CAPITOLO 2

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Stefan e Caroline la guardarono perplessi " come?" domandò la bionda.Elena sospirò alzandosi da terra " chiamiamo Damon" ripeté sedendosi sulla sedia.Era la sua unica speranza.L'unico modo per salvare sua figlia, e non l'avrebbe sprecato.Caroline le si avvicinò, provocando il classico suono dei tacchi sul pavimento, la prese per le spalle e la scuoté." Elena, no!" esclamò " non puoi chiedere un favore a Damon, anche perchè.."" perchè non me lo farebbe" continuò al brunetta per lei, che annuì.Elena rise ancora un a volta " Caroline, dimentichi che il favore non lo fa a me, ma alla bambina, a sua figlia" sottolineò guardandola, poi riabbassò lo sguardo sulle sue gambe.Stava pregando con tutta se stessa che Damon concedesse la vita a Katherine e non facesse l'egoista iroso.Voleva andare da lei, stringerla, baciarla, ma non poteva vederla prima della trasfusione.Rialzò lo sguardo, questa volta su Stefan " chiamalo, digli che è di vitale importanza" disseIniziò a tremare dalla paura.Katherine non meritava quello, non aveva fatto nulla.Caroline si sedé al suo fianco circondandole le spalle con le straccia "si sistemerà tutto"Stefan annuì e se ne andò un po' più in là per fare la telefonata.Il telefono bussava, e dopo un po' Damon rispose." Fratellino"" Damon devi venire all'ospedale, è importante"" Oh non mi dire che la tua fidanzata è caduta su un paletto e si è trafitta il cuore"" Non scherzare Damon, è importante, sul serio" poi riagganciò.Quando ritornò dalle due ragazze, trovò Elena piangere come una fontana e Caroline sempre abbracciata, come se fosse un sostegno essenziale." Verrà?" domandò Caroline al suo ragazzo" Verrà" annuì con un mezzo sorriso.In quel momento passò un'infermiera, che vedendo Elena così abbattuta e lacrimante le si avvicinò " signora, se vuole vedere sua figlia posso aprirle il vetro, non è lo stesso ma almeno la vede"Elena senza esitazioni annuì.L'infermiera le aprì lo specchio, permettendole di guardare Katherine." Grazie" disse all'infermiera che per tutta risposta le sorrise.Guardò i suoi boccoli color cioccolato caderle sulle spalle morbidi e lucidi, i suoi occhi azzurri erano chiusi e il naso e la bocca erano coperti da una mascherina per l'ossigeno.Elena si portò una mano sulla bocca facendo scendere le lacrime.Non doveva succedere, non a lei.Era tutto quello che aveva, tutto quello che almeno le rimaneva, e non volava perderlo.Mise una mano sul vetro." mamma ti sta vicino, amore" sussurrò.Caroline le si mise di fianco mettendo una mano sulle spalla " andrà tutto bene" mormorò "devi solo pensare positivo"Elena si gettò tra le sue braccia.Solo lì poteva trovare amore, ora.Fin all'ora glielo aveva sempre dato sua figlia." Capisco perchè l'hai chiamata Katherine" disse Stefan, fissandola incantato attraverso il vetro " hanno gli stessi capelli"Sentirono dei passi avvicinarsi ed Elena si irrigidì " va tutto bene" sussurrò Caroline " ora ci pensa Stefan".Elena non guardò chi era per paura che fosse Damon, e nemmeno lui riuscì a capire chi Caroline teneva tra le sue braccia." Allora Stefan, dov'è il problema" disse Damon" Guarda tu stesso" disse indicando il vetro.Damon gli buttò un'occhiata veloce, poi guardò il fratello " Stefan" disse " qual'è il problema?" ripeté.Stefan stette zitto, ed Elena capì che quello era il suo momento. Si alzò con la schiena così mostrando a Damon il suo viso.Lui continuò a studiarla per molto, la guardava in modo strano, era come se vedesse ormai un fantasma.Damon rise " è uno scherzò?"" No" rispose prontamente Elena.Non sapeva bene se sarebbe sopravvissuta a quella conversazione, non capiva se aveva le forze necessarie, ma si buttò." possiamo parlare privatamente?" domandò Elena a Stefan e Caroline, che se ne andarono a fare un giro.Elena afferrò il braccio di Damon, ma poi lo retrasse come se si fosse scottata.Il suo cuore martellava all'impazzata, aveva paura che da un momento all'altro l'avesse abbandonata." Mi sei mancato" sussurrò solo, in mancanza di parole.Damon annuì senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi cioccolato magnetici " anche tu" rispose" resterai?" domandò poi luiElena alzò le spalle " dipende" disse " ci sono tante cose di cui noi dobbiamo parlare, ma ascolta attentamente quello che sto per dirti. È importante"" Ah, allora sei tu il problema importante di cui parlava Stefan al telefono"Elena fece finta di non averlo sentito " siediti" lo invitò sulla sedia." la bambina che è lì dentro, è Katherine" inspirò molta aria prima di continuare " tua figlia".Silenzio.Damon la guardava imperterrito con i suoi occhi azzurri sgranati, mentre si portava una mano nei capelli neri.Era padre.Di una bambina.Sentì una fiammella accendersi all'altezza del cuore, boccheggiò un paio di volte " è per questo che sei fuggita?"Elena scosse la testa " parliamo dopo di questo" disse " oggi abbiamo avuto un brutto incidente, abbiamo provato a curarla col sangue si Stefan, ma non fa effetto"Damon agitò le mani incoraggiandola a continuare " dalle analisi hanno capito che il padre è un vampiro, e in tal caso, per curarla serve il sangue di chi l'ha creata" finì.Damon la guardò ancora una volta " lo sapevo" disse " il sangue di chi l'ha creata la cura, è logica"Elena aprì al bocca, ma poi la richiuse.Incominciò a torturarsi le dita per la tensione. Era troppo da sopportare.L'agitazione del momento le stava comprimendo la gabbia toracica, impedendole di inspirare." significa che mi aiuterai?" domandò a Damon.Damon girò la testa e la guardò leggermente con disprezzo "è mia figlia" disse " lo farò per lei, non per te"Tirò un sospiro di sollievo. Sua figlia era salva.Chiamarono l'infermiera, fece il prelievo, e poi iniziarono a iniettarlo a Katherine.Già sembrava che aveva la pelle più rosa, già sopo un quarto d'ora dalla trasfusione." Grazie Damon" sussurrò Elena guardando sua figlia attraverso lo specchio" Non ringraziarmi, io non l'ho fatto per te"" Lo so, ma mi hai ridato l'unica cosa per cui vale la pena vivere"Damon guardò sua figlia ancora una volta " lo sai, ha i stessi capelli di Katherine" sorrise " perchè sei scappata?" domandò ad Elena che girò la testa " ti spiegherò tutto"7 ANNI PRIMAElena era a casa Salvatore, e aspettava con ansia il rientro di Damon.Suonò il capannello e andò ad aprire." Damon, aspettiamo un bambin.." il suo sorriso si spense quando sulla soglia della porta non vide il suo compagno ma il volto di Klaus." Salve Elena" si accomodò senza nemmeno chiedere il permesso di soggiornare.Elena chiuse la porta e si avvicinò a Klaus che nel frattempo era arrivato nel soggiorno." Cosa vuoi, Klaus" disse Elena guardandolo con disprezzoKlaus rise " il tuo ragazzo, Damon" non poté continuare perchè la sua voce era rotta dalle sue irritanti risatine." Cos'hai fatto a Damon" si avvicinò pericolosamente a lui, sibilando quelle parole." vedi, dovevo vendicarmi in qualche modo" disse Klaus " ti hanno trasformata in una vampira, così ho morso Damon" finì con aria trionfante." NO" urlò Elena. I suoi occhio erano velati di lacrime e le guance le iniziarono a diventare rosse." Sta tranquilla" disse ghignando " ti darò il mio sangue, quello che serve per curare il tuo amante, a patto che tu te ne vada"Elena scosse la testa ripetutamente, sperando solo che si risvegliasse da quell'incubo." Se rifiuterai ucciderò Damon e il tuo bambino" lo vide avvicinarsi alla porta per andarsene " perchè lo fai?" domandò Elena e questo lo fece bloccare.Si girò a piccoli scatti " mi hanno privato del tuo sangue, Elena" disse " ora sarò solo, solo per sempre" aggiunse, poi uscì.Elena si accasciò al suolo e iniziò a piangere forte.Solo una cosa era certa, doveva abbandonare tutto e tutti." Così Klaus prese il sopravvento su di me e sulle cose che amavo" disse Elena guardando il vuoto " appena mi accertai che il sangue d'ibrido era arrivato a Damon, me ne andai" finì lasciando cadere una lacrima solitaria sulla sua guancia.L'asciugò col pollice, poi tirò su col naso.Erano stati momenti bui, senza fine, ma Katherine l'aveva aiutata a superare tutto, anche se un pizzico di nostalgia le rimaneva impresso.Guardò Damon che la guardò perplesso e subito fuggì dal suo sguardo.Non ce la faceva, non poteva." Però con Stefan e Caroline hai tenuto contatti" disse Damon che fino ad allora era rimasto in silenzio " Stefan e tu sapevi tutto e non mi hai detto niente" questa volta si rivolse a Stefan." Io volevo che mia figlia conoscesse la sua famiglia, e speravo che un giorno avrebbe conosciuto suo padre" disse Elena "poiché la minaccia era rivolta a te, Damon, avevo paura"." Nostra figlia" la corresse " e forse doveva conoscerlo 7 anni fa suo padre" concluse poi ricominciò a guardare attraverso il vetro.Una fiamma di rabbia si accese in Elena.Strinse i pugni che incominciarono a tremare" COME PUOI NON CAPIRE CHE L'HO FATTO PER TE" urlò" HO RINUNCIATO A TUTTO PER TE, PERCHÈ TI HO AMATO E NON HO MAI SMESSO" le lacrime iniziarono di nuovo a scendere a catena come una tirata dall'altra.Caroline le prese le spalle " Elena, stai calma" cercò di ferale calare l'adrenalina presente nel suo sangue" Damon ti sta facendo arrabbiare, andiamo a farci un giro" prese sotto braccio l'amica e andarono verso un altro corridoio.Damon non smise mai di guardare i movimenti si Elena. Anche lui aveva gli occhi visibilmente lucidi e fu la prima cosa che notò Stefan." Renditi conto fratello" disse a Damon " per me Elena non l'avrebbe mai fatto" cercò di farlo ragionare Stefan.Damon abbassò lo sguardo " io la amo, Stefan" ammise " e amo anche questa bambina, la conosco da solo 15 minuti eppure la amo"." Non è giusto che per colpa mia Elena abbia dovuto soffrire così tanto" continuò " e la cosa peggiore è che se Klaus viene a scoprire che è tornata sarà in pericolo" finì per poi scagliare un pugno al muro." No Damon" disse Stefan " lei non è tornata, ma solo per curare la figlia"Damon lo guardò per un istante " che le piaccia o no, ora verrà a casa con noi" abbozzò un mezzo sorriso.Sentirono un sussulto da parte di Katherine nella stanza oltre il vetro e girarono la testa in contemporaneo " vado a dire ad Elena che Katherine si sta svegliando" disse Stefan e poi comparve.Passò un'infermiera a quale Damon chiese se poteva avere accesso nella camera.L'infermiera annuì e gli aprì al porta della stanza.Vederla così da vicino gli faceva uno strano effetto, sicuramente migliore che vederla da un vetro.Le si avvicinò e si inginocchiò al letto prendendo la mano di Katherine che pian piano iniziò a muovere " sei la mia principessa, lo sai?" le sussurrò.Si alzò e le depositò un bacio sulla fronte.Proprio in quel momento entrò Elena che ebbe una stretta al cuore.Caroline fece segno a Stefan che non dovevano entrare, e il biondino annuì." Ho sognato questa scena di notte"Damon si girò e la guardò " ti amo Elena, non ho mai smesso" si girò ancora e guardò Katherine " ho cercato di odiarti, ma non puoi odiare ciò di che più bello al mondo hai"Elena si avvicinò e s'inginocchiò "potrai mai perdonarmi?" domandòDamon rise " l'ho già fatto".Si alzarono in piedi senza mai togliersi gli occhi di dosso " posso?" chiese Damon." No, Damon, è troppo presto" rifiutò il bacio offertogli da Damon" MAMMA" la richiamò la piccola Katherine " mamma, mamma" allungò le braccia facendole capire che voleva un abbraccio" Amore mio" Elena l'abbracciò forte accarezzandole i suoi boccoli color cioccolato.Quando si distaccò notò che la figlia aveva lo sguardo fisso su Damon, che la guardava sorridendo." Tu chi sei?" domandò la bambina.

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