1.5~Salvami da questo incubo

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Riassunto capitolo precedente:

"Noi siamo un cosa sola ora mia, quello che ti rende triste rende triste anche me, quello che ti fa paura fa paura anche a me ma noi due insieme possiamo superare tutto, insieme. Non ti preoccupare degli altri ma preoccupati di noi!" disse Ermal baciandola dolcemente!

"Perchè mi hai baciata?" chiese incredula Rosa

"Perchè ti amo?!" rispose Ermal

"Non credo di meritarmi tutto questo!" disse Rosa

"Invece tu ti meriti questo e molto altro!" rispose Ermal

Ermal stava per appoggiare di nuovo le sue labbra su quelle di Rosa quando il telefono di lei squillò... 

"Chi è?" chiese Ermal

"Il mio mostro nell'armadio" rispose Rosa diventando improvvisamente pallida...

"Amore non rispondere e stai tranquilla ci sono qui io!" cercò Ermal di rassicurarla

"Appoggia la testa sul mio petto e stai tranquilla, andrà tutto bene. Non sa dove sei e non potrà darti la caccia in eterno" disse Ermal

Una lacrima amara scendeva solitaria sul volto pallido di Rosa mentre veniva coccolata da Ermal... 

"E se fossi destinata a fare la stessa fine di mia madre?" chiese impaurita Rosa

"Tu non farai la fine di tua madre, non farai quella fine perchè ci sono io con te a proteggerti..."

"Ermal posso chiederti una cosa?"

"Certo dimmi amore mio"

"Ti andrebbe di venire a vivere con me e mio fratello? Mi sentirei un po' meglio e un po' più protetta"

"Se questo ti fa stare un po' più tranquilla si va bene"

"Grazie davvero non so come ringraziarti"

La baciò dolcemente e poi entrarono nel bar... 

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Dopo un pomeriggio passato tra baci e coccole decisero di tornare a casa ignari di quello che poteva succedere...

Arrivarono sotto casa e videro le finestre aperte e le luci accese...

"Cosa sta succedendo?" chiese Rosa preoccupata

"Magari Gabriele ha lasciato la finestra aperta e la luce accesa..." rispose Ermal rassicurando Rosa

"Non può essere... Gabriele è un ragazzino molto pignolo non lascia mia la luce accesa e poi ha molta paura dei ladri quindi non lascerebbe mai aperta la finestra" disse allora Rosa

"Non resta che salire per capire cosa sta succedendo" disse allora Ermal

"Ho paura!" disse Rosa

"Ricorda ci sono io" la rassicurò Ermal

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Salirono con passo rapido per le scale e una volta arrivati davanti alla porta trovarono la porta d'ingresso spalancata, entrarono e videro che la casa era sotto sopra, tutto buttato a terra, un vaso rotto, tavolo rovesciato, insomma un vero casino.

"Gabriele dove sei?????" urlò subito Rosa

Iniziò a cercarlo per tutta la casa fino a quando non trovò il corpo ormai in fin di vita del fratello nella sua stanza... sembrava che fosse stato preso a calci e pugni da qualcuno che prima aveva rovesciato tutta la casa.

"Gabriele ti prego non mi abbandonare anche tu! Ti prego!" gridò Rosa con le lacrime agli occhi

"Bastardi, lo avete ammazzato! Avete ammazzato l'unica persona che mi rimaneva, l'unica a cui avevo donato tutta la mia vita!" gridava Rosa disperata

Ermal vedendo tutta quella disperazione non riuscì a resistere cercò in tutti i modi di portare via da quell'incubo la sua amata. Era troppo doloroso per lui vederla in quello stato

"Rosa ti prego andiamo via da qui!" disse Ermal disperato

"Non posso andarmene! Me lo hanno portato via! Me lo hanno portato via" diceva con il volto rigato dalle lacrime, lacrime di rabbia, di tristezza.

Ermal decise allora di chiamare i suoi amici perchè da solo non poteva farcela... Mentre Ermal si allontanava da Rosa per chiamare i suoi amici, Rosa notò un particolare che in quel momento non aveva ancora notato... C'era un foglio con scritto "TI TROVERO' E SARA' LA VOLTA IN CUI FARAI LA FINE DI TUA MADRE!" capì subito tutto quello che aveva ammazzato suo fratello era il suo incubo peggiore, suo padre! Voleva ucciderla!

"Ermal vieni subito qui!" urlò Rosa

"Cosa c'è? Hai trovato qualcosa?" chiese Ermal

"Sì, un foglietto con su scritto che vuole farmi fare la stessa fine di mia madre... vuole ammazzarmi mio padre" rispose Rosa impaurita

"Tu non puoi stare qui. Verrai a vivere a casa mia!" rispose Ermal con aria incazzata

"Va bene. Prima però dobbiamo chiamare la polizia!" ribattè Rosa

"Lo faccio subito!" rispose allora Ermal

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Quando sulla schiena hai cicatrici è lì che ci attacchi le aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora