Nuovo Obbiettivo.

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Sono passati due anni dal mio sedicesimo compleanno, ora ho diciott'anni e finalmente posso viaggiare da sola e seguire il mio obbiettivo: Tornare a Londra.

Con i miei genitori vado molto d'accordo, anzi, li amo.
Sono persone che se vuoi qualcosa non devi esitare a dirlo, subito ti danno ciò che vuoi. Sono troppo viziata, lo so.
Mentre "dico" tutto questo arrivo a casa, prendo la valigia e metto un po' di roba, ciò di necessario.
Dopo che ho chiuso la valigia scendo giù, saluto mia madre e mio padre e mi incammino verso l'aereo porto.
Faccio i biglietti e quando la voce robotica dice che sta per arrivare il mio aereo mi incammino per entrare.
Entro nell'aereo e volo via.

Passano 2 ore.

Sono arrivata, sono le 12:00, quasi ora di pranzo.
Ho molta fame, vado in una tavola calda.
Ordino un panino e una cola.
Mentre finisco il panino mi si avvicina un ragazzo, statura media, capelli biondi, occhi azzurri e con molto stile devo dire.

"Hey, piacere Tom."
"Ehm, piacere Emma."
Ci stringiamo la mano.

"Sei nuova qui.. Non hai una faccia familiare!"

"Infatti, sono di
Winchester, abbastanza lontanuccio."

"Capisco, io vengo spesso qui, si mangia bene!"

"Vero!"

Ho finito il panino e la cola e, in compagnia di Tom e la mia valigia, faccio un giro per la città.

"Conosci già Londra?"

"Beh, ci sono nat... Ehm, ho viaggiato molto da piccola."

"Ah, capisco, io abito lì!"
Mi dice puntando il suo dito verso una villetta, ha molti soldi noto.

"Molto carina!"

"Sono un attore, quindi posso permettermi tutto ciò - Gli lancio un occhiataccia - Non pensare male."

"Vabbene" Ridiamo insieme.

"Tu? Che lavoro o studio frequenti?"

"Mi sono diplomata in letteratura straniera."

"Uh, bellissimo!"

"Abbastanza faticoso."

"Dove eri diretta?"

"Al B3047"

"Uhh, ai cavalli!"

"Cavalli?"

"Sì, la chiamo così, ci sono dei cavalli molto belli.
Vieni, ti ci accompagno io."
Prende le chiavi e fa scattare la sua auto, una Range Rover bianca, molto carina.

"Su, sali."
"Ehm.. Ok"

Dovrei fidarmi?
Non so se fidarmi di uno sconosciuto faccia bene, ma vabbe.
Metto la valigia nel portabagagli.

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Arriviamo e vedo dei cavalli bellissimi.

"Eccoli, sono bellissimi."

"Sì, vero."

Li accarezzo e sembra che mi riconoscono.

D'improvviso esce una signora sulla cinquantina molto malandata...

"COSA VOLETE?"

Mamma...

"ANDATE VIA DAI MIEI CAVALLI."

"NO." Mi faccio scappare.

"COSA?"

Mi metto le mani davanti alla bocca. Non volevo.

"Andate vi... I tuoi occhi."
Si avvicina e mi squadra per bene.
"Evelyne."

Evelyne... Il mio nome.

"Evelyne, hai gli occhi uguali... A mia figlia."

"Lo so."

"Cosa?"

"Oh no, nulla, mi scusi, dobbiamo andare."
Prendo per mano Tom e ci avviciniamo all'auto, saliamo sul veicolo e partiamo.
Mi giro indietro per vedere la signor... Mia madre.
È inginocchiata a terra con le mani sulla faccia.

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-Xandra Winter.

Si Conclude E Si Inizia Da Capo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora