La seconda serata che tutti e sei trascorsero insieme, avvenne su iniziativa di Gemma e, quella volta, gli amici si trovarono a casa di Harry.
La ragazza sapeva che il fratello era stato bene durante l'uscita al pub di Niall; il giovane pittore non aveva mai espresso alcun giudizio negativo e non le aveva rinfacciato la sua insistenza nel fargli accettare l'invito di Louis. Ma sapeva anche che era meglio non forzare troppo la mano. Vedere suo fratello più sereno, e di nuovo vicino all'arte, le bastava. Inoltre, potevano benissimo trascorrere una bella serata senza la necessità di uscire: ciò che contava davvero era la compagnia, non certo il posto.
Louis, dal canto suo, aveva accolto la proposta di Gemma con decisamente molta più tranquillità rispetto alla precedente. Finalmente poteva dire di essere riuscito a instaurare una sorta di rapporto con Harry e questa consapevolezza rendeva ogni cosa più semplice.
Arrivò a casa Styles attorno alle 20:00, con Niall e Barbara al suo seguito, portando le pizze che avevano insistito per ordinare alla pizzeria poco distante dall'abitazione.
Dal momento che la maggiore degli Styles non era una grande esperta di cucina, sarebbe toccato a Harry preparare le pietanze, con vero disappunto di Barbara che aveva insistito per poterlo aiutare. Vedendo però come i due non riuscissero a raggiungere un accordo, Niall aveva pensato di risolvere la situazione optando per delle semplici pizze.
La cena si era svolta in allegria e le birre erano state d'aiuto per rendere l'atmosfera più leggera e goliardica.
Credendo di fare cosa gradita agli altri uomini della casa, Harry, aveva poi proposto di guardare alla televisione la partita di calcio del campionato inglese che, quella sera, vedeva in campo il derby di Manchester. Essendo tutti dei convinti sostenitori dello United, i ragazzi avevano accolto la proposta con delle vere e proprie urla da stadio, affrettandosi a sedersi sul comodo divano del salotto, mentre il padrone di casa si apprestava a sintonizzare il grande schermo a led sul canale interessato.
Tuttavia «Mi dispiace smorzare il vostro entusiasmo, ma questa sera il calcio è bandito».
Proprio mentre i ragazzi stavano commentando le prime immagini di gioco, Gemma aveva recuperato il telecomando posato sul tavolino, spegnendo il televisore.
«Ma che cavolo fai, Gems? È del derby che stiamo parlando».
«Scusa fratellino, ma non ho organizzato questa serata per lasciare che voi vi isolaste, facendo gli esaltati nel guardare 22 ragazzi calciare un pallone» gli rispose, non lasciandosi convincere dalle lamentele di tutti quanti.
«Liam, ti decidi a fare qualcosa?» sbottò Harry, incitando l'amico.
«Che dovrei fare, scusa?»
Harry alzò gli occhi al cielo «Siete sempre dietro a fare i cretini tra voi e adesso che serve tu lo faccia, non ci arrivi?»
Liam guardava l'amico con espressione stralunata, mentre il resto della comitiva rideva per quel siparietto.
«Ma... che avete tutti? Io non capisco...» mormorò sconsolato, prima che Gemma gli si avvicinasse, circondandogli il volto con le mani
«Non preoccuparti, Lì. Lasciali perdere» lo rassicurò, posandogli un piccolo bacio sulle labbra. «E adesso, giochiamo!» esordì poi, sollevando le braccia al cielo.
Un coro frastornato si alzò nell'intera stanza.
«Giochiamo?!?»
«Sì. Ci dividiamo in due gruppi e giochiamo a mimare titoli di film» batté le mani eccitata, supportata da Barbara che accolse la notizia con entusiasmo.
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Nothing Compares 2U
FanfictionHarry non avrebbe mai pensato di ritrovarsi, un giorno, a provare odio e rancore per quella vita che tanto aveva sempre amato. Tuttavia, per ciascuno di noi esiste un disegno prestabilito al quale non si può scappare; a lui era spettato un incidente...