Capitolo 5

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Ma quando lessi il messaggio la mia felicità si spense... 

"Gentile Candidato/a,
abbiamo il piacere di comunicarle che è stato scelto per partecipare alla selezione per il ruolo di "Temporary Sales Assistant" a Milano
Qualora la proposta fosse di suo interesse, la invitiamo a presentarsi per un colloquio che si terrà in data 3 Maggio 2017 alle ore 12.30 in Via Monte Napoleone 12.
Cordiali saluti."

Cosa dovevo fare? Accettare il colloquio o fregarmene e andare al firmacopie? Riportai la notizia ai miei che furono, ovviamente, contenti.

"Non sei contenta?" mi chiese mia madre "Certo! Sprizzo felicità da tutti i pori!" dissi con un filo di ironia "Che succede?" mi domandò sempre mia madre, sbuffai "Domani viene Gabbani a firmare il suo album, ti ricordi che ne avevo parlato?" fece sì con la testa "Ah! Ora ho capito.. Ma il colloquio di lavoro è molto importante, non puoi fartelo sfuggire!" constatò. 
"Hai ragione, ma se per caso non passo il colloquio? Oltre al danno la beffa!" esclamai "Non dire così..Sono sicura che andrà benissimo" 
"Se lo dici tu.." "Ma poi Gabbani non lo vedrai al concerto? A giugno?" "Certo, ma è diverso. Al firmacopie puoi abbracciarlo, fare una foto con lui, dirgli due parole, invece al concerto canta e basta.." dissi sconsolata 

"Vado a dormire. Domani mi devo svegliare presto.." andai in camera mia e chiamai Jessica; "Pronto?"
"Ehi.." dissi
"Simo? Tutto ok? E' successo qualcosa?" mi domandò preoccupata
"No no, tranquilla non è successo nulla"
"Allora? Come mai mi hai chiamato?"
"Purtroppo domani non potrò vedere Francesco.." mi scese una lacrima
"EH? Stai scherzando?"
"No, non sto scherzando. Ho un colloquio a Milano domani all'ora di pranzo, mi è arrivato la comunicazione tramite email.."
"Mi dispiace, so quanto ci tenevi.." mi rincuorò "Io da sola non ci vado, se non ci sei tu.."
"NO! Tu ci vai anche senza di me. Domani mattina ti do il mio cd e così Francesco lo firmerà!" affermai e ci salutammo


3 Maggio 2017 

"Oh my darling, son solo al mondo mentre tu mi parli e provo a concentrarmi
Oh my darling, fortuna abbiamo punti fermi e saldi
Pachidermi e pappagalli"

Mi svegliai di colpo, era la suoneria del mio cellulare. "Pronto?" risposi 
"Simo, sono Jessica. Ma stavi dormendo?" mi domandò
"Sì..perché?" chiesi
"Sbaglio o mi dovevi consegnare "Magellano" per fartelo firmare.."
"Ma che ore sono?"
"Sono le 9.30"
"COSA??" urlai "Cazzo! La sveglia non è suonata" continuai "Dovevo svegliarmi alle 8.30 e i miei si sono dimenticati di chiamarmi!"
"Dai stai calma. A che ora hai il treno?" 
"Alle 10!" 
"Allora muoviti a prepararti e ti accompagno io alla stazione"
"Davvero? Grazie, sei un tesoro!" 

Chiusi la telefonata e mi fiondai in bagno a farmi una doccia veloce, dopodiché mi vestii. In casa non c'era nessuno, i miei uscirono per fare la spesa; lasciarono un biglietto sul tavolo: "In bocca al lupo! Metticela tutta". Invece mio fratello era al lavoro.
Uscii dalla porta di casa e corsi per le scale, per poco non cascavo. Aprii il portone e c'era la mia amica che mi stava aspettando in macchina; guardai l'ora dal telefonino, le 9.40.
"Dobbiamo correre!" urlai entrando in macchina

Per fortuna la stazione non era tanto lontana da dove abitavo, arrivammo lì alle 9.57. Scendemmo dalla macchina, "Vuoi che ti accompagno ai binari?" chiese Jessica "No, è già tardi. Devo correre o perdo il treno, e poi non voglio che prendi la multa per colpa mia.." "Ma figurati.."
"Ecco il cd..." presi "Magellano" dalla borsa e lo diedi a Jessica. "Stai tranquilla. Hai preso tutto? Biglietti, curriculum.." 
"Certo" la interruppi "Ecco qua" e presi l'occorrente dalla borsa. "Io vado. Divertiti oggi pomeriggio.." 
Jessica mi abbracciò "Se me lo permettono ti farò una sorpresa.." la guardai "Cioè?" "E' tardi, su Simo è ora di andare. Ci sentiamo stasera così ci raccontiamo come è andata la nostra giornata." "Ok, ok..ciao" e ci abbracciammo di nuovo "In bocca al lupo" mi disse.

*Dlin dlon*
"Il treno per Milano è in partenza dal binario 9

E' il mio! Corsi come se non ci fosse un domani e mi scontrai con un ragazzo, mi caddero dalle mani il biglietto del treno e il cellulare. Cazzo, pensai "Scusami" dissi al ragazzo "Non ti preoccupare, è colpa mia" disse aiutandomi a raccogliere la roba caduta per terra. Ci sfiorammo le mani..
Lo guardai, mi sembrava di averlo già visto da qualche parte.. Aveva un cappello verde militare con una A capovolta, era proprio brutto quel cappello! Indossava poi degli occhiali da sole, una maglietta nera, una giacchetta a righe bianche e nere, jeans e delle sneakers. 
Ma il particolare che mi colpii, tolto il cappello..furono i baffetti!
Ad un certo punto mi guardò anche lui e distolsi lo sguardo imbarazzata.

Mi alzai e chiesi di nuovo scusa al ragazzo "Devo andare. Scusami ancora!" e corsi verso il binario numero 9.

Sudore, fiato, cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora