3.

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Qualche anno prima...

Kim.

L'atmosfera natalizia avrebbe dovuto mettermi allegria. Non fu così, ormai mancava poco, tra qualche minuto la mia famiglia sarebbe atterrata alla Guardia ed io ero lì con Darryl ed Elise ad attenderli. Erano tutti visibilmente emozionati. Io avevo paura tanta paura. Stavo per affrontare il mio destino, la mia famiglia e l'unica persona che avevo mai amato. C'erano anche Gail e Philippe con noi. I Montgomery avevano invitato anche loro per Natale.
Philippe mi guardò preoccupato.
Era l'unico che poteva capire, era l'unico che sapeva.
In lontananza vidi mio padre.
<<Papà!>> urlò Darryll.
Elise gli fece eco, sventolando il foulard che aveva tolto poco prima.
Vicino a lui vidi la mamma e i gemelli.
Ethienne era un colosso. Era cresciuto davvero molto in quei mesi.
Provai una fitta, non era al cuore.
Con un gesto spontaneo mi portai la mano sull'addome ancora piatto. Come a rassicurare quella vita dentro di me.
I miei fratelli si ritrovarono ad abbracciare i miei, in uno di quei abbracci di famiglia che ti tolgono il fiato. Che io evitai di proposito.
<<Eccovi, tutti insieme.>> disse mamma commossa.
Io mi avvicinai e la salutai, cercando di non commuovermi a mia volta.
Salutai mio padre calorosamente mi era mancato.
E fu lì che la diga si ruppe e iniziai a piangerla.
<<Guardatela sempre la solita emotiva.>> scherzò mio fratello.
<<Eth piantala, il primo frignone qui sei tu!>> mi difese mia sorella che non era più tanto piccola.
<<Vi ricordate di Gail, lui invece è Philippe suo fratello.>> presentai i miei amici.
Non avevo neanche finito di parlare e mia madre stava già stritolando Gail per poi passare a Philippe.
Poco dopo l'ambiente si riempì di un odore familiare, non ci fu neanche bisogno di voltarmi.
Mia madre oltrepassò tutti e andrò dritta verso di lui.
<<Immagino che tu sia Brian.>> disse con tono civettuolo.
Io scossi la testa. Prima di girarmi e godermi la scena.
Brian si presentò a mia madre in tutta la sua eleganza. Se non avessi saputo quanto amasse mio padre avrei pensato che ci stesse provando con lui.
<<Immagina bene, Mrs Dufort. Ora capisco dove abbia preso Kimberly tanta bellezza.>> mia madre arrossì.
Subito dopo si presentarono anche gli altri. Ethienne fu alquanto spavaldo, mi venne da sorridere il suo atteggiamento da fratello protettivo faceva grinze da tutte le parti.  Jaime invece sembrò alquanto imbarazzata e impacciata.

Quell'adone di Brian riusciva a mettere in soggezione chiunque.
Quando mi raggiunse mi baciò sulla guancia e mi attirò a se.
<<Ho fatto prima che ho potuto.>> mi sussurro all'orecchio.

Brian aveva affittato due enormi suv con i quali avremmo viaggiato verso la casa al lago.
Ci eravamo divisi. Io viaggiai con i miei Brian e Jaime, mentre il resto della combriccola montò sull'altro suv.
Brian era alla guida e mio padre affianco a lui.
Io ero super agitata, rigida, non riuscivo a rilassarmi.
Dopo aver speso una mezzora a dialogare, mi addormentai o almeno finsi di addormentarmi.
Seguii le conversazioni tra i miei e Brian.
Parlarono del più e del meno. Principalmente i miei lo ringraziarono per l'invito e lo sommersero di domande sulla sua famiglia.
Il mio tesoro, mi sorprese ancora una volta rispondendo a tutte le domande, con sincerità e senza mostrare un minimo di fastidio. Dal mio conto sapevo bene come potevano risultare fastidiosi gli interrogatori dei miei genitori, in particolare della mamma.
Poco dopo sentii la mamma crollare al mio fianco, capii che si era addormentata.
Jaime aveva la testa sulla mia spalla e mi teneva la mano.
Poco dopo i due uomini della mia vita iniziarono a parlare.
<<Brian, sembri veramente un bravo ragazzo, e spero ti possa prendere cura di mia figlia. La rendi felice, e rendi felici anche noi.>> confessò papà.
Amavo quell'uomo.
<<Mister Dufort, penso di non essere mai stato così felice in tutta la mia vita. Ha una figlia davvero meravigliosa.>> continuò Brian.
Il mio cuore si riempì di gioia. Volevo stringerli entrambi per dimostrargli tutto il mio bene.

Once upon a StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora