1.4~Scocca l'amore

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Riassunto capitolo precedente:

Verso le 10:30 ricevetti una chiamata, anzi la chiamata, la sua chiamata... mi chiese come stavo e se ero riuscita a dormire... dopo questa breve telefonata ricevetti un suo messaggio in cui mi chiedeva se nel pomeriggio ci saremmo potuti vedere... gli risposi di si e mi sarebbe venuto a prendere nel pomeriggio... non vedevo l'ora...

Arrivò molto in fretta il pomeriggio, nel messaggio c'era scritto che mi sarebbe passato a prendere sotto casa, ero molto agitata cosa mi dovevo aspettare da lui? Cosa avremmo fatto dopo? Dove mi avrebbe portato? E se fosse successo qualcosa? Avevo paura ma non potevo tirarmi indietro allora presi coraggio e aspettai che arrivasse. 

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Intanto a casa di Ermal

"Marco hai per caso visto dove ho messo i miei occhiali da sole?" chiese Ermal al suo batterista

"Ermal stai tranquillo, non devi essere agitato; lo dovresti essere se lei ti avesse risposto di no" disse Marco

"Ma Marco ma scusami, come posso stare tranquillo? disse Ermal 

"Amico devi rilassarti, prendi un bel respiro profondo e poi suoni a quel citofono" replico Marco

"Si, ok ma intanto non riesco a trovare questi dannatissimi occhiali da sole" concluse Ermal

"Ermal, sono qui sul tavolo!" disse Marco

"Grazie mille amico, sono proprio sbadato!" disse infine Ermal

Dopo aver trovato gli occhiali ed essersi preparato; era finalmente pronto per uscire... pronto fino a quando non senti bussare alla porta...

"Chi è?" chiese Ermal

"Andrea, Roberto" dissero da dietro la porta

"Ah,entrate pure" disse allora Ermal

"Ragazzi vorrei rimare ancora qui con voi ma devo scappare a prendere una persona e sono già in ritardo; scusate" disse Ermal con ansia

"Chi devi andare a prendere?" chiese Andrea

"Andrea chiedi a Marco che ti spiega tutto. Ora devo proprio scappare; ci vediamo" disse Ermal dirigendosi verso la porta

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A casa di Rosa

"Rosa stai tranquilla! Ma soprattutto stai ferma? Mi fai venire il voltastomaco" disse nervoso Gabriele 

"Gabri come posso stare ferma ma soprattutto come posso stare calma?" risposte scocciata Rosa

"Semplice ti siedi e aspetti questo tuo ammiratore segreto di cui non conosco ancora il nome... posso saperlo?" chiese a quel punto Gabriele

"Basta che non mi prendi per il culo..." disse a quel punto Rosa

"Va bene, te lo prometto" rispose Gabriele

"Allor..." Rosa venne interrotta dal suono del citofono... si recò come una furia a rispondere

"Sì chi è?" rispose Rosa

"Ermal. Puoi scendere?" rispose

"Certo, arrivo subito!" rispose a quel punto Rosa

Ogni volta che sentiva quel nome capiva che si stava sempre più innamorando di lui... quel nome era poesia, cinque lettere che insieme formano una melodia

Scese di corsa per le scale e saluto Ermal che si trovava appoggiato alla sua macchina linda e nera. 

"Ciao, scusa il ritardo ma sono venuti a casa dei miei amici e non trovavo gli occhiali da sole... ahahaha" disse Ermal

"Non ti preoccupare... immaginavo qualcosa di simile... dove andiamo?" chiese curiosa Rosa

"Bah andiamo in un bar?" domandò allora Ermal

"Va benissimo" disse Rosa con un sorriso a 360° 

Dopo esser saliti sulla macchina, arrivarono davanti allo stesso bar in cui erano andati la sera prima.

"Arrivati" affermò Ermal

"Perfetto scendiamo!" disse Rosa

"Aspetta un attimo" disse Ermal con voce dolce e calda.

"Devo dirti una cosa... Diciamo che mi vergogno un po'..." 

"Dimmi Ermal, non ti giudico tranquillo" lo rassicurò Rosa

"Ti amo!" disse Ermal dopo aver preso un bel respiro profondo

"Wow, non so cosa dire c'è in realtà so cosa dire ma non vorrei rovinare tutto!" disse Rosa anche lei lo amava ma aveva paura di ammetterlo a lui e a se stessa

"Cosa ti vergogni a dirmi. Tu non mi ami vero?" disse Ermal scoraggiato

"No no io ti amo ma ho paura" disse Rosa buttando tutto quello che provava fuori

"Di cosa hai paura?" chiese Ermal

"Di tutto... di noi, del mostro che ho nell'armadio, di questa città, di quello che potrebbe dire mio fratello e di quello che potrebbe dire la tua band" 

"Noi siamo un cosa sola ora mia, quello che ti rende triste rende triste anche me, quello che ti fa paura fa paura anche a me ma noi due insieme possiamo superare tutto, insieme. Non ti preoccupare degli altri ma preoccupati di noi!" disse Ermal baciandola dolcemente!

Quando sulla schiena hai cicatrici è lì che ci attacchi le aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora