Capitolo 3.

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Cody iniziò a dimenarsi nel letto sentendo il cellulare vibrare sotto il cuscino. La sera prima si era addormentato mentre parlava con Adrian, avevano iniziato a mandarsi qualche messaggio come ogni sera, ma la stanchezza dovuta al lavoro si era fatta sentire ed aveva ceduto. Si dimenò per un po' fin quando poi si arrese alla curiosità e prese il telefono da sotto al cuscino.

Adrian: Buongiorno piccolo, dormito bene?

Cody sorrise come un bambino a cui comprano le sue caramelle preferite, aspettò qualche secondo tanto da riprendersi alla meglio e poi digitò una risposta.

Cody: Buongiorno a te!! Scusa se ieri non ti ho più risposto, ma mi sono addormentato.. Comunque Ho dormito benissimo grazie, mi sono appena svegliato e tu?

Attese qualche secondo, nei quali si riposò girandosi a pancia in giù, affogando il viso nel cuscino. Ormai erano due settimane che parlavano ed uscivano sempre. Adrian si adattava agli orari di Cody per passare più tempo possibile con lui, alcune volte capitava anche che lo accompagnasse o lo andasse a prendere a lavoro e questo non faceva che renderlo ancora più felice. Il cellulare vibrò nuovamente e Cody lo prese guardando il messaggio.

Adrian: Benissimo piccolo.

Adorava quando lo chiamava con quel nomignolo, lo faceva sentire importante. Ormai avevano legato tantissimo, quando stavano insieme non facevano altro che sorridere, e c'era anche il momento coccole, dove Adrian lo abbracciava e lo accarezzava, Cody aveva bisogno di continue certezze e in quell'uomo le trovava tutte.

Cody: Oh menomale!!

Adrian: Sii!! Cosa farai oggi?

Cody: Non lo so ancora, ma che ore sono?

Si girò di schiena e Guardò fuori dalla finestra che si trovava vicino al letto, il cielo era grigio e la pioggia batteva contro il vetro, era mattino presto di un sabato di metà gennaio. Il suo direttore lo aveva obbligato a prendersi alcuni giorni di ferie altrimenti andavano persi e lui ha accettato, succedeva sempre così, lui era l'unico che non cambiava mai turno e faceva anche quello degli altri a volte capitava che le ore erano troppe e doveva compensarle con le ferie. Il cellulare emise l'ennesimo bip e Cody sorridendo si mosse a guardare il messaggio.

Adrian: Sono le 8.14 dormiglione!!

Cody: Vuoi capire che per me è ancora notte?! Io sono in ferie!

Adrian: Non ti fa male svegliarti presto anche quando sei in ferie sai?!

Cody: Lo so..

Se poi pensava che il risveglio era stato così, non poteva chiedere di meglio anche se sarebbe stato mille volte meglio svegliarsi guardando un suo sorriso o sentendo il suo profumo.

Adrian: Quindi oggi cosa farai?

Il ragazzo tirò un lungo respiro.

Cody: Non lo so, tu lavori tutta la mattinata e nel primo pomeriggio, io nel frattempo me ne starò a casa a riposare.

Adrian: E stasera?

Cody: Credo nulla.. Tu hai qualche idea?

Il ragazzo si morse il labbro inferiore torturandoselo, dopo aver mandato il messaggio i tempi di attesa sembrarono prolungarsi all'infinito, fino a quando il cellulare non emise un altro bip.

Adrian: Io stasera devo andare a casa dai miei.

Cazzo!! Quella fu la prima cosa che pensò il ragazzo. Dava per scontato che si sarebbero visti.

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