7 febbraio 2017
Era ormai un mese che non mi recavo nel mio "rifugio" personale.
In effetti un pò mi mancava,ma in fondo ne potevo anche fare a meno.
Erano circa le 6pm ed ero seduta sul mio letto,a gambe incorciate,con il mio quadernino in una mano,e la matita nell'altra.
Il mio era un quadernino particolare: scrivevo qualunque cosa mi venisse in mente,che sia uno sfogo,una dedica,una poesia e chi più ne ha,piú ne metta. Di solito ci allegavo qualche disegno,piccolo,grande,o persino un ritratto.
Ultimamente mi stavo dedicando principalmente ai ritratti.
Alzai lo sguardo dal mio quadernino,scesi dal letto,e mi recai sul piccolo balconcino che dava vista sulla strada. Ormai il sole stava per tramontare,e la luce rossastra rendeva tutto spettacolare.
Osservai la villetta che si trovava di fronte alla mia: l'intonaco ormai avorio sembrava potesse lesionarsi da un momento all'altro,le persiane delle finestre erano molto polverose,le ringhiere del piccolo balcone erano ormai arruginite,e all'interno non era presente una fonte di luce.
Non ho mai notato nessuno in quella casetta,probabilmente era abbandonata da prima che io nascessi.
La guardai per una decina di minuti circa,finchè non vidi una sagoma passare davanti alla finestra. Era completamente nera ed assomigliava ad una figura maschile.
Tutto ciò era abbastanza inquietante,ma fu questo che mi spinse a cercare informazioni.
Scesi quindi al piano inferiore.
"Mamma,per caso sai se la villetta affianco è abitata?"
"No,tesoro. Per quanto ne so,è stata abitata solo per un anno,quando ero incinta di tuo fratello,ma non li ho mai conosciuti."
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The Vintage Emporium
Short Story"Il grosso scherzo che ti fa la biologia è che raggiungi l'intimitá con una persona prima di sapere qualcosa di lei. Fin dal primo momento,hai capito tutto. Inizialmente l'attrazione è esercitata dalle superfici, ma c'è anche l'intuizione della dime...
