_Prologue_

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Il nero,

il colore dell'inchiostro,

della pece,

del carbone,

dell'oscurità,

delle tenebre,

degli inferi,

della morte.

Mi ritrovo tra le pareti nere del mio appartamento,

le tapparelle completamente chiuse, serrate,

nessun tratto di luce può oltrepassarle.

Potrei sentirmi a disagio,

avere un mancamento o un attacco di panico,

invece...

Sento l'adrenalina scorrermi nelle vene,

il respiro calmo,

la tranquillità presente,

il nero, la mia stanza ed io:

il mio posto.

Perché sì ragazzi,

sono passati così tanti anni,

gli anni della mia vita,

ventis- non vi è dato saperlo.

Nato dalle tenebre,

cresciuto nel buio.

E, in questi anni,

credetemi,

so cosa significa,

vivere,

sopravvivere,

convivere,

dividere e...

morire-vivendo.

Però, nonostante tutto,

amo questa atmosfera,

amo il buio,

amo il rapporto tra me e il buio!

Poiché...

Per alcuni potrei esserci, ma potrebbe essere il contrario,

oppure potrebbero sapere che ci sia,

credendo -illusi- che non possa vedere,

mentre, io,

vedo,

sento,

so tutto.

Amo ciò che sono abile nel fare:

amo guardare gli altri mentre non sanno che ci sia,

amo sapere, e non far sapere nulla di mio,

amo esserci ma non esserci al contempo,

amo conoscere ogni cosa e non essere conosciuto affatto.

Perché io so tutto,

conosco tutto,

ottengo tutto,

e se non posseggo qualcosa, è inutile ogni scommessa, la ottengo!

Mi piace sapere che ora,

voi,

mi sappiate potente,

perché è quello che sono!

Non sono la pedina ma il

giocatore supremo,

Between Lights and ShadowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora