Alcatraz

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Lorenzo Pov's
《Ripetiamo ancora una volta Lorenzo.》La voce roca del dottor Key mi parla da dietro il lettino "da psicologo" sul quale sono disteso.
Sbuffai《Mi chiamo Lorenzo Ostuni, ho 22 anni e vivo a Milano. Mi sono trasferito lí da Torino.》Dissi come se fosse un'azione meccanica.
《E sai perché sei qui?》Chiede il dottore mentre annota le mie parole su un taccuino.
Sospiro《Ho ucciso un mio compagno di università a coltellate...26 per essere precisi. Mi infastidiva da tempo prendendomi in giro.》Dissi stringendo i denti.
《Ti penti di quello che hai fatto?》Chiese il dottore guardandomi.
No,quel bastardo s'è l'é meritato!
《Si, signore.》Rispondo.
Il dottor Key si alza dalla poltrona di pelle marrone《Bene, per oggi abbiamo finito...Puoi andare.》Disse mentre si sedeva davanti alla sua scrivania.
Mi alzai dal lettino nero e mi diressi verso la porta.
Afferrai la maniglia di ottone ma poi mi bloccai.
《Dottor Key...Quand'è che potrò andarmene da qui?》Chiesi senza voltarmi.
Sento il rumore della sedia che scricchiola mentre il dottore alza la testa《Me lo chiedi tutte le volte che vieni da me Lorenzo...Presto.》Disse per poi tornare a compilare dei fascicoli.
Abbasso la maniglia ed esco chiudendomi la porta alle spalle.
Alla parete accanto alla porta,a braccia incrociate, è appoggiato un ragazzo: ha circa la mia età, un ciuffo di capelli ribelli castano chiaro, due occhi marroni contornati da un paio di occhiali neri squadrati.
Lo saluto《Hey Ste! Anche tu dallo strizzacervelli?》Chiesi guardandolo.
Stefano alzò la testa e annuì con un sorriso triste sul volto.
Mi passò accanto ed entró nello studio del dottore.

Mi metto il cappuccio della felpa in testa e percorro il corridoio.
Torno nella mia stanza e mi butto sul letto a pancia in su.
A forza di restare chiuso qua dentro finiró per impazzire...più del dovuto.
Prendo il mio cellulare e le cuffiette dal comodino accanto al letto e faccio partire la mia playlist.
Chiudo gli occhi sospirando.

Andrea Pov's
Le guardie ci condussero fino a una porta in fondo a un corridoio.
Malcom si avvicinò e fece per bussare ma un secondo prima la porta si spalancó.
Davanti a noi c'era un'uomo sulla sessantina, molto alto,i capelli neri e folti e due occhi grigi, severi.
Indossava un camice bianco come quello dei dottori.
Percepí la sua sorpresa nel vederci.
《Oh Malcom...sono già qui!》Disse, aveva una voce roca e profonda.
Si voltò verso la stanza alle sue spalle《Bene,puoi andare Stefano.》
Dalla stanza uscì un ragazzo: capelli castani, occhi marroni contornati da un paio di occhiali neri, non molto alto.
Si dileguó lungo il corridoio.
Malcom e gli altri polizziotti ci spinsero nella stanza.
Sembrava lo studio degli psicologi nei film anni 90.
Era illuminata solo da due ampie finestre.
Le pareti erano tappezzate di librerie ricolme di volumi sulla psicologia e sulla medicina.
Al centro della stanza c'erano un lettino di pelle nera e una poltrona, anch'essa di pelle, marrone.
In mezzo alle finestre c'era un'enorme scrivania di legno piena di fascicoli, ducumenti, libri, taccuini e penne stilografiche.
《Prego, accomodatevi.》Disse l'uomo《Potete andare Malcom.》
Le guardie uscirono dalla stanza chiudendo la porta.

《Vi chiedo di scusarmi, non mi sono ancora presentato. Mi chiamo Jason Key, sono lo psicologo di questa prigione.》
《Che cosa se ne fá una prigione di uno psicologo?》Chiese Matteo non molto educatamente.
Il dottor Key ridacchió.
《Ottima domanda...Ho sempre pensato che i criminali commettessero le loro azioni per colpa del loro passato che magari aveva causato uno sconvolgimento nel subconscio e per ciò il direttore di Alcatraz ha deciso di affidarmi il compito di capire che cosa non vá nelle menti dei detenuti.》Disse sedendosi alla scrivania.
Prese alcuni fascicoli e li sfoglió uno ad uno.
《Perché noi siamo qui? Che cosa abbiamo fatto?!》Dissi anzi gridai dalla frustrazione.
Il dottore continuò a guardare i fascicoli《Calmati Andrea, lo scoprirai a tempo lecito.》Disse senza neanche alzare lo sguardo.
《Ehi come fá a sapere il mio nome?!》Dissi decisamente alterato.
Il dottor Key sventoló i fascicoli che aveva in mano《È tutto scritto qui.》Disse con un sorriso.

Batté le mani e subito Malcom e gli altri polizziotti fecero irruzione nella stanza spalancando la porta.
《Malcom, per favore, accompagnali nelle loro camere.》
Subito ci spinsero fuori dalla stanza.
Percorremmo un lungo corridoio pieno di porte a destra e a sinistra.
Malcom ci mostró le nostre stanze: Matteo nella 14, Pietro nella 16, Giovanni nella 17, io nella 18, Luca nella 19, Giorgio nella 20, Mauricio nella 21 e Federico nella 22.
L'interno della stanza era decisamente deprimente: le finestre avevano le grate, era molto buia ed era impestata di odore di medicinali.
C'erano solo un letto e un comodino.
Sbuffai.
Sono appena entrato in sto posto e già non lo sopporto.

Sentì bussare alla porta.
Mi voltai e la aprì.
Davanti a me c'era il ragazzo di prima, Stefano mi pare, che mi fissava.
Era parecchio inquietante《Dovete andarvene finché siete in tempo.Non siete al sicuro, nessuno è al sicuro qui. Non fidatevi di nessuno.》Disse con uno sguardo triste.
Poi si dileguó lungo il corridoio
Lo guardai stranito.
Stavo per chiudere la porta quando, dall'altra parte del corridoio, vidi due unomini vestiti con un camice bianco trascinare un ragazzo in una stanza.
Il ragazzo gridava e si divincolava selvaggiamente.
Quando entró nella stanza si sentì un grido più forte degli altri poi più nulla.
Poco dopo i due medici di prima uscirono dalla stanza con i camici macchiati di sangue e con in spalla un sacchetto dell'immondizia che gocciolava sangue.
Mi venne la nausea a vedere quella scena.
Velocemente chiusi la porta appoggiando la schiena ad essa e mi lasciai scivolare fino al pavimento respirando affannosamente.
Ma in che diavolo di posto sono capitato?!

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Peppino: Andrea Santin is my senpai😍

Guarda sareste una coppia perfetta...

Vitty: Già già, proprio perfetta...

Peppino: 😏

Oh insomma non cominciare a rompere le scatole perché hai già rotto nella storia di mia figlia quindi...

Andrea: Quindi è strano che respiri ancora😠

Elena: *si fa i film mentali su Dicaprio*

Bhe direi che per oggi da Gaia...

Vitty: Da Vittoria...

Andre: Da Andrea...

Ele: E da Elena...

È tutto! Noi ci vediamo...DoveQuandoCome?

Tutti: Come?

Ma in un prossimo video😄
ASGANAWAY😘😘😘😘
BALU BULA😍😍😍😍

La paura che ho di perderti || Camperkiller ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora