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Erano ormai giorni che ripetevo lo stesso gesto, ovvero quello di andare in quella caffetteria un po’ lontana dalla zona in cui vivevo solo per vedere il cameriere carino.

E come ormai diventata un’abitudine anche quel giorno mi ritrovai seduto sulla morbida sedia del locale, mentre fissavo con insistenza sempre lo stesso ragazzo.

Oggi è ancora più bello, i capelli grigiastri lievemente spettinati ma sempre perfetti, viso un po' stanco ma sempre bellissimo e maniche della sottile camicia di seta nera aderente tirate su, giusto per mostrarmi la sua pelle lievemente ambrata.

"-signore? Tutto okay?" Mi risvegliai dai miei pensieri guardando la solita ragazza che mi prendeva l'ordinazione.

"Ah? Sisi scusi! Cosa posso portarle?" La ragazza scoppiò a ridere e collegai solo dopo il perché.

"Ah- no, cioè, scusi questo me lo doveva chiedere lei non io" Mi grattai la testa imbarazzato per la figuraccia mentre risi nervoso.

"Stia tranquillo e scusi se ho riso, quindi, cosa posso portarle?" Sorrise chiedendomi la solita cosa.

"Ma no stia tranquilla io avrei fatto lo stesso, ahm.. prenderò del thè caldo al limone questa volta, grazie mille"

"Lo farò portare subito” Fece un lieve inchino ed andò a riferire.

Con la coda dell'occhio la vidi parlare con il cameriere figo che da ormai giorni puntavo e dunque, avendo il suo sguardo addosso, avvampai e mi nascosi dietro al giornale trovato in quel momento sul tavolo vuoto al mio fianco, il ragazzo annuì e scomparve in quella che supponevo essere la cucina.

Chiusi gli occhi ripetendomi quanto fossi imbranato, sicuramente gli aveva raccontato della figura palesemente di merda..

"Okay sono un uomo morto."

"Oh, e perché mai?" Mi si ghiacciarono le ossa nel sentire quella voce, voce che avevo sentito altre poche volte.

"Eh? N- no no niente" Risi nervoso togliendomi il giornale da attaccata la faccia.

"Mh.. Nel caso le serva qualcosa mi chiami pure" Il cameriere sorrise ed io lo stesso con sguardo misto tra l'imbarazzato e l'imbambolato.

"Ah.. certo grazie..." Ridacchiai ancora una volta imbarazzato.

Il mio cameriere sorrise ancora e continuò il suo lavoro.

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