capitolo 9.

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L'ascensore panoramico ci stava regalando una vista mozzafiato.

-Arrivate!- Esclamò Sarah aprendo la porta della nostra stanza.

Era stupenda. Enormi vetrate ci permettevano di guardare il tramonto. La camera era arredata con mobili prevalentemente bianchi con qualche dettaglio dorato. La luce rossastra del tramonto illuminava la stanza e rifletteva sugli specchi posizionati sulle pareti. Fissai la strada per qualche minuto. Le persone sembravano minuscole e le automobili delle auto giocattolo. Ero stanchissima e il jet-lag mi stava uccidendo. Dopo aver fatto una doccia calda mi appoggiai sul letto addormentandomi poco dopo.

22:15

-Mer, alzati andiamo a mangiare.- Mi svegliò Sarah. -Andiamo a fare un giro dai! alzati!- Mi richiamò nuovamente.

-Il tempo di vestirmi...- Dissi con la voce impastata dal sonno.

Aprii la valigia e indossai un paio di jeans e una maglietta che lasciava scoperta la pancia.

-Andiamo?- Mi chiese lei.

-Non mettermi fretta, mi sto mettendo le scarpe!- Le risposi indicandole le vans che mi stavo mettendo al piede.

Nel giro di cinque minuti ci ritrovammo nella hall dell'hotel pronte per uscire. Sarah era piena di energie, vorrei sapere tanto dove la trova tutta questa voglia di correre per strada. Camminammo per una decina di minuti in cerca di cibo.

-Dubito che troveremo qualcosa. Sono le undici e le uniche cose aperte sono i bar e le sale gioco.- Le feci notare.

-Vorrà dire che scenderemo in metropolitana a mangiare un hot dog.- Disse lei.

Decidemmo di fare come disse lei. New York di notte era stupenda. Mille luci e colori invasero i miei occhi. C'era vita anche di notte. Qualcuno alle nostre spalle mi chiamò.

-Mercedes?- Chiese la voce.

Mi voltai. Non potevo crederci, una coincidenza assurda.

-Neymar!- Dissi abbracciandolo forte. -Che ci fai qui?- Gli domandai.

-Potrei chiedere lo stesso a voi due.- Disse salutando con un abbraccio anche Sarah.

-Da quanto tempo! È incredibile... Quanto è piccolo il mondo.- Gli sorrisi.

-Dove vai di bello?- Domandò Sarah curiosa.

-Stavo andando a fare un giro giusto per non restare a casa, vi andrebbe di venire sopra da me?- Ci propose lui.

-Sì solo se hai del cibo.- Dissi io. -Sto morendo di fame.-

-Stiamo.- Precisò la mia migliore amica.

-Okay allora vi mostro il mio minuscolo appartamento.- Disse Neymar facendoci strada.

-È lontano?- Chiesi.

-No è proprio qui sopra.- Disse indicando il grattacielo avanti a noi.

Ancora non potevo pensare che avessimo incontrato Neymar senza nemmeno sapere che fosse qui. Salimmo in ascensore e una volta arrivati al ventesimo piano entrammo nell'appartamento.

-Minuscolo eh...- Osservò Sarah.

Effettivamente era abbastanza grande. Non aveva tutti i torti. C'era lo spazio per dare una festa con trenta persone in quel salotto. Neymar ci preparò un panino con della salsiccia e del bacon.

-Erano le uniche cose che avevo in frigo.- Disse porgendoci i panini.

-Non preoccuparti, anzi grazie mille.- Lo ringraziai sedendomi a tavola.

-Allora... Raccontatemi un po' che si dice a Madrid. Come sta Marcelo?- Mi chiese lui.

-Benone, tra qualche giorno dovrebbe partire anche lui con tutta l'allegra famigliola.- Dissi consumando il mio panino.

-Mi fa piacere.- Sorrise. -Lavori sempre alla cioccolateria?- Domandò in seguito.

-Sì, dividiamo i turni io Sarah e Clarice.- Risposi.

-Lo sai che Mer e Cristiano Ronaldo si amano in segreto?- Disse Sarah scoppiando a ridere.

-Dio santo Sarah! Ora addirittura ci amiamo...- Sbuffai.

-Oddio! Racconta voglio sapere!- Esclamò Neymar.

-Sembrate due pettegole, Ney non ascoltarla perché dice solo cazzate. Non sono innamorata di Cristiano e lui non è innamorato di me. Fine.- Dissi cercando di chiudere il discorso.

-Sì però negli ultimi due mesi sta facendo di tutto per avvicinarsi a te.- Mi fece notare Sarah.

Dovevo ammettere che aveva ragione. Lui cercava di avvicinarsi con una qualsiasi scusa ed io non facevo nulla per allontanarlo.

not just a memory.||Cristiano Ronaldo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora