First date

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Izzy se ne era andata da poco quando Magnus bussò alla sua porta.
Alec era emozionato, era il suo primo appuntamento.
"Ciao Alexander" disse appena Alec aprì la porta.
"Ciao Magnus" sorrise timido. Prese quello che gli serviva dalla scrivania e uscì in corridoio, chiudendo la porta dietro di sé.
"Mi permetto di dire che sei assolutamente fantastico così vestito, fiorellino" Magnus lo guardò attentamente, mangiandoselo con gli occhi. Indossava una t-shirt nera sotto una giacca di pelle e dei jeans, tutto scelto da Izzy.
I suoi capelli erano un po' scompigliati come le altre volte che lo aveva visto. Quell'aria così innocente mescolata a quell'aspetto così sexy lo mandavano ai pazzi. Non si sarebbe lasciato sfuggire facilmente un bocconcino così invitante.
Alec abbassò lo sguardo imbarazzato.
"Grazie M-magnus" farfugliò "T-tu stai benissimo vestito co-così" fu il meglio che riuscì a dire, ma Magnus fu felice del complimento.

Il posto scelto da Magnus per cenare era un luogo tranquillo. Aveva portato Alec in un ristorante che serviva vari tipi di cucina, dalla pizza, al cibo italiano, dalla cucina cinese a piatti tipicamente americani. Gli sembrava il luogo perfetto in quanto, non conoscendo i gusti di Alec, avrebbe trovato sicuramente qualcosa di suo gradimento nel menù.

Presero posto in un tavolo abbastanza appartato, nonostante il ristorante non fosse particolarmente affollato.

"Cosa prendi?"
Alec era indeciso, ma alla fine optò per una pizza e così fece Magnus, il quale convinse Alec a prendere una birra.

Dopo aver ordinato e ricevuto le loro birre, Magnus propose un brindisi.
"Vorrei brindare al nostro primo appuntamento, fiorellino. Al primo di tanti altri, mi auguro"
Alec fu pervaso dalla gioia. Mai nessuno si era mostrato così interessato a lui, mai avrebbe pensato che qualcuno avrebbe brindato perché era uscito con lui o che qualcuno, a parte sua sorella, lo avrebbe chiamato con un nomignolo affettuoso.

Fino a quel momento non aveva mai ricevuto alcuna attenzione particolare dai ragazzi, tutti quelli che gli si erano avvicinati erano stati infastiditi dalla sua timidezza. E Alec li capiva. Insomma, chi avrebbe avuto piacere a conversare praticamente da solo? Non riusciva a scambiare più di due parole con un ragazzo carino prima di iniziare a balbettare imbarazzato e, a quel punto, entrava così in panico da non riuscire a continuare nessun discorso e il suo interlocutore, puntualmente, se ne andava scocciato.

Ma Magnus no. Non era scappato. Non si era infastidito. Mai. Anzi, gli aveva detto di trovare la cosa adorabile.
Anche in quel momento lo stava trovando adorabile. Il sorrisino timido ma felice e la faccia completamente rossa mentre alzava il bicchiere per brindare con lui. Lo sguardo decisamente imbarazzato ma lucido, che lo guardava attraverso un ciuffo di capelli, scudo preferito dal ragazzo per cercare, invano, di camuffare la sua vergogna. Non c'era cosa che Magnus trovasse più bella.

Anche se immaginava che vederlo senza maglietta sarebbe stato addirittura migliore, come vedere il paradiso, probabilmente.

"Alexander, vorrei conoscerti meglio" lo guardò attentamente, spostandosi appena quando la cameriera posò i loro piatti sul tavolo "È il nostro primo appuntamento e di te so poco cose"
"Beh, non ho granché da raccontare a dire il vero..."
"Oh, andiamo! Sono sicuro che nascondi tante cose interessanti" dicendo questo gli rivolse un sorriso malizioso.
"Ehm... c-cosa vuoi sapere?"
"Qualsiasi cosa tu voglia dirmi"

Lo sguardo ammaliante di Magnus lo aiutò a sciogliersi. Per una volta non aveva paura che l'altro scappasse e Alec fu sorpreso di se stesso.

"Se vuoi posso parlarti della mia famiglia" Magnus gli fece un sorriso incoraggiante "Ho una sorella, si chiama Isabelle e ha due anni meno di me. Credo tu l'abbia vista in mensa"
"Ahah sì, me la ricordo. Vi somigliate molto" rise pensando a come aveva gridato la ragazza quando lo aveva visto.
"Solo fisicamente, caratterialmente è il contrario di me. Poi ho due fratelli, uno più piccolo, Max, e Jace, che in realtà è mio fratello adottivo. Era seduto con me in mensa, era quello biondo"
"Famiglia numerosa. Le adoro" commentò Magnus.
"Già. E tu? Hai fratelli?" chiese curioso Alec.

Poi vide il viso di Magnus rabbuiarsi e si pentì di avergli fatto quella domanda.
"Purtroppo no. Diciamo che la mia famiglia... beh, non c'è"
"Magnus, non sei costretto a parlarne" Alec allungò la mano per stringere quella dell'altro, appoggiata sul tavolo.

Quel gesto scaldò il cuore di Magnus.
"Nessun problema Alexander, voglio che tu mi conosca"
Alec annuì.
"Sono cresciuto con mia nonna paterna, entrambi i miei genitori sono morti quando ero piccolo"
"Mi dispiace Magnus" ad Alec si stringeva il cuore a vedere gli occhi tristi di Magnus.
"Mio padre morì in un incidente stradale quando avevo sei anni. Me lo ricordo poco, purtroppo, ma ricordo che era un uomo buono e un ottimo padre. Mia madre invece era sempre stata molto fragile, una donna delicata. La morte di mio padre la sconvolse, entrò in una gravissima depressione. Tentò di curarsi, ma il dolore l'aveva sopraffatta. Si tolse la vita tre anni dopo l'incidente di papà e io fui affidato a mia nonna" gli occhi di Magnus erano lucidi e Alec si stava maledicendo per avere chiesto della sua famiglia. Non voleva farlo soffrire, non voleva che ricordasse cose spiacevoli. Voleva solo che sorridesse. Il suo sorriso era così bello.

Allora Alec si alzò e si avvicinò a Magnus. Lo abbracciò di slancio, stringendolo tra le sue forti braccia. Voleva trasmettergli sicurezza e calore.

"Mi dispiace tanto Magnus. Non volevo farti ricordare cose spiacevoli. Posso fare qualcosa per tirarti su di morale?" chiese ancora abbracciandolo.
Magnus si stacco leggermente per guardarlo negli occhi. Gli accarezzò lievemente la guancia.
"Grazie fiorellino. Basti tu a farmi sentire meglio. Sei una gemma rara"

Dopo quella piccola parentesi di tristezza, la serata passò serena.
Parlarono molto, si raccontarono aneddoti ed esperienze e risero molto. Si scambiarono i numeri di telefono accorgendosi di non averlo ancora fatto.

Sembravano già essere entrati in sintonia.

Magnus riaccompagnò Alec alla sua stanza.
"Grazie per la splendida serata, fiorellino. Spero tu ti sia divertito" disse Magnus appena arrivarono davanti alla porta.
"Grazie a te Magnus. Mi sono divertito molto" Alec sorrise timido.
Magnus si avvicinò piano al moro, alzandosi appena sulle punte per raggiungere il ragazzo. Gli depositò un lungo bacio sulla guancia e Alec fremette.
"A domani. Buonanotte, Alexander" disse appena si staccò.
"B-buonanotte" Magnus sorrise intenerito dal ritorno del balbettio di Alec.
"Sei sempre più adorabile, Alexander"




Salve bella gente!
Scusate l'attesa, ma è stata una settimana davvero pesante e non ho avuto molto tempo! Spero di essermi fatta perdonare con il capitolo 😉
Dunque, il tanto atteso appuntamento è avvenuto! Quanta pucciosità 😍😍😍 io li amo troppo!!
E nel prossimo che succederà?

Grazie a tutti per visite, voti e commenti ❤❤❤ vi adorooooo
Al prossimo capitolo 😘

I love everything about youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora