"Non rovinare il presente per un passato che non ha futuro" - W. Shakespeare
Tom parcheggia la macchina, mi ha invitata a casa sua.
Wow... resto a bocca aperta, è una casa magnifica.
"Accomodati."
"Grazie."
Mi siedo su un divano gigante e comodissimo.
"Allora? Dove dormirai?"
"Pensavo di prenotare una stanza in qualche albergo."
"Ah..." Ha una faccia delusa.
"Perché?" Chiedo incuriosita.
"Potevi dormire qui, ho una stanza proprio per gli ospiti."
"Non vorrei causare disturbo..." A nennò ma che hai capito?!
"Ma quale disturbo! Su dai, terza porta a destra."
Gli sorrido e lo ringrazio. Mi dirigo in quella che sarebbe stata la mia camera. OH MIO DIO.È una camera magnifica.
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"Allora? Come ti sembra?"
"È magnifica."
"Son felice, dai."
Apro la valigia e la lascio prendere aria.
"Metti i vestiti nell'armadio, ti chiamo quando è pronta la cena." Mi lascia un sorriso per poi andare in cucina. Non mi sono accorta che erano già le 20:00, il tempo passa in fretta.
Dopo cinque minuti finisco di sistemare i vestiti e vado in cucina, si sente un odore buonissimo.
"Oh ciao, non ti ho sentita entrare."
"Scusami." Facciamo una piccola risata.
"Siediti, è pronto."
Mi siedo e mi mette nel piatto della pasta al forno, la adoro.
"Come facevi a sapere che era il mio piatto preferito?"
"L'ho notato dagli occhi." Fa un sorriso e ammicca.
Io rido dalla sua buffaggine e mi chiedo cosa c'entrano gli occhi.
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Dopo mezz'ora.
Tra chiacchiere e risate finiamo la cena, sparecchiamo e io faccio un "giro" per la casa. Quante foto... Uh, che bel treno.
"Oh, hai visto questa foto."
"Sì.. dove si trova questo treno?"
"È alla ferrovia qui vicino, lí abbiamo fatto le riprese dell'ultimo film, quanti ricordi. Vuoi vederlo?"
"Sì, mi piacerebbe."
"Ci andremo domani, dai." Gli faccio uno dei sorrisi più belli che ho.
"Quella foto lì me l'hanno scattata a quindici anni, ero sul cast."
"Carinaa.. Avevi i capelli biondo platino?"
"Beh, sì, dovevo tingerli."
"Buffo." Ridiamo insieme. Si è fatto tardi, mi diverto molto con Tom.
"Io vado a dormire..."
"Anch'io... Allora, a domani!;
"Sì!"
"Buonanotte." Mi sorride.
"Buonanotte." Ricambio il sorriso e vado nella mia camera. Apro la porta, mi metto sotto le coperte e penso. Penso ai brutti ricordi, le famose "amiche" che mi volevano vedere morta. Perché tutto quell'odio? Ancora non lo capisco. Infondo non ero nessun personaggio importante, nessuno... Forse avevano ragione. Ma cosa dico. A rompere quei pensieri è stata una telefonata di mia madre. Le rispondo, parliamo un po' per poi riattaccare, ho sonno. Meglio dormire. Poso il telefono e metto la testa sul cuscino, in meno di dieci secondi mi addormento.
Nuova giornata. Oggi io e Tom andiamo a vedere quel treno. Prendo il mio zainetto e andiamo.
Siamo arrivati, wow una stazione immensa. Vedo i binari. Mi avvicino ai binari, arriva il treno. Tom mi prende per mano e mi fa interrompere il contatto visivo dai binari.
"Andiamo a prenderci qualcosa? Offro io." Mi sorride.
"Sì, vabbene." Gli sorrido, ha un bellissimo sorriso, mi sta iniziando a piacere.
