare. Mia madre adesso non soffre più, sorride; finalmente vedo lei col viso roseo, vicina a Clark, nella stessa bara. Sono morti tutti e due perchè soffrivano, chi per il tumore, chi perchè non riusciva a perdonarsi la perdita del proprio bambino. Clyde, l'amore affettivo piu che platonico di Clark, chissà cosa aveva di così speciale. Spero di scoprirlo un giorno, se riuscirò ad uscire di casa per fare una bella passeggiata, e non anche io per tagliarmi i capelli a zero, o per passare attraverso oblò bianchi.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 08, 2017 ⏰

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