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«possibile che tu debba sempre causare confusione tra i ragazzi?» domandò la donna, sistemando i libri sullo scaffale.
«non solo decidi di non farti amici, ma cerchi di portarti a letto quei due, che, ti ricordo, sono etero, e finisci, ovviamente, per litigarci» continuò e yoongi ebbe la voglia di tirarle qualche pugno.
poi, però, sarebbe stato accusato di violenza verso le donne. e, oh grazie tante, aveva già troppe cose a cuo pensare per doversi occupare anche di quello.«sai benissimo che non sono quel genere di persona. solo perché jungkook rientra tra i tuoi preferiti non significa che sia innocente. mi hanno insultato» si sentì in dovere di chiarire e l'altra semplicemente scosse il capo, come esasperata.
«yoongi, caro, conosco te e quei due. e, parlando onestamente, loro sono gli studenti modello, non tu» lo riprese la donna e il ragazzo diede un bugno leggero alla scrivania.
«vai a fanculo» disse senza preoccuparsi delle conseguenze, prima di uscire e trovarsi steven e jungkook davanti.
tentò di superarli, ma l'ultimo dei due lo prese per il polso e lo costrinse a girarsi.
«non ho nulla contro gli omosessuali, mio fratello stesso è uno di loro. ognuno sceglie di amare chi vuole» sussurrò jungkook, ripetendo le stesse identiche parole dette poco prima alla preside, nel suo orecchio, poi portò una mano sotto la gonna e gli palpò il sedere.yoongi si allontanò velocemente dopo quel gesto, arrossendo e correndo via, mentre sul viso del castano si formava la realizzazione, uno sguardo distratto e sorpreso.
«non indossa le mutandine» spiegò all'altro, che per tutto il tempo lo aveva guardato curioso di sapere cosa non andava.[jk]
«ti giuro che sotto min non ha nulla. ma proprio nulla. porco cazzo, gli ho strizzato il culo e ho sentito la sua pelle sotto le mie dita. che schifo, oh mio dio» piagnucolò il più piccolo, affondando il viso sulla pancia del suo migliore amico, jimin, e stringendo la maglietta tra le dita.
«che merda, dio cane. non lo immaginavo minimamente. è questo che fanno i froci? non indossano le mutande? poi siamo noi omofobi a fare discriminazione. quanto gli costa mettere del tessuto sopra ai suoi organi riproduttivi? jimin, purificami» continuò e sentì le dita dell'amico scuoterlo in modo che alzasse il capo.jungkook lo fese solo per vedersi passare accanto, così veloce e piccolo da quasi non essere notato, il ragazzo che aveva dominato la conversazione di quella giornata.
si stringeva le dita sotto la gonna, per tirarla più in giù possibile, nell'esatto momento in cui sfiorava con la coscia la spalla del più piccolo.
il castano si alzò e lo seguì fino al posto in cui yoongi sedeva da solo. jungkook pensò solo per un attimo che forse non era il caso, poi si scosse da quei pensieri così poco da lui. da quando si preoccupava di quel genere di cose?non gli permise di sedersi. piuttosto lo attirò a sé con ben poca grazie e, davanti a tutti, ebbe il coraggio di alzare la sua gonna.
vide l'altro impallidire, mentre con ancora le mani che gli tenevano su quel maledetto tessuto, attirò l'attenzione di tutti.
fecero foto e video, mentre il ragazzo dai capelli blu si dimenava e chiudeva gentilmente o meno a qualcuno di aiutarlo.era mai possibile che il figlio della preside potesse essere così poco rispettato?
yoongi si chiese questo, nel momento in cui cercava di abbassarsi la gonna e chiedeva pietà a jungkook con gli occhi, mentre si formavano le lacrime.
«è la mia vendetta per avermi fatto fare così una pessima figura. ti sta bene il fatto che non ti abbia creduto.»[yg]
yoongi pianse per tutto il giorno, chiuso in camera sua, mentre scorreva tra tutte le sue foto pubblicate su instagram da quei sciocchi dei suoi compagni e vedeva i video che ritraevano quel che era successo la mattina poco lontana.
mai gli era capitato di sentirsi umiliato fino a quel punto, tantomeno aveva pensato che qualcosa di quel tipo potesse accadere proprio a lui.
sapeva, ovviamente, di dover denunciare tutto quello, ma a quale scopo?
probabilmente, per sua madre, sarebbe stata colpa sua e, onestamente parlando, aveva paura che sarebbe stato ancora di più sulla bocca di tutti.
solo immaginava la tortura che avrebbe dovuto accettare nei giorni a venire.
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cliché.
Fanfictionyoonkook. una storia che fa invidia ai più semplici romanzi d'amore, che li raccoglie tutti in uno e li rende così ovvi da spezzare quella magia, ripetuta e stancante, che vi gira attorno.