Prologo -Le sirene-

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Il ragazzo osservò qualche fiala poggiata su alcuni ripiani, mentre aspettava di ricevere le informazioni che gli servivano.
La poca luce che una delle tante candele presenti nella grotta rifletteva sul suo volto, mettendo ancora più in evidenza i suoi occhi verdi, che da anni si sentivano incompleti, non potendosi specchiare in quelli azzurri dell'amante.
Attendeva con leggera ansia che la donna finisse di osservare le gocce liquido cremisi che aveva davanti.
Non pensava che fosse una cosa molto utile o intelligente, ma lasciava semplicemente che lo facesse.
Se c'era anche solo una piccola possibilità di sapere dove si trovava, doveva provare.

-Allora?- Chiese il ragazzo mentre sbatteva ritmicamente un piede a terra. Si poteva facilmente notare la sua tensione. - Ti dovrei uccidere anche solo per aver levato quel sangue a Giova-

-Dammi tempo Andrea, non è facile come sembra- Sbuffò la donna. -E se non fosse per il mio gesto, a quest'ora non avresti la minima possibilità di ritrovarlo-

Gemma non spostò lo sguardo nemmeno per guardare il ragazzo mentre rompeva accidentalmente un contenitore di liquido verde e cercava di nascondere le prove con la scarpa, finendo con lo sporcarsi.
Prese allora un altra fiala, cominciando a passarla da una mano all'altra.
La donna era visibilmente infastidita, ma si limitava ad ignorarlo per non creare discussioni.

-Tieni le mani ferme- Lo intimò mentre si sporcava leggermente la punta di un dito con quel sangue, chiudendo poi gli occhi.

Un'altra fiala finì a terra, ma il rumore proveniva dall'altro lato della caverna, dove l'altro pirata stava imitando il fratello, osservando attentamente tutti i liquidi.

-Ops. Scusi- Sussurrò Manuel mentre raccoglieva da terra le schegge e le poggiava su un ripiano.

-Dovevo immaginarmi che fosse come suo fratello- Borbottò fra se e se la donna, aprendo gli occhi e alzando lo sguardo verso i ragazzi -Non sono riuscita a capire bene dove si trova, ne sò se il suo cuore sta battendo. Ma sento che il suo corpo si è spostato da qualche altra parte-

-Troppe poche informazioni. Ho bisogno di sapere di più- Strinse i pugni Andrea, mentre il suo sguardo lasciava intravedere tutta la sua determinazione.

Da due anni non rivedeva Giovanni, e questa sensazione di vuoto lo stava uccidendo.
Aveva un reale bisogno di lui, come se fosse una droga.
Preso dall'ansia, continuava a camminare e rigirare oggetti tra le mani, mordendosi qualche volta il labbro.

-Il corpo è...?- Chiese Gemma guardando poi il ragazzo annuire.

In tutto questo il più piccolo tra i presenti rimaneva in disparte, ad origliare la conversazione.
Si sentiva leggermente a disagio dalla presenza della donna, che lo guardava spesso con sguardo accusatorio.
Anche Andrea era infastidito dalla cosa a causa del legame che si era creato con il fratello.

-Dopo qualche minuto è semplicemente scomparso. Puf.- Sospirò riposando al suo posto la fiala e facendo calmare la donna. -Diceva che aveva fatto una promessa o qualcosa di simile-

Soffriva nel ricordare quel momento, perché era un motivo ricorrente nei suoi incubi.
Un momento prima stava stringendo a se il suo amore, quello dopo questo moriva tra le sue braccia.
E ogni singola volta il suo cuore si lacerava, ripetendo quella scena ancora e ancora, rischiando di fargli raggiungere la pazzia.
Impossibile per lui cancellare dalla mente il momento peggiore della sua vita.

-Io non posso aiutarvi- Alzandosi, la donna si pulì le mani sopra il vestito, per poi girarsi e incamminarsi verso l'uscita.

-Cosa? Brutta befana! Devi aiutarmi!-
Gli urlò dietro il pirata, mentre la inseguiva.

Manuel, che fino ad allora era rimasto in silenzio, sospirò, mettendosi poi di fronte alla donna, e facendogli dondolare davanti agli occhi un sacchetto di monete.
Inutile dire che non fù una brutta visione per Gemma.

Oltre L'Oceano 2 ||Camperkiller||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora