prologo.

2.7K 49 0
                                    

Avevo appena compiuto sedici anni quando, per la prima volta, andai a Madrid. Mio fratello Marcelo giocava ormai da due anni nel Real e, per via della distanza, ci vedevamo raramente. Un anno decidemmo di andarlo a trovare e mettemmo da parte dei soldi per potergli fare una sorpresa. Ero felicissima di prendere l'aereo e andare da mio fratello. Non avevo mai visitato nessun Paese per via delle poche possibilità economiche e andare a Madrid era uno sogno che si stava realizzando. Così, durante il periodo di Natale, per la prima volta mi imbarcai su un aereo verso la Spagna.

Madrid, 23 dicembre 2010

-Mamma sbrighiamoci!- Dissi aprendo la portiera del taxi.

-Inizia ad andare, io devo passare prima dall'hotel... Ti raggiungo dopo.- Mi diede un bacio sulla guancia e mi lasciò andare. -Casa di Marcelo è l'ultima infondo alla strada.- Disse poi indicando una villetta bianca.

Salutai mia madre e corsi il più veloce possibile verso casa di mio fratello. Non vedevo l'ora di abbracciarlo. Più mi avvicinavo alla casa, più le voci erano forti, quasi come se ci fosse una festa. Probabilmente era così perché c'erano una decina di macchine parcheggiate lì fuori. Bussai al campanello e il cuore cominciò a battere forte per via dell'emozione. Qualcuno aprì.

-Tu chi sei?- Mi domandò un ragazzo con indosso solo i pantaloni e le scarpe.

-Scusa, avrò sbagliato... Cercavo mio fratello in realtà. Sapresti dirmi dove si trova questo indirizzo?- Dissi imbarazzata.

-Solo un momento.- Richiuse la porta ed uscì nuovamente, stavolta con il cappotto. -Allora, dicevamo?- Si sfregò le mani.

-Devo andare qui, ma evidentemente il taxista avrà sbagliato a capire.- Mi giustificai.

-Ehi ehi, ma tu parli portoghese? Si sente dall'accento.- Mi sorrise.

-Sì, sono brasiliana. Anche tu lo parli?- Domandai poi cambiando lingua.

-Certo! Sono portoghese... Comunque non hai sbagliato, la casa è proprio questa... Aspetta, deduco dai capelli che sei la sorella di Marcelo, ho indovinato?- Mi guardò con aria interrogativa.

-Hai indovinato.- Risi.

-Allora entra, di certo Marcelo sarà contento di vederti.- Disse. -Comunque piacere di conoscerti, io sono Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro, ma puoi chiamarmi semplicemente Cristiano.- Mi porse la mano sorridente.

-Io sono Mercedes Vieira da Silva... Piacere mio, Cristiano.- Gli strinsi la mano e sorrisi. -Puoi chiamarmi semplicemente Mercedes.-

Gli sorrisi. Ero imbarazzata e sicuramente rossa in viso. Lui l'aveva sicuramente notato perché mi sorrise e fece l'occhiolino. Sentii le guance in fiamme e il mio battito cardiaco si fece sempre più veloce. Abbassai lo sguardo sperando che sarebbero venuti subito ad aprire la porta.
Fu così, che per la prima volta, mi imbattei in Cristiano Ronaldo.

not just a memory.||Cristiano Ronaldo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora