così la conobbi.
una notte nera come tutte le altre.
una notte illuminata dalla luce del paradiso che si squarciava
per lasciarla passare attraverso le porte della mia esistenza.lei era la perfezione.
credetemi, se lo dico.
gli angeli sono sempre perfetti, perfetti nel modo più puro e primordiale che potrebbe mai esistere.
ecco, lei aveva quel tipo di perfezione.permettetemi di descriverla, come la vidi con i miei occhi la prima volta.
come ricevere la vista dopo essere stati ciechi da sempre.
i capelli lunghi, assolutamente scuri, umidi e con le ciocche bagnate.
gli occhi grandi, scuri anch'essi.
lessi la paura, e per la prima volta,
riconobbi la mia stessa paura e seppi darle una forma e un colore.
nero.
perciò condividevamo la stessa paura, compresi.era vestita, ma i suoi vestiti erano interamente bagnati, aderivano al suo corpo e mi permisi di guardarla, sentendomi totalmente ammaliata.
era lei, sì.
voglio proteggerti. prendi la mia mano.
lei notò subito la mia presenza, lei mi guardò e sembrò che il mondo intero fosse immobile, come l'universo, come tutte le stelle.
ferme ad osservare quel momento di collisione.
una collisione infinita e spettacolare.i miei e i suoi occhi si scontrarono,
la mia e la sua anima si scontrarono.
non sarei mai potuta uscirne indenne, no.
ma non avrei potuto desiderare altro.non ricordo le mie parole.
vane, in ogni caso.
nulle e insulse.
mi bastava guardarla.accettò di prendere la mia mano, lei, quell'angelo caduto,
quella sconosciuta che conoscevo fin troppo bene.-cosa ci fai qui?
-aspettavo.prese la mia mano, e la guidai in un posto sicuro.
ma non lo sapeva, non lo sapeva che dal momento stesso in cui la sua mano aveva toccato la mia, io ero già a casa.-non hai paura?
-no...non so come, ma sento di conoscerti già. ci siamo mai viste?
-no, no. io non penso.la feci riscaldare con una coperta.
io non avevo bisogno di essere riscaldata, il mio cuore
anche solo a guardarla incontrava le costole, sciogliendosi.anche io ero fradicia di pioggia,
quella pioggia benedetta,
colma di lacrime di un cielo che finalmente aveva visto un destino compiuto e realizzato.
tutti gli altri angeli guardavano da sopra le nuvole, adesso soddisfatti.io e lei, un destino unico.
io e lei e una città addormentata
che non sapeva niente,
colma di persone distratte da cose sfuggenti, di poca importanza.oh, se avessero saputo con quale grandezza la mia anima si era sparpagliata su fin al cielo,
al sentir della sua voce,
esplodendo e piovendo minuscola dentro ogni goccia d'acqua piovana fresca e frizzante.
oh, avessero visto come le nostre mani si intrecciavano.oh, distratti, distratti e disinteressati umani.
sotto gli occhi di ogni persona
avveniva - ogni giorno - un miracolo che mi piaceva chiamare amore._______
il 14 settembre di un anno fa due anime perse e spente si conobbero.
si salvarono.
si afferrarono.
si promisero fedeltà.
senza sapere cosa le aspettava.il 14 settembre di un anno fa, la mia vita si è incrociata con la vita della persona più importante che io possa avere, la persona perfetta, la persona più bella.
creando una sola, unica vita.
la nostra vita.
dove finalmente riceviamo e diamo amore.
dove finalmente staremo bene,
dove finalmente avremo ciò che meritiamo.il 14 settembre di un anno fa conobbi il mio amore senza sapere, ingenua, come sarebbe andata a finire.
nel più bello dei modi.
che in fondo il cuore lo sapeva.
che era solo questione di tempo e un amore sconfinato e forte sarebbe sbocciato senza mai appassire.ti dedico tutto, amore.
ti dedico il mio cuore, la mia anima, il mio corpo, ti dedico la mia esistenza.
se esisto, esisto soprattutto grazie a te.
grazie per esserci.
grazie per aver resistito.
grazie per aver combattuto.
grazie per avermi curato,
grazie per aver preso la mia mano fidandoti di me.
grazie perché mi ami come io amo te.
infinitamente grazie.(ovviamente questa storia non è ancora finita neehh)
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❧ heaven hid her face
רוחני❝per sempre tra le braccia della mia amata.❞ ©︎ crimsonhangel