Capitolo Ventuno

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Il giorno dopo mi svegliai tra le braccia del mio ragazzo, quanto mi era mancato tutto questo

Mike:" Buongiorno amore" Disse dandomi un bacio sulla guancia

Io:" Buongiorno amore, non pensavo fossi già sveglio. Da quanto lo sei?" Dissi girandomi verso di lui in modo da guardarlo negli occhi

Mike:" Da una mezz'ora "

Io:" E perché non mi hai svegliato? Potevo farti compagnia"

Mike:" Mi piace guardarti mentre dormi" Non risposi e abbracciai il suo petto scoperto

Io:" Ma tu dormi anche in inverno i mutande?"

Mike:" Si  perché? Ti da noia?"

Io:'' No, no assolutamente. Anzi... "  Dissi e poi salì sopra di lui e iniziai a baciarlo, lui iniziò a togliermi la maglia facendomi rimanere anche a me petto nudo , però ad un certo punto Andreas interruppe il nostro momento intimo

Andreas:" Sorellina, venite giù che Mary ha preparato la colazione? Oh ehm non sapevo che ehm foste in questo condizioni. Scusate ora esco" Disse entrando improvvisamente nella mia stanza e poi la chiuse subito dopo due secondi

Io:" Eh dai Andre ma cavolo non si usa bussare" Dissi cercando in tutti i modi di coprimi.

Andreas:" Venite giù e basta, sto cercando di togliere dalla mente la scena" Io e Mike scoppiammo in una fragorosa risata. Entrambi ci minimo qualcosa addosso e scendemmo a fare colazione

Mike:'' Cos'hai preparato di buono sister?'' Disse una volta entrati in cucina

Maria Elena:'' Ho fatto una torta al cioccolato, la tua preferita'' Disse a sua volta lei e a lui gli si illuminarono gli occhi e battè le mani come un bambino di cinque anni. Fecimo colazione tutti e quattro insieme

Andreas:'' Ragazzi stasera vengono anche gli altri a dormire qui così decidiamo cosa fare a Capodanno''

Mike:'' Va bene, tanto oggi pomeriggio io e tua sorella usciamo che voglio portarla in un posto'' Cosa?Mio fratello mi guardò con una faccia strana

Io:'' A mio discapito voglio dire che non ne so nulla di questa cosa'' Dissi e io mi girai verso il mio ragazzo con una faccia interrogativa

Mike:'' Voglio portarti in un posto. Punto e basta''

Maria Elena:'' Io ho già capito tutto'' Disse con fare ovvia

Io:'' E dai dimmelo!'' Dissi supplicandola e lei negò la testa '' Siete cattivi però'' Dissi mettendo il broncio

Mike:'' Dai piccolina non fare così'' Disse baciandomi

POMERIGGIO

Come promesso Mike quel pomeriggio mi trascinò fuori casa per portami in un posto. Il viaggio in macchina non durò molto. Ad un certo punto ci fermammo davanti a casa sua

Io:'' Ma siamo a casa tua'' Dissi

Mike:'' Aspetta un attimo'' Scendemmo dalla macchina e lui mi prese per mano conducendomi verso il giardino fino a che non arrivammo davanti ad un albero grosso '' Allora saliamo?''

Io:'' Ma tu sei pazzo, non mi arrampicherò mai sopra un albero''

Mike:'' Scemotta c'è la scala per salire'' Disse prendendo una scala da dietro gli alberi che prima non avevo notato.

Io:'' Dopo di te'' Iniziò a salire sulla scala e poco dopo iniziai a salire anche io. Quando arrivai in cima mi trovai in una piccola casetta di legno

Mike:'' Beh ti ho portato qua sopra per mostrarti il mio posto speciale. Per me questo posto è molto importante. Qua ho iniziato a scrivere le prime canzoni, ci venivo sempre quando avevo una giornata no. Insomma ci venivo solo per sfogarmi. Qua sopra ci sono salite due donne molto importanti per me'' Tutto questo lo disse mentre ci sedevamo su una piccola stacciola di legno con i piedi a penzoloni. Quando disse l'ultima frase lo guardai in cerca di spiegazioni '' Mia madre e mia sorella che venivano su tutte le volte per farmi scendere. Tu sei la prima ragazza che porto qua'' Disse rassicurandomi

Fire ~ Mike BirdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora