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* NICO'S POV *

Mi alzo di controvoglia dal letto troppo grande per i miei gusti.
Sono davvero fortunato ad essere solo nella casa.
Per molti la solitudine è una condanna ma per me non è così.
La vedo come un momento per stare da soli e pensare.

Indosso una maglia nera, non quella del campo, tanto io posso fare ciò che voglio (come sempre) e un paio di skinny neri.
Non mi preoccupo minimamente di sistemare l'ammasso disordinato di capelli neri e tantomeno di coprire le occhiaie.
È da ben dodici giorni che non chiudo occhio.
Dodici.
Come i giorni che Will è stato via.
Quasi due settimane.
Indosso al volo un paio di scarpe malridotte ed esco.
È mattino presto, saranno le cinque e mezza o forse le sei.
Vado verso la grande casa e mi siedo nei gradini, come mi è solito fare.
Mi guardo un pò in giro, per assicurarmi che non ci sia nessuno in giro. Non che di solito ci sia qualcuno alzato alle sei del mattino, però voglio stare solo.
Ho sempre la cabina 13 solo per me però ultimamente se sto lì troppo tempo mi sento soffocare.
Mi sento chiuso, in un modo che non si riesce nemmeno a spiegare.

Sospiro per la terza volta in questa giornata e mi alzo dalla gradinata. Vado verso il bosco.
Cammino lentamente, assaporando la natura e la libertà. Mi guardo intorno, per essere sicuro di non incontrare nessuno.
Ultimamente cerco di evitare qualsiasi forma di vita.
Anche se non sempre riesco nel mio intento: Annabeth, Grover e gli altri mi stanno praticamente addosso. Invece Percy quasi mi evita, come se non sapesse come comportarsi. È normale da parte sua: mi piaceva e io, stupidamente, glielo avevo detto circa un anno fa. Mi sento così stupido ad averglielo detto. Ho praticamente perso un amico.

Ritorno al presente dopo aver sentito dei rumori sospetti poco distante, dietro di me.

Mi giro di scatto, credendo che fosse una linfa oppure Hazel che, come al solito, cerca di starmi vicino ad aiutarmi.

A volte mi chiedo cosa ho fatto di bene nella vita per meritarmi lei.
Forse ho fatto pena alle Parche. Ho sofferto così tanto che il mio dolore potrebbe bastare per centinaia di persone.

Invece no.
È Grover.

《Ehm...》si schiarsce la voce.
《Cosa vuoi?》chiedo accigliato, ultimamente sono più facilmente irritabile del solito.
E se già odio il mondo e qualsiasi essere vivente mi dia fastidio o cerchi di essermi amico di mio, figuratevi ora.

《Come stai?》chiede con voce leggermente tremolante. L'ho spaventato.
《Come vuoi che stia?》sputo con veleno la domanda.
Lui abbassa lo sguardo.
《Comunque ero venuto per dirti che tra poco devi essere in mensa.》spiega.
《Perché? 》chiedo confuso.
Cosa serve andare nella mensa del campo alle sette di mattina?
《Per il pranzo》spiega.

Alzo un secondo lo sguardo e noto che il sole è già alto all'orizzonte. È già mezzogiorno?

Il satiro capisce la mia confusione e mi spiega.
《Sei stato qui tutta la mattina, probabilmente senza neache toccare cibo. Devi mangiare. Lo sai che Will vuole la tua salute.》
《Will》mormoro così piano il suo nome che forse lui non lo ha neanche sentito.

Il castano mi guarda con un velo di tristezza negli occhi. Sì. Ha sentito. Faccio finta di nulla.
《Non ho fame.》dico deciso.
《Ma devi mangiare!》obbietta. Gli lancio uno sguardo truce ma nin funziona. Con lui non ha mai funzionato. Sospiro e lui continua a cercare di convincermi ad andare a fare pranzo. Ho sempre odiato mangiare, figuriamoci in un momento come questo.

****

È sera inoltrata, saranno le ventidue e mezza. Non riesco a dormire, quindi vado mi alzo dal letto noncurante di essere a piedi scalzi e con solo un paio di pantaloni da ginnastica grigi.

Vado verso la finestra e la apro.
Ammiro la Luna, è uno spettacolo stupendo. È meravigliosa.
Will un giorno mi ha detto che sono come la luna: piccolo, nascosto sempre da tutto ciò che mi circonda e di una bellezza rara.

Sinceramente non so quanto Will sia affidabile, per lui sono il più bello al mondo. Però quelle parole mi sono piaciute molto.
Sembro duro, apatico, insensibile, asociale e chi più ne ha ne metta, però solo in pochi capiscono che dietro a questa corazza, Nico Di Angelo è solo un ragazzino fragile ed idifeso nel mondo. Will lo aveva capito dal primo giorno che ci siamo incontrati.

Will...
Quando tornerai da me?

SPAZIO AUTRICE:
Ciao semidei!🌚
Benvenuti in questa Ff Solangelo💘
Scusate se mi presento solo ora ma, visto che è questo il primo capitolo vero e proprio, prima non mi sembrava il caso.

Mi chiamo Vittoria e sono una figlia di Ade e amo Will e Nico (Come se non si fosse capito eh😏)
Chi sono i vostri genitori divini?🌚

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