uomini

5.3K 328 208
                                    

La riccia si sistemò il cappuccio sul capo in modo da non far diventare i suoi capelli ancora più schifosi di quanto già fossero.
Ancora non si era ripresa completamente da quella specie di... shock?
Si shock.
Per cui prima di rientrare e sorbirsi le frecciatine del biondastro, avrebbe preso un po d'aria in una delle città della grande e fredda Norvegia.
Ormai a quella situazione, ci aveva fatto l'abitudine. Era diventata come una routine. Loro che litigavano in continuazione cruciandosi con gli occhi, come se fosse diventata una lotta di supremazia, e con suo estremo orgoglio, la vittoria se l'era aggiudicata sempre lei.
Si fermò non appena lesse il nome biblioteca su una vetrina e decise di concedersi cinque minuti di rilassamento.
Spinse la porta provocando un fastidioso ticchettio proveniente da una campanellina posta a penzoloni sulla porta, la quale fece girare abbastanza teste.
In quella circostanza, Hermione non poté che sentirsi a disagio e parecchio infastidita.
Che avevano da guardare?
Non avevano mai visto una ragazza entrare in una biblioteca?
Probabilmente no.

Ignorò quegli invadenti e partì in esplorazione degli scaffali in cerca di chissà cosa.
Anche la villa possedeva una vasta biblioteca ma in quel momento aveva bisogno di staccarsi da quelle mura. Non capiva ancora come facesse Malfoy a non impazzire lì dentro.

-Signorina le serve qualcosa?-
Quella voce improvvisa la fece spaventare. Si girò nella direzione da dove era prevenuta quella voce e si ritrovò davanti un uomo basso e grassoccio. E a dir la verità, le fece paura anche lui.
Doveva essere il proprietario del negozio.

-Veramente...sto dando un'occhiata.-

L'uomo la guardò con uno sguardo che la fece innervosire.
Quei occhi acquosi che perlustravano la sua figura le incendiavano la miccia della rabbia.
Decise di andarsene prima di dover difendere se stessa in tribunale per tentato omicidio contro quell'impiccione.
L'occhio le cadde sull'orologio che indossava al polso quel nano da giardino e notò l'ora. Si erano fatte le otto e ora come ora, non voleva che Malfoy si preoccupasse inutilmente.
Cosa che la stupì enormemente...

-Arrivederci.-borbottò educata avviandosi a passo di marcia verso la porta.

Altre cose da annotare: non entrare mai più in quella biblioteca per nessuna ragione al mondo.

-Di a Draco Malfoy che i mangiamorte lo stanno accusando di infedeltà e che lo stanno cercando.-le sussurrò all'orecchio.-Sì guardi le spalle signorina.-
Hermione sussultò per la sorpresa e il suo cuore mancò un battito. Si girò indietro per ribattere ma di quell'uomo non ce n'era più traccia.
Fece in tempo a sentire il rumore di una smaterializzazione.

***

Stava per aprire la porta che le permetteva di entrare finalmente nella villa, ma un lampo alla sua destra color rosso la distrasse.
Girò la testa di lato sospettosa e cercò di capire chi fosse l'idiota che stava lanciando incantesimi a costo di morire di ipotermia. Scese le scalinate e si affacciò al muretto e vide...il furetto?
Quel furetto che si esercitava con la bacchetta sotto la pioggia battente e un freddo bestiale?
Ma che aveva nel cervello, le pigne?

-Malfoy, che diavolo stai facendo!?-urlò quasi marciando verso di lui, con la ramanzina pronta sulle labbra.
-Granger.-disse lui a mo di saluto, stava per continuare, quando Hermione lo interruppe prontamente.
-Vuoi farti venire una polmonite per caso?-gli sbraitò in faccia.-Fila subito dentro!-
Draco aggrottò la fronte, abbastanza scioccato da quella mezza aggressione.
-Come Prego?-
-Ho detto...-
-Ho capito cosa hai detto Granger. Il problema è, chi ti credi di essere?-
-Mi credo di essere quella che dovrà perdere tempo a curarti! Quindi ora per favore, rientra.-disse indicando imperiosa la villa, con un cipiglio in viso simile a quello di Molly Weasley.
-Nessuno ti ha chiesto di essere la mia personale infermiera.-mormorò distratto, troppo intento a cercare nella sua mente un incantesimo di  attacco.
-Bene!-grugnì la ragazza facendo per andarsene.-Me ne vado. Ma dopo non lamentarti.-
-Certo certo...-
-Me ne sto andando.-disse ancora salendo le scalinate, sperando che il furetto la seguisse, ma lui era troppo concentrato nel suo operato.

L'altro volto della maschera. Dramione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora