Los Angeles, Bea Lisa Walker.
«Hai pagato per avere l'intero ristorante?» sgranai gli occhi, era pura follia.
Scoppiò a ridere della mia espressione, decisamente divertito.
«Ho affittato il locale per stare soli, non volevo interruzioni» la voce si fece più grave, ed estremamente seducente.
Capivo la lista infinita di ragazze che ci andava a cena con buoni propositi e poi si risvegliava sola nel letto di un albergo la mattina dopo. Sola in un letto vuoto con l'illusione di aver conquistato il cuore di Luke Hellings. Pura effimera illusione.
Ogni modella comparsa sui giornali, non veniva mai più vista in copertina insieme a lui. Ci andava a letto, flirt sbrigativi, e poi tornava a caccia la sera successiva.
Fino all'arrivo della nostra pizza chiacchierammo dei tempi passati, la nota di astio iniziale che avevo nei ricordo dei primo momenti senza di lui si affievolì durante le sue continue intromissioni e domande curiose, fino a sfociare in risate divertite.
Mi sentivo dilaniata dall'odio che avrei dovuto provare nei suoi confronti e dal senso di casa che la sola sua presenza riusciva a trasmettermi.
Ero combattuta, ma lui smorzava ogni mia frecciatina con un sorriso.
Era snervante.Ironico e pungente.
Era una delle cose che mi faceva impazzire a tredici anni e anche ora.
Quando la pizza arrivò Luke mi guardava ridacchiando mentre senza preamboli mi mangiavo la mia metà di pizza gigante al salame.
«Non sei cambiata, non sull'appetito almeno» risposi con una linguaccia prima di addentare un altro morso di pizza.
«Sul resto sei cambiata, ma hai lo stesso sguardo di allora» Si fece serio. I suoi occhi azzurri si erano fatti più scuri.
«Sei cambiato anche tu»
Si strinse nelle spalle. «Cerco di rimanere con i piedi per terra nonostante il successo»
«Tranne per le ragazze» replicai, pungente.
Cazzo, questo ad alta voce non dovevo dirlo.
Ridacchiò.
«Tranne per le ragazze» concordò divertito, passandosi una mano tra i capelli. Dall'ultimo cartellone pubblicitario appeso a Sydney, i capelli erano cresciuti. Erano più lunghi, sul tono del biondo cenere e con qualche riccio.
«Vedo che sei informata» aggiunse con aria provocante. Giocò con quell'anellino nero che teneva al labbro. Era maledettamente seducente.
Mi strinsi nelle spalle per minimizzare, in realtà sapevo quasi tutte le ragazze con cui era stato visto pubblicamente.
Tutte modelle, tutte dal fisico perfetto, ovviamente. Gambe lunghe e bocca a canotto.
«E tu?» chiese poi, protendendosi in avanti, verso di me.
«Io cosa?»
«Sei fidanzata?» non c'era più divertimento nel suo sguardo. Era profondamente serio.
Mi scrutava con quei suoi occhi oceano, in attesa.
Una luce di pericolo pulsava nella mia mente. Menti, mi sussurrava.
«Si» Cazzo, sto mentendo davvero.
Se la cosa lo sorprende riesce a nasconderlo bene. Rimane impassibile.
STAI LEGGENDO
Nowhere
RomanceI "Sonorous" sono una band americana di successo, la fama mondiale li ha avvolti da ormai qualche anno, e quando indicono un concorso per cercare una band di supporto, sembra essere l'occasione giusta per gli "Hiraeth", una band australiana conosciu...