La mattina arriva troppo presto e mi alzo con i segni della sbornia di ieri sera. La prima cosa da fare è una bella doccia e poi una colazione abbondante per smaltire il tutto. Ammetto di essere un po' ansioso per l'incontro di oggi, perché dipende tutto da quel ragazzo disperato e il suo "sì" che tanto agogno. Decido di mandargli un messaggio ricordandogli il luogo e l'ora, non si sa mai, sicuramente ha mille altri pensieri per la testa. La risposta non tarda ad arrivare, un semplice "okay"... capisco che sono un estraneo ma mi aspettavo qualcosa di più. Verso mezzogiorno mi preparo, penso che per oggi una simpatica camicia azzurra hawaiana di Mickey Mouse e un paio di skinny siano l'ideale. Un'ora dopo sono già alla stazione della metro. Ho deciso di prendere la metro perché è veloce e per non avere problemi di parcheggio e anche perché dai, siamo onesti, tutti amano un bel giretto in metro. Riesco a prendere la prima carrozza che arriva e mi ci fiondo dentro prima che le porte si chiudano alle mie spalle attirando sguardi sgradevoli dalla gente sul mezzo, ma chissene frega "ah la fretta!" sbuffo. Dopo sei fermate e un cambio arrivo fino alla stazione di Tottenham. Ho sempre amato questa stazione, è così colorata e ricca d'arte. Di solito starei ad ammirare i mosaici, ma oggi proprio non ho tempo, in quanto mi restano ancora 10 minuti prima dell'incontro. Mi incammino velocemente nei vicoli e stradine del quartiere e alle 13.30 in punto arrivo all'ingresso del locale. Ancora non c'è traccia del ragazzo. "Che abbia cambiato idea?Magari ha fatto un incidente" pensieri assurdi mi attanagliano la mente.Prima che la preoccupazione diventasse insopportabile, ricevo una sua chiamata." Pronto? Ciao scusa, ho avuto un imprevisto, ti prego dimmi che non te ne vai! Ho veramente bisogno di questo lavoro" La disperazione nel tono della sua voce mi coglie alla sprovvista, ma rispondo scherzandoci sopra "Tranquillo volevo solo sapere se avevi ancora intenzione di venire e se non ti fossi suicidato per i debiti. Io sono già qui. Ti aspetto." certo era una battuta davvero di pessimo gusto, lo ammetto. " ahah non ancora, tutto dipende da oggi". per fortuna non l'aveva presa male, la sua risata mi ha sollevato. Bene, ora non mi resta che aspettarlo.
Deo gratia non devo aspettare molto. Solo 15 minuti. Dopo i convenevoli, prima di andare fa una battutina, presumo sui miei adorabili e fashion stivaletti dorati " yo, quando abbiamo finito qui, hai intenzione di andare a cavalcare un cavallo?" nonostante ciò, la prendo sul ridere e dico semplicemente "cavalcare sì, un cavallo, no" e dopo questo l'ho steso, "non hai nulla da dire adesso?" penso, gli lancio il mio solito sorrisetto smagliante e gli faccio cenno di seguirmi dentro al locale. Una cameriera ci accompagna al tavolo e so già che presto partirà un terzo grado. "allora, come ti chiami?" e così ha inizio. "Harry, anche se sul set sono conosciuto come Marcel. Il tuo nome qual è invece?" "Louis. senti come tu già sai, ho bisogno di soldi, ma questo non significa che sono disposto a fare le cose più degradanti, se si tratta di pissing, io mi tiro fuori." wow, veloce a parlare il ragazzino! Allora sa qualcosa... non posso fare a meno di ridere e rassicurarlo che non farà nulla del genere "certo che no!", e poi certe pratiche non sono nemmeno contemplate dalla nostra compagnia, in quanto ritenute troppo degradanti. All'arrivo della cameriera, classica poveraccia che mi sbava dietro (sorry baby, non fai proprio al caso mio) decido io per lui e ordino il mio piatto preferito, che qui fanno divinamente. "Prendiamo due chicken stuffed with mozzarella cheese, wrapped in Parma ham with a side of homemade mashed potatoes e due calici di vino rosso" porgo il menù alla cameriera e torno a dare tutte le mie attenzioni a Louis. Noto che è piuttosto nervoso per il prezzo del pranzo. Lo rassicuro "Non ti preoccupare, pago io il conto, tornando a noi, la nostra compagnia non produce neanche quel genere di porno quindi non devi preoccuparti, inizieresti con cose semplici, magari una cam, e comunque ti sto offrendo questo lavoro perché penso tu abbia del potenziale, se ti sistemassi un pochino saresti il ragazzo più scopabile di Londra" dico in tutta onestà e con tutta la pacatezza possibile. Se fosse per me sarebbe già piegato a 90. Fortunatamente già sapeva in cosa consistono e non posso fare altro che confermarglielo. Gli chiedo anche se ne ha mai vista una, con tono divertito, e gli racconto che anche io ho iniziato così, from the bottom to the top, ed ora eccomi qui, sono uno dei più richiesti. Scusami Louis, ma modestia a parte è la verità. "Scusa puoi ripetere?" Non capisco il perché non mi stesse ascoltando, mi stava osservando attentamente, quindi credevo stesse prestandomi attenzione, in fin dei conti gli sto offrendo un lavoro abbastanza strano, non ha tutti i torti ad essere spaesato. Gli sorrido e ripeto il concetto, quando menziono che più si ha seguaci, più si guadagna, vedo chiaramente un luccichio nei suoi occhi. Bingo. Intanto era arrivato il nostro ordine. La cameriera, come prima, mi guarda e per darle il colpo di grazia le sorrido sfacciatamente e lei arrossisce. Con la coda dell'occhio noto che Louis mi sta guadano stranito. "Lei è pazza di me, purtroppo per lei gioco per l'altra squadra. Tu invece? Se non vuoi, puoi anche non dirmelo, forse non sono affari miei... è solo che sono molto aperto rispetto a certe cose e spesso la gente si offende..." constato molto ingenuamente. D'altronde, tutto ciò che conosco è il sesso e non lo vedo come un tabù, anzi, per me il dare piacere e riceverlo è una forma d'arte. Ecco, adesso posso cogliere l'imbarazzo sul suo volto. "sono etero. Comunque tornando alla paga, in quanto consiste la paga oraria?" Non posso negare che questa constatazione mi lascia l'amaro in bocca, non pretendevo che fosse gay, ma almeno bisessuale. Non posso far vedere che ci sono rimasto male, diciamo, e rimetto la maschera dell'uomo sicuro si sè. "Beh, dipende tutto da come te la giochi. Di solito per una cam di un'ora si guadagnano dalle 50 alle 300 £" " Porca troia! Scusami, ma praticamente mi basterebbe fare 3 ore di cam per pagarmi l'affitto! Incredibile" Il suo volto si era completamente illuminato. Però impreca troppo... ma mi piace molto questa cosa. Gli rispondo dicendo che dipende tutto da come si pone e che se avrà molti clienti, bene, guadagnerà un bel gruzzoletto e no, niente ammiratori, niente paga. Lui fa un tenero paragone con il suo vecchio lavoro di cameriere e quando dice che a volte non gli lasciavano la mancia, mi si stringe il cuore. Come diavolo era possibile che non gli lasciassero nemmeno qualche spicciolo, io solo per la splendida vista del suo culo, come minimo 50£ gliele avrei lasciate volentieri. Mi richiama dai miei sconci pensieri chiedendomi "Quando posso iniziare?" fermi tutti! Sta accettando? Davvero? "Accetti il lavoro allora?" dico forse con troppa enfasi. "sì, come mai così felice?" ehm..."semplicemente perché sono lieto di poter aiutare qualcuno in difficoltà e anche perché era da un pezzo che non arrivavano volti nuovi" dico guardandolo fisso negli occhi e azzardo a dire anche che può tranquillamente iniziare anche domani. Gli lascio anche i dettagli come indirizzo, ora e chi lo potrà ricevere e aiutare. "ci sari anche tu?" Questa domanda mi ha letteralmente spiazzato, non me la sarei mai aspettata. Non voglio deluderlo, anche perché conosce solo me... e so benissimo quanto tutto questo sia difficile affrontare tutto questo, specialmente se da soli come ho fatto io. "Sì, ci sarò anche io" dico sorridendogli caldamente, era la verità comunque, anche se io mi sarei dovuto recare prima e probabilmente verso l'orario che avevo comunicato a Louis io avrei già finito, ma non glielo dissi. Il resto del pranzo, passa velocemente, forse troppo. Al momento del conto, il nervosismo di Louis è palpabile "ti ho già detto che non devi preoccuparti... ci saranno altre occasioni di pagare il conto" gli dico ammiccando. Non ero contrario all'idea di rivederlo fuori il luogo di lavoro, mi basterebbero altre uscite insieme, anche solo da amici, purtroppo. Dopo esserci salutati, ci separiamo e mi dirigo verso la stazione metropolitana. è stato un bel pranzo e la sua compagnia è a dir poco piacevole. Mi auguro davvero che diventeremo amici, anche se dentro di me spero che forse, e dico forse, anche qualcosa di più.
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Looking at the stars and wishing you were them ; Harry POV
Fiksi PenggemarEstratto del primo capitolo: "Nel bel mezzo della lettura sento dei ragazzi che discutono ad alta voce. "Dio, siamo in una biblioteca... " borbotto e mi alzo per chiedergli di abbassare la voce, ma una volta giunto al loro tavolo ascolto le parole d...