Capitolo 6

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Andrea sentiva freddo, e capì solo dopo aver aperto gli occhi il motivo.
Giovanni non era più lì.
Si sedette, guardandosi intorno e cercandolo con lo sguardo, ma di lui non c'era nessuna traccia.
Ci rimase quasi male, ma capii che aveva fatto la scelta giusta, sarebbe stato troppo pericoloso per Giova rimanere.
Si avvicinò al muro, battendo leggermente il pugno contro di esso.

-Ehi vecchio... ci sei?- chiese ad alta voce, non curandosi del fatto che stesse probabilmente dormendo.

-Cosa vuoi...?- sussurrò assonnato -Sono le quattro di notte...-

-Non ho un orologio, ho perso la cognizione del tempo- quasi cercò di scusarsi -Hai visto? Il principe è rimasto con me questa notte-

-Ti stai cacciando in guai grossi piccolo- Sospirò il più anziano -Ti stai solo illudendo-

Andrea alzò gli occhi,per poi sospirare.
Aveva già conquistato Giovanni una volta, farlo di nuovo sarebbe stato semplice. Sperava.

-Cambiando discorso... ancora non conosco il tuo nome- incrociò le braccia il pirata -Immagino sarebbe carino rivelarmelo-

Calò improvvisamente un silenzio che il ragazzo non riusciva a spiegarsi.
Non pensava di aver chiesto nulla di male, ma aveva creato dell'imbarazzo tra i due.

-A nessuno è concesso saperlo- rispose freddamente l'uomo.

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Con delicatezza e cercando di fare il meno rumore possibile, Giovanni chiuse la porta della sua camera alle sue spalle.
Era notte, e non poteva permettersi di fare rumore.
Si avvicinò al letto e si sedette, lasciando che un sorriso prendesse possesso delle sue labbra.
Quando poggiò la mano sul petto, capì che il suo cuore stava quasi impazzendo.
Com'era possibile che uno sconosciuto gli facesse questo effetto?
Era sempre più confuso.
Si distese e prese un respiro profondo, cercando di calmarsi.
Voleva chiedere aiuto a qualcuno, ma chi lo avrebbe aiutato realmente senza fare del male a nessuno?
Nick? Suo padre? I camerieri? Nessuno di loro avrebbe tenuto in vita Andrea.
Si alzò di scatto quando sentì la porta aprirsi.
Una figura a lui nota fece il suo ingresso, insieme a un altra che non aveva mai visto.

-Nick? Cosa ci fai qui?- chiese cercando di nascondere la sua ansia
-Chi è lei?-

La guardia si avvicinò sorridendo in modo dolce poggiando poi una mano sulla guancia di Giovanni.

-Non preoccuparti piccolo, sono venuto solo per parlare- Lo accarezzò con dolcezza, facendogli chiudere gli occhi.

-Di cosa?- La mano del principe si poggiò su quella di Nick, mostrando il sorriso più falso che avesse mai fatto.

-Lei è la mia amica Monique- indicò la ragazza alle sue spalle, che salutò con un gesto del capo.

Quando Giovanni guardò nei suoi occhi una strana sensazione si fece largo nel suo corpo, tanto che non riuscì più a muoversi.

-E perché è qui?- chiese quasi in un sussurro, non distogliendo lo sguardo.

-È qui per aiutarci...- sorrise Nick- sopratutto per aiutare te.-

-Non ne vedo il motivo...-

-Un pesciolino mi ha detto che sei stato con Andrea... è vero?-  disse quel nome con disprezzo, facendo tremare leggermente il più piccolo. -Ti sei comportato abbastanza male-

Giovanni abbassò lo sguardo indietreggiando, spaventato dalla situazione.

- N-Nick...-

-Tranquillo piccolo, non sono arrabbiato- sussurrò dolcemente -Ma forse è il caso di aggiustare leggermente la tua testa-

-D-di che parli?-

Nick fece un cenno a Monique, che sorridendo si avvicinò al principe, facendolo indietreggiare nuovamente.

-Ehi... non voglio farti del male. Puoi fidarti- sorrise, catturando nuovamente lo sguardo del ragazzo.

Poggiò con delicatezza una mano sulla fronte del figlio di poseidone, facendogli chiudere gli occhi.
Era una sensazione che non aveva mai provato, ma che lo faceva sentire improvvisamente e stranamente calmo e rilassato.
Una strana luce verde usciva dalle dita della donna.

-Ti senti bene, vero?- sussurrò la sirena con voce dolce.

-Mh Mh...- annuì leggermente il ragazzo, non riuscendo a muovere nessun muscolo.

-Ogni tanto fa bene liberare la mente dai pensieri negativi- levò la mano e sorrise, mentre gli occhi del ragazzo si riaprivano.

Però non erano più del colore del mare. Avevano un colore grigio, e la sua faccia non lasciava trapelare la minima emozione.
Solo quando Nick si avvicinò nacque un sorriso.

-Va tutto bene?- Depositò un leggero bacio sulle sue labbra, poggiando poi le mani sui suoi fianchi.

-Nick... voglio di più- mormorò il ragazzo, unendo le braccia dietro il suo collo.

-Lo avrai piccolo... ma ora mi serve qualche informazione-

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Andrea continuava a camminare avanti e indietro per la cella, con un sorriso da ebete stampato in faccia.
Pensava continuamente a Giovanni,  e si chiedeva se la sera dopo sarebbe tornato.
Di questo passo era sicuro che avrebbe avuto la sua benedizione.
Si girò improvvisamente quando sentì qualcosa passare sotto la sua cella.
Un ombra era vicina alla porta, ma scappò quando vide lo sguardo del ragazzo.

-Ehi! Aspetta!- Urlò, ma ormai era tardi.

Si avvicinò per osservare l'oggetto,  che scoprì essere un mazzo di chiavi e un foglio.
Su di esso c'era scritta una semplice parola.
"Scappa"

Oltre L'Oceano 2 ||Camperkiller||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora