Roast of Stoll

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Che si fa? Illumino ad uno ad uno i miei amici per controllare se ci sono.
-Tutto bene?- mi sussurra all'orecchio Nico.
Annuisco. Non è vero. Ho ancora paura ma il fatto di non essere sola e di avere un minimo di luce mi rincuora. Angel si avvicina. Lui riesce a leggere il mio stato d'animo solo guardandomi. Will mi lancia occhiate per controllare che io stia bene. Lui sa della mia paura per via di quella volta. Quella volta che mi ha fatto uscire dallo sgabuzzino trovandomi con le guance bagnate.
Sento una mano calda e forte prendere la mia. Angel mi sorride. Con lui mi sento al sicuro.
-Che si fa?- chiede Bianca. Non sembra molto turbata.
Si sentono dei rumori di passi. Si sentono da dentro. Vicino a noi. La stretta di Angel si rafforza. Se sono in compagnia ho meno paura quindi nessuno sembra notare il fatto che sono spaventata.
-Dobbiamo uscire e liberare la porta- dice Will.
-Bella idea. Chissà perché non ci ho pensato prima. Ah già, perché la porta è bloccata e non ci sono altre vie d'uscita!!- grida Annie.
-Ti ricordo dell'esistenza delle finestre e di due semidei capaci di fare viaggi-ombra- gli ricorda lui e lei si ammutolisce. Guardo Nico. Sento che non sarà così facile. Lui prova a fare un viaggio-ombra ma....
-Non riesco. È come se i miei poteri fossero in qualche modo bloccati- dice continuando a tenere gli occhi chiusi nel tentativo di farcela.
-Io non riesco a controllare l'acqua- dice Percy dopo aver aperto l'acqua del lavandino. Leo cerca di prendere fuoco senza successo. Cazzo.
Lancio la torcia a Nico ed esco dalla finestra. Senza farmi notare da nessuno faccio il giro e davanti alla porta vedo gli Stoll seduti su un grosso masso. Come hanno fatto a portarlo davanti alla porta della cabina 13? E perché? Mi avvicino piano.
-I figli di Efesto sono stati bravi con questo affare che leva i poteri dei semidei temporaneamente- dice Connor ridendo.
-Già. Le ragazze saranno spaventate a morte e i ragazzi raggiungeranno il loro scopo- continua Travis.
Eh no. Non la passeranno liscia. Prendo la mia spada!Faccio saventare i duo gemelli per poi lasciare un graffio non tropoo profondo sulle loro braccia. Gli altri escono e vedono gli Stoll gementi sul terreno.
-Martina....- inizia Will.
-Non sono profondi i graffi- dico. Lui sospira.
-Comunque- dico rivolgendomi ai gemelli- perché l'avete fatto?-
-Percy,Jason e Leo volevano dimostrare di essere coraggiosi e di saper trovare le soluzioni soli e ci hanno chiesto aiuto-
Il mio sguardo assassino si posa su quei tre che sbiancano.
-Voi che cosa?- chiedo con una calma spaventosa.
-Ecco....noi...- balbetta Jas. Faccio un bel respiro.
-Tornate in cabina- dico lasciando andare via i gemelli.
-Per quanto riguarda voi tre, ci penseranno Pip,Annie e Cal a voi- dico sorridendo. Loro annuiscono e tornano nelle rispettive cabine.
-Ho sonno- esclama un'Andrea assonata.
-Torniamo in cabina- dice Kayla e se ne va con i fratelli.
-Anche noi andiamo- dice Reyna riferendosi a lei e Thalia. Ci salutiamo.
-A domani- dice Frank dando un leggero e casto bacio a Hazel. Riestiamo noi quattro. Rientriamo in cabina.
-Uff...che serata- esclama Bianca.
-Già. Certo che quei tre ne hanno fatte di stupidaggini ma una cosa così non me la sarei mai aspettata- dice Hazel per poi sbadigliare subito dopo.
Entrano nell'altra stanza augurandoci la buonanotte. Io e Nico ci prepariamo per dormire.
-L'hai affrontato bene il buio- dice dopo che ci siamo messi entrambi a letto.
-Perché non ero sola. Perché c'eri tu che mi hai aiutato e perché c'era un minimo di luce con la torcia. Per questo non ho avuto troppa paura. Se fossi stata sola non sarei stata capace di muovermi o di prendere la torcia. Fidati,non mi hai mai visto davvero terrorizzata. Forse con Luke lo ero ma non come quando sto al buio. Sembra strano ma è così-
Annuisce.
-Non ti troverai mai sola al buio. Stiamo sempre tutti uniti, non ti lasceremo nel momento del bisogno-
Sorrido anche se lui non può vedermi.
-Grazie- sussurro prima di lasciarmi alle braccia di Morfeo.

-Non è finita figlia di Ade. Hai ancora tanto da lottare- dice una voce. Non l'ho mai sentita.
-Chi sei?-
-Oh cara. Io sono Fobos-
-Il dio della paura...- dico deglutendo a fatica.
-Ma brava. Hai studiato. Comunque sappi che non vi renderò le cose facili mo che partirete-
-Partirete? Di chi parli? Di cosa parli?-
-Lo scoprirai al falò-

Mi svegliai di colpo. Bianca,Hazel e Nico mi stavano guardando.
-Fobos...- dico a bassa voce.
-Fobos? Il dio della paura? Che voleva da te?-
-Al falò. Ci sarà un'altra profezia. Mi ha detto che quando partirò non mi renderà le cose facile né a me né ai miei compagni-
-Quindi neanche a me...- dice Nico. Lo guardo stranita.
-Non parti in una nuova impresa senza di me- dice notandomi confusa. Sorrido. È sempre il solito fratello protettivo.
-Andiamo a fare colazione?- dico notando l'orario.
-Okay- dice Bianca scrutandomi.
Non avrà intenzione di venire anche lei? Sempre che Fobos stesse dicendo la verità.
-Dovresti parlarne con Chirone- propone Haz a tavola.
-Tanto ormai si è abitutato a noi figli di Ade che gli parliamo dei nostri sogni- dice Nico facendomi ridere. È vero. Questa è già la seconda volta che il mio istinto mi dice che il sogno significa qualcosa. Ma ora non me ne voglio preoccupare. Ci penserò al falò.
Chiacchieriamo come se non ci fosse stato alcun sogno. Sogno che potrebbe trasformare la realtà in un incubo...

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