No che non puoi permetterti di salire sul Titanic, Park. Ma chi ti credi di essere? No che non puoi usare i soldi che hai rubato per una stupida crociera inutile, quando hai bisogno di cibo e di abiti migliori. Quando diventarai ricco potrai fare quello che vuoi, ma ora hai solo questi soldi, sono pochi, troppo pochi, non puoi sprecarli così. Cresci idiota. Tonto. Ritardato. Stupido stupido stupido.
‹ Sono solo uno stupido. ›
‹ Concordo. ›
Park osservò male il suo amico al suo fianco: Oh Sehun. Perché Chanyeol poteva darsi dello stupido, ma solo perché lo faceva lui, non giustificava gli altri a fare lo stesso.
‹ Attento a quella lingia tu! ›
‹ Oh avanti cosa ho detto di male? Alla fine lo sai anche tu che lo se-aiah Chan quello era il mio piede! ›
Quel che fece fu pestargli il piede spacciandolo per un incidente. Erano in fila all'ammasso di gente che moriva dalla voglia di salire in quella nave, elettrizzati al pensiero. La prima volta di tutti. Tra Sehun e Chanyeol, ce ne erano di altri che non potevano permettersi chissa quanto quel viaggio, eppure erano arrivati al punto che nessuno avrebbe ceduto il posto all'altra.
Alla fine Chanyeol si disse una cosa: la vita è una sola.
Ora gli era capitata quest'occasione, se ne sarebbe pentito se l'avesse sprecata.‹ Niente più ripensamenti! ›
Affermò ancora una volta e Sehun si voltò ad osservarlo, portando una mano sulla sua fronte per riparare la vista dal sole.
‹ No, ormai è tardi. Siamo ufficilalmente a bordo. ›
Gli rispose con un sorrisetto sadico come se volesse farlo agitare maggiormente, conoscendo lui e i suoi sensi di colpa causati dalla poca sicurezza. Cercava solo di convincere se stesso che era la cosa migliore quel viaggio. Da una parte sarebbe stato così.
Ci pensò Sehun a dare i biglietti, già pagati, prima di percorrere quella lunga rampa. Ormai erano passeggeri.
‹ Non potresti fare almeno la faccia di mostrare un minimo di entusiasmo? Sai benissimo quanto abbia speso tua madre per questo posto, ed è cosi che la ripaghi? ›
Inutile. Tempo perso con Byun Baekhyun. Per quanto lo affascinava quella grande nave, gli era bastato un solo sguardo per soddisfare i suoi interessi. Non aveva chiesto lui questa partenza, perché ringraziare quando era evidente che si trovasse più costretto ad imbarcarsi?
‹ Cambierebbe qualcosa se mi vedesse sorridere? ›
‹ Per lei magari no, ma per me si! ›
Il tono era molto arrogante. Non erano quei nomignoli stupidi che gli rifilava quando fingeva di tenere anche solo un minimo a lui, che lo convincevano del loro "amore". Ma come sempre Baekhyun ubbidì. Non ricordava neanche quando era stata l'ultima volta che aveva agito di sua spontanea volontà in qualche cosa. Non ricordava l'ultima volta che aveva sorriso con il cuore. Accennò quel solito sorriso finto, e si diressero all'entrata. Ovviamente la loro era la prima classe. Tipo di luogo che, da sempre, era stato costretto a viverci dentro. Ma non si era mai lamentato: cosa avrebbero pensato di lui?
‹ Non ci posso credere -iniziò sua madre, passando accanto a Baekhyun- stai sorridendo. ›
Mise in evidenza quella parolina. Era evidente che fingeva solo di essere fiero di suo figlio.
‹ Qualcosa dovrebbe pur piacergli, no piccolo? ›
Non li ascoltò neanche. Sua madre e il suo ragazzo, lo consideravano strano; ma per Baekhyun, lui, era solo diverso.
「Angolo buio.Buongiorno.
Spero che questa mezza presentazione dei personaggi, sia di vostro gradimento.
Ci ho messo anche Sehun, così potrò infilarci un po' di Hunhan*-*
Alla prossima! 」
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Dusk till dawn ☀βaekyeoℓ☀
Fanfic‷ Tra tutte quelle che puoi portarti a letto, perché miri proprio l'impossibile, Park? ‴ Dove Park Chanyeol, mira Byun Baekhyun: ovvero l'impossibile per un poveraccio come lui. ‣ chanbaek ©Whiterose Sett17