Capitolo VI

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Si penserebbe che dopo l'abbraccio tra me e Lolo le cose fossero migliorate. La verità? Non lo so neanche io perché da quella sera continuavo a evitarla, non andavo mai in camera se non per dormire, in mensa ci stavo il meno possibile e penso di non avere mai passato così tanto tempo nelle aule da scuola prima. Il fatto è che ero imbarazza, avevo mostrato a Lauren una parte di me che non avevo mai mostrato a nessuno, io non ero la tipa da mostrare i miei sentimenti. Già lo avevo fatto con Dinah, il che non andava bene, quel posto mi stava cambiando. Avevo sempre avuto un sacco di amici, ma il nostro rapporto si limitava a prendere per il culo i prof. e i compagni, ubriacarsi, andare alle feste e divertirsi. E se con Dinah era già stato tanto, con Lauren era stato decisamente troppo. Mi ero mostrata spaventata e vulnerabile davanti a lui, ma la parte peggiore è che mi era piaciuto. Mi era piaciuto stare abbracciata a lei, mi era piaciuto sentire le sue braccia fare su e giù per la mia schiena, mi era piaciuto sentire la sua testa sulla mia spalla, mi era piaciuto quando mi aveva stretta a sé più di quanto fossimo già e avevo odiato Demi quando era entrata dalla porta e aveva rovinato tutto. Mi era piaciuto davvero e questo non andava affatto bene, per questo quando Ally, Dinah e Demi mi avevano chiesto se volevo andare con loro in città quel weekend avevo accettato, nonostante la voglia non fosse molta.
Ora ero in camera e stavo finendo di preparare lo zaino con le cose. Ero in ritardo, lo sapevo, ma avevo voluto entrare in camera il più tardi possibile, grazie al cielo Lauren non era lì. Non l'avessi mai detto, proprio in quel momento entrò il diavolo dagli occhi verdi. Si bloccò un attimo vedendomi, poi scosse le spalle, prese un borsone vicino al suo letto e il giubbotto e fece per uscire.
"Hey aspetta, dove stai andando?"
"Vado in città con Normani" rispose semplicemente e fece di nuovo per uscire, ma la mia voce la fermò ancora.
"Ma ci devo andare io!"
"Ah davvero? Beh non ti preoccupare ti starò alla larga." Stavolta uscì veramente sbattendo la porta. Perché mi era sembrato quasi di vedere una scintilla di tristezza nei suoi occhi? E perché mi era sembrato che la sua voce si fosse spezzata sull'ultima parola? Ma soprattutto, perché le parole di Normani continuavano a risuonarmi nella testa?
'Stalle accanto... Stalle accanto... Stalle accanto...'
"Hey Camila sei pronto?" Ally era entrata nella stanza e sembrava un po' preoccupata nel vedermi imbambolata così mi affrettai a fingere un sorriso.
"Sì certo andiamo!" Il viaggio in macchina andò abbastanza bene, io e le ragazze cantammo tutte le canzoni che passavano alla radio e per un po' riuscii a dimenticarmi di tutto. La città di cui parlavano tutti era effettivamente molto piccola, il che aumentava le probabilità di vedere Lauren, ma era sempre meglio di quello stupido college.
Parcheggiammo davanti all'unico ostello che c'era e ci dividemmo, Ally e Dinah avrebbero dormito insieme, mentre io avrei dormito con Demi. Nel pomeriggio facemmo un giro per i negozi e prendemmo un po' di aria fresca. "Questa sera andiamo tutti in un bar ad ubriacarci!" urlò Dinah tutto convinta. "Dinah... ti devo ricordare cos'è successo l'ultima volta?" la ammonì Ally. La bionda borbottò qualcosa di incomprensibile con fare scocciato, che mi fece scoppiare a ridere.
"Dai non ti preoccupare polesiana, ci vengo io a bere con te!"  

Quella sera andammo davanti al bar misto discoteca, alla fine avevano deciso di venire anche Demi e Ally. Mi diressi subito verso il bancone e iniziai a ingurgitare qualche drink. La musica era già alta, mi guardai intorno. Riconobbi alcune ragazze del campus che come noi erano venute lì per divertirsi e alcuni ragazzi già ubriachi che probabilmente ci stavano aspettando. Sorrisi. Ragazzi, era proprio quello che mi serviva per dimenticarmi di tutto, inoltre era davvero troppo che non toccavo un ragazzo. Mi scolai un altro paio di bicchieri prima di buttarmi in pista e iniziare a ballare. Non erano neanche passati dieci minuti che avevo già cinque ragazzi che mi ballavano intorno. Mentre mi chiedevo distrattamente perché non avessi preso una camera singola, la vidi. Era Lauren, ne ero sicura, stava ridendo e scherzando con un ragazzo biondo e dopo qualche minuto lo baciò. Mi bloccai all'improvviso, non riuscivo più a muovere un muscolo, mentre i miei occhi continuavano a fissare quella scena. I ragazzi continuavano a strusciarsi contro di me, forse nella speranza vana di riscuotermi. A risvegliarmi invece fu Ally.
"C'è qualcosa che non va?"
"No Allycat, è tutto a posto, ho solo un po' di mal di testa... penso che tornerò all'ostello." "Vuoi che ti accompagni?"
"NO!" Mi resi conto di aver urlato e che Ally mi stava guardando stranita così tornai al tono di voce normale.
"No, grazie, resta qui e divertiti." Senza darle il tempo di rispondermi mi diressi verso l'uscita, ma una volta fuori mi resi conto che non avevo nessuna voglia di tornare all'ostello così iniziai a camminare per la città. Dopo un po' mi accasciai a terra contro un albero. Mi resi conto che dovevo essere arrivata ai margini della cittadina, perché non c'era nessuno ed ero circondata dai campi. L'alcool mi offuscava ancora la mente, istintivamente mi presi la testa fra le mani. Non riuscivo a capire perché quella scena mi avesse dato così tanto fastidio. Non stava facendo niente di male, era ubriaca e si stava divertendo con un ragazzo, in fondo era quello che stavo facendo anch'io. Allora perché ero così sconvolta? Non aveva senso! Sentii dei passi vicino a me, alzai la testa e la vidi lì che mi fissava. Rimasi immobile, proprio come ero rimasta poco prima in quel bar. Una volta costatato che non era una visione come avevo pensato all'inizio, cercai di capire invano cosa ci facesse lì. Non si muoveva, stava in piedi davanti a me e mi guardava e io guardavo lei. Nonostante la poca luce riuscivo a vedere specchiati nei suoi occhi verdi, i miei occhi cioccolato. Restammo così per un po', poi fece un sospiro e si sedette di fianco a me. Adesso non mi guardava più, stava semplicemente in silenzio. Non sopportavo più la situazione quindi parlai.
"Che cosa ci fai qua?" Continuava a mantenere il suo silenzio e pensai non avesse intenzione di rispondere.
"Non lo so." La sua voce era un sussurro e pensai che stesse rispondendo più a stesso che a me.
"Non lo sai?"
"No." Non le risposi, non sapendo che  cosa dire.
"Perché te ne sei andata?"
"Cosa?" chiesi confusa.
"Perché te ne sei andata dal bar?" Come aveva fatto ad accorgersi che me n'ero andata con tutta quella gente e mentre stava baciando quel tipo? Non sapevo neanche si fosse accorta che fossi entrato.
"Faceva troppo caldo e quella ressa di persone mi stava facendo soffocare" mentii.
"Non ti credo." Che si fosse accorta che l'avevo vista baciare quel ragazzo? Che ora aveva lasciato perché... Per venire da me? "Lauren cosa ci fai qui?" le chiesi di nuovo. Non mi rispose, dopo un po' però mi diede un bacio sulla guancia e si alzò in piedi. Io la guardai confuso, arrossendo. Mi stava sorridendo e offrendo la mano. La presi e lei mi aiutò ad alzarmi. Una volta in piedi non mi lasciò la mano e continuò a sorridermi. Era davvero bella quando sorrideva.
"Su, torniamo all'ostello." Sempre senza lasciarmi la mano tornammo per la strada da cui eravamo arrivati. Mi accompagnò su fino alla porta della mia camera, a quel punto mi lasciò.
"Beh... allora ciao." Le sorrisi e le feci un cenno con la mano per salutarlo, poi aprii la porta.
"Hey Camila?" Mi girai di nuovo con una mano ancora sulla porta.
"Sì?"
"No, niente... buonanotte."
"Buonanotte Lauren." Entrai in quella camera e mi buttai sul letto, confusa. Non ci stavo capendo più niente. Lauren che mi ignora, Lauren che si diverte con me, Lauren che mi ferisce, Lauren che mi abbraccia, Lauren che mi dice che mi starà alla larga, Lauren che bacia quel ragazz, Lauren che mi segue, Lauren che mi dà un bacio sulla guancia, Lauren che mi riaccompagna in hotel tenendomi per mano. Ma che problemi aveva quella ragazza? Perché era così lunatica? Che poi, tenermi per mano? Che le era preso, ma soprattutto, perché non mi ero opposta? Non aveva alcun senso! Dovevo essere impazzita, sì sì, era l'unica spiegazione. In quel momento la porta si aprì e il mio primo pensiero fu che fosse Lauren, però poi scorgendo la figura di Demi mi ricordai che non ero al campus, ma in uno squallido ostello.
"Hey!" mi salutò accorgendosi che ero ancora sveglia.
"Che hai fatto di bello fino ad adesso?" "Niente, sono stata qui in camera a riprendermi dalla sbornia." Per qualche ragione non mi andava di raccontarle di Lauren, ma la nominò lei.
"Non è che hai visto Jauregui?" Deglutii.
"No, perché?"
"No, niente... è uscita dal locale poco dopo che l'hai fatto te."
"Boh, io non l'ho vista."
"Ok..."
Indossammo entrambe il pigiama, ci infilammo sotto le coperte e spegnemmo la luce.
"Lui non è come pensi, sai?" mi uscì dalla bocca.
"Camila, tu non sai niente di lei." Aveva ragione, cosa sapevo in realtà di Lauren Jauregui?      

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