capitolo 2.

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-Gareth, se vuoi puoi anche non credermi. Ti ho detto che tra me e Cristiano non è successo nulla!- Gli dissi servendogli un the caldo.

-Dai Mercedes, è impossibile. Perché non vuoi dirmelo?- Disse e fece un sorso al the.

-Ti ho detto che non c'è stato nulla. Non mi faccio problemi a dire "mi sono fatta Ronaldo quando ero tutta ubriaca". Non è che non voglio dirtelo, la verità è questa.- Conclusi incrociando le braccia.

Si erano fatte circa le undici e mezza di sera e nella cioccolateria eravamo rimasti solo io, Gareth e un paio di persone. Finii di mettere a posto le tazze pulite mentre Gareth continuava a bere il suo the.

-È propio questo il punto. Tu eri ubriaca. Secondo me non ti ricordi nulla.- Continuò il discorso.

-Insisti allora! Non c'è mai stato nulla tra me e Cristiano. E ti ripeto mai. Poi non potrebbe mai funzionare tra noi due, siamo troppo diversi e a lui non piacciono le ragazze come me...- Sospirai.

-Allora un po' ti piace. Non puoi negarlo.- Disse appoggiando la tazza sul piattino.

-Gareth... No ma cosa ti viene in mente!- Alzai di poco la voce.

Ad un certo punto mi arrivò un messaggio sul cellulare. Lo lessi.

Sarah🌼
tra un po' vengono Sergio, Marcelo, James e Cristiano a casa. passo a prenderti con la macchina?

hola, non preoccuparti...
aspetto che se ne vanno gli ultimi clienti
voi non distruggetemi la casa

stai tranquilla!
sicura che non devo venirti a prendere?

-Con chi parli?- Gareth interruppe la conversazione.

-Con Sarah la tua fidanzata.- Risi.

-Dai Mercedes smettila! Era meglio se mi stavo zitto, lo sapevo...- Abbassò la testa imbarazzato.

-Scherzo, non prendertela. Mi dai un passaggio a casa? Se vuoi puoi fermarti anche tu, ci sono i ragazzi che suppongo stiano giocando alla play.- Domando mentre riprendo il cellulare.

Inviai un rapido messaggio a Sarah dicendole che non ce n'era bisogno e che mi avrebbe accompagnata Gareth.

-Certo, se non è un problema resto anche io.- Fece per cacciare il portafogli ma lo fermai.

-Non disturbi mai, ormai quella casa è diventata una sorta di casinò.- Lo rassicurai.

I clienti pagarono e uscirono dal locale salutando. Ricambiai il saluto e andai a pulire i tavoli.

-E dimmi... Tra questi ragazzi che ci sono a casa tua... C'è anche il tuo fidanzato Cristiano Ronaldo?- Disse scoppiando a ridere.

-Ridi pure, ti stai facendo film mentali su me e Cristiano. Comunque sì, c'è anche lui.- Sbuffai.

Passai dieci minuti a finire di sistemare la roba, poi chiusi la cassa e spensi le luci. Chiusi a chiave la porta e abbassai la serranda chiudendola con il catenaccio.

-Dov'è la macchina?- Domandai.

-Proprio lì.- Disse Gareth indicandola.

Salimmo a bordo della sua automobile e ci dirigemmo verso casa. Gareth accese la radio e non parlammo di nulla durante tutto il tragitto. Guardai quasi sempre fuori dal finestrino pensando e ripensando a cosa mi aveva detto quando eravamo ancora nel locale.
Se avesse avuto ragione? Se davvero tra me e Cristiano era successo qualcosa e io non ne ero consapevole? Questo dubbio stava diventando un vero e proprio tormento.

not just a memory.||Cristiano Ronaldo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora