CAPITOLO 3

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" tu chi sei?" la bambina continuava a scrutare Damon con occhi attenti.Elena deglutì mentre Damon le gettò un'occhiata, per farle capire che era lei che doveva iniziare a parlarle.Elena si sedé sul letto " Amore, ricordi cosa ti ha detto Roberta?" le domandò.Roberta era un'amica di Katherine.Una volta, quando litigarono, iniziò col rinfacciarle la mancanza del padre, che non sarebbe più tornato e che la odiava, così ferendo il fragile cuore della piccola Katherine.La bambina abbassò lo sguardo ricordando lo spiacevole evento " che io un padre non ce l'avevo, e che se esisteva, lui mi odiava".Damon guardò Elena.Sentì una morsa in petto al pronunciare di quelle parole alla figlia, poi la sentì così lontana, pur essendo nella stessa stanza." Già" annuì Elena " e ricordi cosa ti ho detto?" le domandò.Katherine alzò di nuovo lo sguardo, mostrando i suoi occhi azzurro cielo.Damon quasi ebbe paura.Era come se stesse vedendo i suoi occhi riflessi in uno specchio." Che il mio papà un giorno l'avrei incontrato, che sarei diventata come lui, forte e bella... e che lui mi voleva bene" disse Katherine.Elena annuì con un sorriso.Era sempre più orgogliosa di sua figlia, e dell'immenso coraggio che racchiudeva, su questo era proprio una Gilbert." Amore" la richiamò Elena " avrei voluto che lo scoprissi in un altro modo.." sussurrò con gli occhi lucidi.Katherine posizionò ancora una volta lo sguardo su Damon di fronte a lei.Parve che il viso le si illuminò e che una lampadina si accese nel suo minuscolo cervellino." Tu sei mio padre" non era una domanda, ma un'affermazione.Damon fece qualche passo per avvicinarsi a lei, si sedé sul letto " mi chiamo Damon, ma tu puoi chiamarmi papà" le accarezzò i suoi bellissimi capelli identici a quelli della sua antenata.Katherine scoppiò a piangere improvvisamente, senza aver dato preavvisi come agitazione o paura.Elena corse in suo aiuto posizionandosi accanto a Damon, visibilmente preoccupato " cosa c'è, amore?" domandò Elena.Si stropicciò gli occhi gonfi per le lacrime " ho un papà" mormorò "ho un papà" ripeté.Elena sorrise, felice di aver visto lacrime di gioia sul volto della sua piccola." bene, credo che possiamo andare, il mio sangue l'ha guarita, ora è come nuova" fece l'occhiolino ad Elena.Elena si bloccò immediatamente.Lei non aveva una casa a Mystic Falls. Ora dove andava?In tutta risposta Damon le si avvicinò " prendi la bambina, tu e lei venite a casa Salvatore".Elena scosse la testa " Damon, ma ti rendi conto di quello che mi dici? Non posso! Klaus è ancora in circolazione e io ho paura per te.. per Katherine"Damon roteò gli occhi al cielo " è una vampira?" le chiese con naturalezza.Elena sgranò gli occhi appena vide l'espressione sulla faccia della figlia, così si affrettò a chiudere la bocca a suo padre.Si spostarono più lontano, facendo segno a Stefan e Caroline di entrare per distrarla mentre loro parlavano " è umana" disse appena vide Katherine distratta.Damon incarnò un sopracciglio " ma io e te siamo vampiri" disse.Elena si guardò in giro " lo so, Damon" disse " ho fatto fare da Bonnie un incantesimo su di me.. qualunque figlio concepirò non sarà un vampiro" continuò " quando sarà adulta avrà la libertà di scegliere".Damon annuì "certo Elena, il tuo ragionamento non fa una grinza, ma c'è un intoppo"." Sarebbe?" domandò" Klaus può usare il sangue di Katherine per trasformare i suoi ibridi, si, ha ancora questa fissazione, perchè il suo sangue è come il tuo, è il sangue della figlia della doppelganger"
"Damon non sono più una doppelganger"" Ma lo sei stata" insisté " è pericoloso che sia umana" la informò.Elena la guardò giocare con Stefan allegramente. Come poteva trasformarla? Anche perchè non voleva." Damon è piccola per essere trasformata" disse Elena." Lo so" annuì lui "vuol dire che la terremo segretata in casa finché non verrà il momento giusto"Anche se tutto quello era giusto ad Elena sembrò tutto così sbagliato.Sua figlia ora era in gabbia, in bilico tra la vita e la morte.Si sentiva una madre orribile che non sapeva gestire nessuna situazione." È doloroso essere un vampiro" disse Elena " dentro e fuori.. io lo so, ci sono passata" alzò gli occhi su Damon " non voglio che lei passi quello che ho passato io" mugolò in preda alle lacrime.Damon l'attirò a se e la strinse forte, facendo sentire ad Elena un calore improvviso all'altezza del petto.Quella stessa sensazione che non sentiva da tanto tempo e che le mancava come l'ossigeno." Lei è forte" disse Damon accarezzandole i suoi lunghi capelli scuri "è mia figlia" aggiunse ridendo, scatenando anche la risata di Elena.Si staccò e lo guardò. Dai suoi occhi si vedeva che era triste" Damon non ti ci affezionare" disse abbassando lo sguardo " io e Katherine ce ne andremo molto presto".Damon la scrutò con occhi attenti.Allora era questo quello che voleva?Andarsene?" No Elena" insistette " ti ho ritrovata e non ti lascio, per nulla al mondo" l'afferrò per le braccia " non lascerei mai che nostra figlia morisse, preferirei uccidermi"Elena alzò gli occhi incrociando i suoi.Trasmettevano sicurezza, protezione e amore. Damon non era cambiato, era la stessa persona innamorata di una volta.Klaus non doveva essere un ostacolo in quel momento, ed Elena lo sapeva.Quell'originale gli aveva strappato tutto fino all'ultima goccia, e la disperazione nei suoi occhi ne era la prova." Combatteremo Klaus insieme"" Damon, io.." stava per dire Elena, ma Caroline la fermò " niente ma" esclamò " Benvenuta a Mystic Falls, Elena"Per fortuna la sua vecchia casa non era molto lontana da Mystic Falls, così Caroline e Stefan avevano avuto poca difficoltà a trasportare i bagagli fino a casa Salvatore.Da quando aveva messo piede in quella casa si sentiva meglio.Quell'odore che non sentiva da anni la riportava indietro nel tempo.Sentì la bambina ridere e si girò.Damon la teneva in braccio, seduti sul divano dell'ampio salotto, e le faceva il solletico " Basta papà" mugolò tra le risate la piccola Katherine.Sorrise a quella scenetta commovente.Non aveva mai visto Damon così preso da qualcosa, Damon era Damon, nulla lo appassionava.Iniziò ad inondarla di baci sul collo, sulle guance, sulla fronte." Hey" la richiamò " che ne dici se andiamo a sceglierti una cameretta, principessa?" propose facendole l'occhiolino.Katherine annuì energicamente " andiamo papà" scese dal divano trascinando suo padre con una mano.Quando furono in piedi Damon vide Elena fissarli con un sorriso" cos'è questa faccia?" domandò Damon, sorridendo anche lui."Sono felice" ammise Elena.Damon s'inginocchiò fino ad arrivare a pari altezza di quella di Katherine " che ne dici se viene pure la mamma con noi?" chiese alla bambina, che annuì." Voglio questa" esclamò Katherine sorridente." Ma che brava, si è scelta la stanza più grande" disse Damon facendole l'occhiolino.Katherine prese una rincorsa e si tuffò sul letto, seguita a ruota da Damon.A quel punto Elena si chiese chi dei due aveva 6 anni, poi rise.La bellezza di quel momento era da immortalare.Elena vide Damon alzarsi, estrarre un sassolino color azzurro e posizionarlo sul tavolino vicino al letto." Questo impedirà a Klaus di entrare" disse notando l'espressione di Elena " in questa stanza può entrare solo chi ha il suo stesso sangue" aggiunse " Io, tu e il belloccio" indicò Stefan sulla soglia della porta." Ciao Stefan, non ti avevo sentito arrivare" disse Elena.Stefan fece un cenno con la testa in risposta.In quel momento cercò di entrare Caroline, ma non ci riuscì.Guardò Damon " si può sapere cos'è successo?" chiese agitando freneticamente le mani.Damon guardò sua figlia " Katherine" la richiamò attirando l'attenzione di sua figlia su di sé " di un po' Caroline di invito ad entrare" disse.La bambina aveva lo sguardo smarrito, ma nonostante ciò lo disse " Caroline ti invito ad entrare" ripeté.Caroline fece un passo avanti e riuscì ad entrare nella stanza." bene" disse Damon " ora non dirlo mai più" la soggiogò.Elena si accorse di quello che aveva fatto il vampiro " DAMON" lo richiamò " l'hai soggiogata" esclamò.Damon guardò Elena " dovevo farlo" disse " la bambina non sa che ci sono vampiri originali che non devono assolutamente avere accesso, e se vedesse che non potessero avere accesso li inviterebbe ad entrare".Il suo ragionamento non faceva una grinza.Sua figlia non era stupida e una volta scoperto il trucchetto lo avrebbe riutilizzato." Vado a mettere le mie cose a posto" disse Elena sparendo oltre la porta." Vado con lei" disse a bassa voce Damon.Afferrò la valigia e s'incamminò verso le scale.Probabilmente avrebbe dormito con la figlia, oppure si sarebbe scelta una delle tante camere di quell'immensa casa.Qualcuno le toccò le mani facendola sussultare " Damon" mormorò quando si trovò il volto di Damon a pochi millimetri dal suo." volevo aiutarti con i bagagli" sorrise prendendole la valigia dalle mani.Elena lo seguì senza dire nulla.Camminarono per un po' quando Damon aprì la porta della sua stanza, sistemando la borsa su una poltroncina.Elena sgranò gli occhi " dovrei dormire in camera tua?" chiese sconcertata.Damon si girò nella sua direzione " in camera nostra" la corresse ghignando.La brunetta fece qualche passo verso di lui " Damon, non possiamo"disse, poi ritornò a guardare quella stanza.Era lì che si erano amati, era lì che avevano concepito la loro principessa." Spiegami il problema" Damon si sedette sul grande letto coperto da un piumone rosso.Elena sospirò portandosi una mano ai capelli " Damon, me ne sono andata per un sacco di anni, io so che non mi hai perdonato e non ti biasimo" disse con gli occhi lucidi " e poi ho paura.. Paura per tutto, per te, per Katherine" ammise passandosi una mano sotto il naso che aveva incominciato a gocciolare " io non pretendo il tuo amore dopo tutto questo tempo" finì cadendo a terra e iniziando a piangere.Damon stette zitto per qualche momento.Lui l'amava ancora, non voleva correre, ma la voglia di riaverla era alta.Si avvicinò a lei e l'aiutò a rialzarsi " No, Damon" disse " io non posso arrivare e riprenderti, non poss.." non poté continuare col le labbra incollate a quelle di lui.Elena si sentì trasportata fino al letto, lui la fece sdraiare, senza mai staccarsi, e la sovrastò.A bloccare il fantastico momento fu l'urlo di Caroline " Oh mio dio" esclamò facendo girare sia Elena che Damon." Caroline" mormorò Elena visibilmente imbarazzata e arrossita "dovevi dirmi qualcosa?" domandò poi alla bionda." No, nulla, io me ne vado, continuate pure" rispose per poi sparire oltre la porta.Elena rimase seduta sul letto, con le mani intrecciate appoggiate sulle gambe "possiamo ricominciare" disse malizioso Damon prendendola per un fianco e facendola ristendere " la trasformeremo" disse mentre Damon le baciava il collo.Lui alzò la testa per guardarla meglio " pensavo fossi contraria" disse.Elena si girò e lo guardò " la trasformeremo quando avrà compito 18 anni" specificò." come vuoi tu" disse poi ricominciò a baciarla.

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