CAPITOLO 1

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Elena si sistemò i capelli, ogni mattina era costretta a passarsi la piastra a causa dell'umidità notturna, e la cosa la infastidiva molto.Si diede un'ultima occhiata nello specchio, poi annuì.Così andava bene.Andò in camera di sua figlia per svegliarla. Era una gran dormigliona, la sua piccola Katherine, e di mattina faceva molta fatica a svegliarsi.Le accarezzò la testa per tutta la lunghezza del suoi boccoli neri.Era il suo tesoro. Il suo piccolo tesoro.Tutto quello che le rimaneva.La scosse un po' " Katherine" la chiamò e la piccola piccola sbarrò i suoi occhi color cielo, come quelli di suo padre." Amore, sono le 9, è ora che ti alzi" la sollevò dal letto per portarla in cucina per poi sdraiarla sul divanetto." Allora amore, cosa vuoi per colazione?" le domandò aprendo lo scaffale, estraendo una scatola di cereali." I Pancake" rispose con voce ancora impastata dal sonno, stropicciandosi gli occhi.Si alzò dal divano e si andò a sedere su una delle sedie attorno al tavolo, appoggiò gli avambracci sulla superficie e vi si affondò la testa dentro.Elena abbozzò un sorriso. Su questo sua figlia aveva preso sicuramente da suo padre, pigro peggio di un ghiro.Nonostante non volesse più ricordarlo, i suoi pensieri continuavano a cadere su Damon, su quanto l'avesse amato, e su quanto la vita fosse stata dura con lei.Era scappata, era stata costretta.Appoggiò un piatto pieno di pancake, che Katherine si era affrettata ad afferrare." Mamma oggi dovrebbe venire Zia Caroline"Elena annuì con un ampio sorriso " andremo al parco dei divertimenti.Katherine si mise ad urlare di gioia, poi prese un altro pezzettino di pancake e lo fece scomparire nella sua bocca.Sua figlia, anche se aveva solo 6 anni, si accontentava con poco, ed Elena era felice della felice della semplicità di Katherine.Appena finita la colazione le due si andarono a vestire." mamma" la richiamò sua figlia, guardandola con i suoi occhioni azzurri." Si amore?"" com'era papà?".Quella domanda fece gelare il sangue nelle vene ad Elena, che sgranò i suoi grandi occhi color cioccolato.Inspirò più aria, come per darsi coraggio " era bello, un po' antipatico a volte, ma molto dolce" pronunciò quelle parole con un filo di nostalgia.Prima che la bambina potesse dire altro il campanello suonò " deve essere Zia Caroline" esclamò entusiasta.Elena andò ad aprire la porta, dove ne uscirono Caroline e Stefan, con un pacco in mano." Salve a tutti" disse Caroline sorridendo " dov'è la mia nipotina preferita?" domandò" È di là nella mia stanza" rispose Elena sorridendo.La bionda si precipitò verso il corridoio, e poi sparì oltre la porta." Ciao" sussurrò a Stefan" Ciao" sussurrò anche lui.Era visibilmente a disagio. Ora Stefan era fidanzato con Caroline, ma ad Elena non dispiaceva affatto.Anzi. Era felice che la sua amica aveva trovato un uomo leale e dolce come Stefan, se lo meritava." Senti Elena, tu sai come la penso"" NO, Stefan"Subito sentì l'agitazione prendere il sopravvento. Stefan era sempre stato contrario, diceva che l'avrebbe aiutata, ma non poteva rischiare tutto." Va bene" disse soltanto lui, poi s'incamminò verso il corridoio." La mamma mi ha detto che hai imparato a leggere benissimo, così ti ho comprato questo libro" disse alla bambina che lo afferrò." Dracula" disse il titolo del libro, poi gli occhi incominciarono a luccicarle " ma era un vampiro!" esclamò ed Elena sussultò.Il sogno di sua figlia era di essere un vampiro un giorno, nonostante le avesse ripetuto che non esistono.Ovviamente mentiva.Elena aveva fatto di tutto per concepire una figlia umana, che non fosse un vampiro e così facendole vivere una vita normale.Aveva chiesto a Bonnie di farle un incantesimo, e per fortuna era riuscito con successo." Allora che ne dite se andiamo al parco dei divertimenti?" propose Caroline maliziosa." Sìì" esclamò felice Katherine." Katherine, devi prendere il cappotto" disse sua madre con un tono do voce abbastanza alto per farsi sentire." vado dalla bambina" disse Stefan lasciandole sole." Elena" la richiamò Caroline " voglio che ritorni" ammise scrutandola con i suoi occhi chiari.Elena scosse la testa ripetutamente " non posso" disse solando.La bionda si avvicinò di qualche passo " perchè?" domandò " per Damon? Elena ma che te ne frega" esclamò esasperata.A quel punto la brunetta s'irritò, come potava non capire?" Caroline ho paura di soffrire" ammise " se ritorno Damon mi odierà più di quanto non mio odia ora, e sicuramente non riuscirà capire che l'ho fatto solo ed esclusivamente per lui" urlò fuori dalle staffe.L'aveva fatto per lui perchè l'amava, e conoscendo Damon non era di certo al settimo cielo, non poteva tornare.Non poteva capire, l'odio lo accecava." Elena, lui ti ama" la informò " non passa sera che non sfogli le vostre foto, è sempre depresso, beve più del solito"." Non ne voglio sapere nulla" disse uscendo dalla porta.Quel parto dei divertimenti era fantastico, o almeno così pensava Caroline.Lei e Stefan tenevano per mano Katherine, e sembravano proprio una bella famiglia.Mentre li guardava rivide lei e Damon, mano nella mano a loro figlia." Guarda mamma" esclamò Katherine " una farfalla".Fu troppo veloce persino per un vampiro. La bambina corse verso la strada seguendo al farfalla, quando un auto nera a tutta velocità la prese in pieno." KATHERINE" urlò Elena andando in contro alla bambina.L'autista non si era fermato, aveva continuavo la sua folle corsa.Katherine aveva una ferita sulla fronte dalla quale usciva sangue a fiotti, ed era svenuta.Nelle braccia di Elena sembrava una bambola inanimata.La raggiunsero anche Stefan e Caroline " Stefan dalle del sangue" lo pregò Elena.Stefan allungò i canini e si morse il polso, fece bere il sangue che colava a sua nipote, ma non dava segni di vita." STEFAN NON FUNZIONA" urlò disperata "portiamola all'ospedale".Quando uscì la dottoressa con la cartella in mano Elena ebbe un tuffo al cuore. Il trucco le era colato sulla faccia per il pianto, la stessa sorte era capitata a Caroline che era abbracciata a Stefan, proprio a fianco a lei.Anche lei avrebbe voluto Damon in quel momento, solo che sicuramente se la stava spassando con qualche ragazza." Elena Gilbert" la richiamò." Sì"" Sua figlia sta per morire. La tengono in vita dei macchinari, ma non le rimane molto" Elena si sentì morire, nulla aveva più senso.Si accasciò a terra, lasciando che le lacrime le solcassero il viso." C'è una speranza però" aggiunse la dottoressa, catturando l'attenzione di Elena." Se sua figlia è nata da un... vampiro" disse " basta solo farle bere il sangue di suo padre. Ora devo lasciarla" detto questo si allontanò.I tre rimasero in silenzio per qualche attimo " così serve il sangue di Damon" mormorò Stefan " che facciamo?"" Semplice" disse Elena " ora chiamiamo Damon".

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