Capitolo 14

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<<Non potevo lasciare da solo il mio migliore amico, no?>>
Quella domanda ancora aleggiava nell'aria, senza alcuna risposta. Theo si alzò, gemendo per il dolore e venendo sorretto da Liam, il quale era particolarmente confuso.
<<Ti spiegherò tutto quando arriviamo a casa>> borbottò il moro, iniziando a camminare, visto che non avevano un'auto. Liam si caricò Theo sulle spalle, non sentendo alcun peso: era pur sempre un lupo mannaro. Emma li seguì, silenziosa e veloce, arrivando poi a casa del beta. Theo si sedette sul divano, facendo un sospiro di sollievo mentre tirava Liam a sé. Lo strinse debolmente, non avendo intenzione di lasciarlo andare; insomma, quella notte lo aveva quasi perso. Sapeva che non sarebbe stato in grado di proteggerlo e la cosa lo faceva sentire inutile e stupido.
<<Emma, questo é Liam, il ragazzo di cui ti ho parlato nella lettera. Grazie di essere arrivata così in fretta>> sussurrò poi Theo, posando la testa sul petto del beta, il quale iniziò ad accarezzargli i capelli.
<<Liam, lei é l'aiuto che ho chiamato. Ci siamo conosciuti quando avevo 9 anni, quindi non ero ancora trasformato. Sarà molto preziosa, in quanto é una delle prime vampire della storia. Quanti anni hai?>> chiese il moro, non ricordando esattamente l'età della sua amica.
<<Ne ho 4563. E sarà un piacere potervi aiutare: ho sempre odiato gli umani>> disse la bionda, facendo un sorrisetto.
In quel momento, a Liam non interessava un granché di chi fosse la ragazza, voleva solo veder guarire Theo. Non aveva mai preso il dolore di qualcuno, perciò non sapeva esattamente come fare. Gli bastò però posare una mano sul volto del ragazzo e guardarlo negli occhi per far diventare nere le vene della sua mano. Theo emise un sospiro di sollievo; il labbro insanguinato guarì immediatamente, così come dei grossi lividi che aveva addosso. Perché non era riuscito a guarire prima di allora? Molto semplice: sapere che Liam sarebbe morto gli impediva di farlo. Come quando un beta sa che é morto il proprio Alpha o viceversa. Eppure, né Liam né Theo erano Alpha, soprattutto non l'uno dell'altro. Liam pensò subito alla potenza dell'amore, cosa schifosamente romantica ma che in quel momento sembrava l'unica ipotesi ad avere senso. Sapeva però che c'era qualcosa di più; si appuntò mentalmente di parlare con Deaton.
<<Siete adorabili. Credo che abbiate bisogno di restare soli per un po'. Abbiamo tempo per le presentazioni; ci vediamo domani sera>> disse Emma, interrompendo momentaneamente il dolce momento che si era creato. I due non fecero nemmeno in tempo a protestare che la bionda schizzò via a una velocità sorprendente: Liam non aveva mai visto nessuno correre così, nemmeno Scott o qualsiasi altra creatura sovrannaturale che gli venisse in mente. A dir la verità, non gli era passata nemmeno mezza volta l'idea della possibilità che esistessero i vampiri. Era stato uno sciocco, se ci ripensava in quel momento: lui era un lupo mannaro, come poteva pensare che i vampiri non fossero reali? A quel punto, qualsiasi creatura poteva esserlo.
<<Liam, basta. Sto bene, davvero>> gli disse Theo dopo che ebbe assorbito una parte del suo dolore. Si abbracciarono, accarezzandosi delicatamente, felici come non mai di essere ancora insieme.
<<Ho avuto tanta paura, Liam. Ti prego, non cercare più di salvarmi. Io non ti merito. Non ho ancora capito cosa ho fatto di tanto bello per avere te accanto>> disse Theo dopo alcuni minuto di silenzio, guardando negli occhi il beta. Quest'ultimo si addolcì ulteriormente, baciando lentamente sulle labbra il moro, mentre gli accarezzava il volto.
<<Sei cambiato, Theo; ecco cos'hai fatto. E questo é il vero te, per questo sono così felice>> rispose allora Liam, accarezzandogli i capelli.
<<Ti va di fare un bagno caldo?>> domandò poi, mordendosi il labbro inferiore, mentre Theo sorrideva. Prese una delle sue mani e intrecciò le loro dita, annuendo.
<<Solo se tu lo fai con me>> rispose, alzandosi dal divano e trascinandosi Liam dietro, il quale era arrossito. Aprirono l'acqua della vasca, abbracciandosi mentre aspettavano che questa si riempisse; una volta piena di acqua e di schiuma, i due si spogliarono, guardandosi con un tocco di lussuria. Liam si sdraiò tra le gambe di Theo, posando la schiena contro il suo petto, mentre quest'ultimo lo stringeva a sé.
<<Sai se esistono altre... Creature?>> domandò il più piccolo, girando il volto verso quello di Theo.
<<Sono tantissime; voi del branco ne avete conosciuto solo una piccolissima parte, nemmeno un centesimo di tutto quello che appartiene a questo mondo. Demoni, angeli, mutaforma, mutanti... Gli umani credono di essere i padroni del mondo, ma sono solo delle piccole formiche in confronto ai veri detentori del potere>> gli spiegò Theo, baciandogli poi il collo. Liam lo ascoltò con attenzione, venendo scosso da un brivido quando sentì le sue calde labbra sulla pelle. Il moro se ne accorse, perciò iniziò ad accarezzargli il basso ventre con le dita, continuando a baciare il collo del ragazzo. Lasciò una serie di baci umidi su di esso, beandosi dei piccoli ansimi che iniziarono ad uscire dalle labbra del beta. In pochi attimi, quest'ultimo si ritrovò a cavalcioni su Theo, il quale aveva iniziato a baciarlo con foga, accarezzandogli i fianchi.
Più che la cosa si faceva spinta, più che i baci di Theo diventavano passionali, più Liam si convinceva che sì, quella notte si sarebbe concesso completamente al ragazzo che amava.

Angolo autrice
Buona sera, personcine carine. Scusate se posto solo ora ma sono andata prima a scuola e poi in palestra. Tralasciando il fatto che ho scoperto il nome di quello che diventerà mio marito, sto morendo di sonno, perciò vado a nanna.
Peace and love,
-A

Faith |Thiam|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora