Una sirena, che Andrea aveva identificato come "Greta", gli fece cenno di avvinarsi, e il ragazzo poté solo accettare.
Entrò in acqua, permettendo così a Greta di unire le mani intorno al suo collo e sorridere.
Le loro tattiche però, non avevano molto effetto sul ragazzo, perché il suo unico pensiero era rivolto a Giovanni.-Cosa hai intenzione di fare?- Chiese alzando un sopracciglio, mentre rimaneva impassibile a quel contatto con la ragazza.
Quest'ultima, con un gesto fulmineo, unì le loro labbra, mentre una mano si poggiava sul collo del pirata, e cominciava a stringere con una forza non facilmente attribuibile a una ragazza così minuta.
Inutile dire che Andre non provò nessuna delle sensazioni che tanto amava, e che riusciva a provare solo con Giova.
Infatti, dopo pochi secondi, la spinse via.-Hai finito?- Sbuffò, mentre il suo sguardo si concentrava su Monique, aspettando spiegazioni.
-Ti ha dato la nostra benedizione~- Sembrò cantare la più piccola delle sorelle, mentre giocava con i capelli di Erica, che sembrava in trance.
Intanto un'altra sirena ci stava tranquillamente provando con Manuel.-Che me ne faccio? Non la voglio- Con tono menefreghista, Andrea incrociò le braccia, fulminando Monique con lo sguardo.
Essa sospirò roteando poi gli occhi scocciata.-Ovvio no? Potrai rimanere in apnea molto più tempo di un essere umano comune...- Disse come se fosse una cosa ovvia, mentre incrociava il suo sguardo.
-Mh. Inutile- Sospirò scocciato Andrea -Io voglio vedere Giovanni, non diventare un pesce.
-AhAh! Idiota. Non ci arrivi? Se vuoi vedere il principe devi andare sott'acqua. Ma ha un limite la tua resistenza- Sorrise Monique, mentre una strana sensazione si faceva largo nel corpo del pirata.
Era come se il fiato cominciasse a mancare, e la vista diventava annebbiata.-Che limite...?- Quasi sussurrò, mettendosi una mano sulla gola e cercando di respirare normalmente, azione che sembrava più difficile del normale per ragioni sconosciute al ragazzo.
-Dovrai far si che il figlio di Poseidone ti dia la sua benedizione entro una settimana, e allora sarai salvo- Spiegò una sirena con nonchalance.
-E se non ci riesco...?- Fece un altra domanda il ragazzo, in preda a qualcosa che sembrava un attacco d'asma.
Cominciò a tossire, mentre si piegava in due cercando di riprendere fiato.-Un'aria particolare si può respirare ad Atlantis. Permette alle sirene di vivere con una gravità normale. Ma la troppa pressione potrebbe uccidere un umano- Sorrise innocentemente Monique, mentre osservava Andrea soffocare. -Loro due... Rimarranno qui con noi per ora. Li proteggeremo- Indicò Erica e Manuel, tornando poi con lo sguardo sul pirata, che cadde in ginocchio sull'acqua.
-Lo porterò a destinazione- Sorrise Monique, afferrando il braccio di Andrea e trascinandolo dove l'acqua era sempre più profonda, finché non si allontanarono abbastanza dalla riva.
Il ragazzo riprese a respirare quando la sua testa venne immersa nell'acqua.-Sei una specie di pesce mio caro. Per ora non puoi respirare aria normale- Disse immergendosi a sua volta Monique, e cominciando a scendere di profondità lentamente.
-Dovevate dirmelo prima. E non posso lasciare mio fratello lì- Si innervosì Andrea, rimanendo però stupido dal sentire la sua stessa voce sott'acqua, mentre Monique liquidava il discorso con un gesto della mano.
-Stiamo andando ad Atlantis?- Decise di chiedere qualcos'qualcos'altro.
Monique rise, accelerando di velocità senza lasciare la presa sul ragazzo.-Si... Io ti consiglierei di chiudere gli occhi.- Si fermò per qualche secondo, riflettendo sul da farsi -Mi spiace... Dovrei dormire un po'-
Poco dopo, dalla sua bocca cominciò a uscire un meraviglioso canto, probabilmente in una lingua sconosciuta.
Il ragazzo sembrava curioso dalla cosa, ma la sensazione di stanchezza prese il sopravvento.-Cosa?- Sbadigliò il ragazzo, mentre chiudeva gli occhi ormai stanchi.
-La strada per Atlantis è segreta- Sussurrò Monique al suo orecchio, prima che crollasse in sonno profondo.
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Il ragazzo sentì improvvisamente freddo sul lato destro del corpo.
Non ricordava per quanto tempo era rimasto incosciente, ma sapeva Monique gli aveva fatto qualcosa.
Dopo qualche sforzo, riuscì ad aprire gli occhi, anche se la vista era leggermente annebbiata.-Ben svegliato bel pirata- La voce di Monique fece riprendere completamente Andrea, che si sedette su quella che sembrava una strada.
-Dove siamo? Cosa mi hai fatto?- Chiese sbadigliando, non spostando lo sguardo dalla sirena.
Notò solo dopo qualche secondo che delle gambe erano spuntate al posto della coda.-Non è così importante. Benvenuto ad Atlantis- Sorrise, allargando le braccia come se volesse presentare l'intera città.
Il pirata si ricordò immediatamente della sua meta, e cominciò a guardarsi intorno.
Piccole case erano decorate con conchiglie erano disposti ai lati delle strade, e due grandi porte davano accesso alla città, che sembrava chiusa in una bolla d'aria.
Le persone che camminavano in giro, sembravano normali, tranne che per qualche branchia o altri strani particoli.-Ma... Non vedo nulla di particolare...- Borbottò Andrea, mentre osservava una coppia che camminava con le mani palmate unite fra loro.
-Che ti aspettavi? Siamo evoluti noi- Sembrò offendersi la ragazza, mentre aiutava Andrea ad alzarsi -Puoi venire a dormire a casa mia. Prenderò un appuntamento per farti parlare con il principe-
Il ragazzo anuii, nonostante volesse correre da Giovanni subito, ma capiva che non era possibile.
Se voleva realmente rivederlo, doveva essere paziente.
Monique cominciò a camminare sorridendo.
Era strano come quel movimento le venisse così naturale, nonostante per la maggior parte del tempo avesse la coda.-Perché non hai più la cosa?- Chiese incuriosito, mentre metteva le mani in tasca, cercando di tenere il passo della sirena.
-Qui le nostre code spariscono- Alzò le spalle, mentre dava un calcio a una piccola pietra.
Passarono minuti di silenzio prima che finalmente arrivassero alla loro meta.
Era una casa disposta su due piani, con decorazioni di alghe e conchiglie.
Non era lo stile di Andrea, ma comunque doveva ammettere che era graziosa.
La ragazza aprì la porta, permettendo così l'ingresso al pirata, che entrò senza fare storie.
Anche l'interno era gradevole.
Il color sabbia era quello dominante, o meglio, quasi non c'erano altri colori.-Mh... Fantasiosa insomma- Sussurrò Andrea tra se e se, non facendosi sentire dall'altra.
-Fa come se fossi a casa tua, ma per favore, non fare casini- Sorrise ancora una volta Monique, mentre andava in cucina.
Il ragazzo prese posto su un divano, mentre sbuffava annoiato.
Doveva sbrigarsi a trovare Giovanni, non voleva più perdere tempo.-Gradisci qualcosa da bere?- Urlò la sirena dall'altra stanza, facendo sbuffare Andrea.
-No. Non voglio ritrovarmi a bere schifezze. Non credo che con il vostro cervello da pesce sia facile capire cosa bere e cosa evitare- Rispose senza rifletterci.
Il tatto non era il suo forte.-Molto simpatico. Ma almeno ciò che beviamo non rende mostri senza cuore ed effeminati come te- Rispose con acidità, mentre alcuni rumori provenivano dalla cucina.
-Ehi! Io non sono effeminato!- Incrociò le braccia sbuffando.
-Si... Certo...- Sospirò la ragazza mentre tornava in salone -Va bene, io vado. Non rompere niente-
-Perché ti interessa così tanto la mia richiesta di vedere Giova? Cosa ci guadagni- Chiese immediatamente Andrea, insospettendosi della situazione.
-Oh? Perché questa domanda?- La ragazza sembrò turbata, ma poi sorrise -Chiamalo solamente un atto di generosità-
La sirena uscì dalla casa chiudendo la porta, e lasciando da solo Andrea e i suoi dubbi.
Sarebbe stato meglio non fidarsi troppo di lei.-In questo mondo nessuno fa niente per generosità...-
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Oltre L'Oceano 2 ||Camperkiller||
FanficBoyxBoy, se ti dà fastidio non leggere. Sequel di "Oltre L'Oceano". *Spoiler* Giovanni, dopo aver scoperto di essere figlio di Poseidone, decide di restituire la sua anima al padre per salvare la vita di Andrea, un pirata che era riuscito a conquist...