Giorno 7, 16 Settembre 1987, 23:53

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Caro Diario
Stamattina é sucessa una cosa particolare. Improvvisamente, anche se solo per qualche secondo le luci di "casa mia" si sono accese. Sono riuscito a vedere tutto ciò che mi circonda. Ora ti descriverò tutto, in modo che anche tu possa capire la mia situazione. Sono in un minuscolo stanzino, largo circa 20 metri per 15, incrostato da muffe, infestato da insetti, ratti e ragni (probabilmente altamente radioattivi, grandi circa come la mia mano) muri neri, con una strisca di quadrati a scacchiera ed un pavimento a piastrelle sconnesse. Tutto quanto sporco del mio sangue. A farmi compagnia c'erano: il mio amico cappello, che ho deciso di chiamare Mike (é un ottimo ascoltatore), 3 macchinette di videogames, quelle che metti 25 centesimi e puoi fare una partita, e una scatola di cartone. Un attimo prima che le luci si rispegnessero, cinque bambini estremamente pallidi mi fissarono rassegnati, per poi scomparire nell'oscurità.

 Un attimo prima che le luci si rispegnessero, cinque bambini estremamente pallidi mi fissarono rassegnati, per poi scomparire nell'oscurità

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Una cosa strana é successa, però, prima che le mia speranza si spegnesse con l'energia elettrica. Sono quasi sicuro di aver intravisto un volto in uno degli schermi degli arcade. Un volto pressoché terrificante, assolutamente non umano.

 Un volto pressoché terrificante, assolutamente non umano

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Ormai ne sono sicurissimo. É tutto vero. Non sono io, non é il buio, non sono i rimasugli del mio cervello. É tutto fottutamente vero. Ad essere sinceri, non ho più troppa paura. Ormai io appartengo a questo mondo. Sono il re del terrore, duca dell'oscurita, principe della morte
Addio, per ora, caro amico
Mike ti saluta
William

Springtrap's diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora