Capitolo 1

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[Pov Reader]

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«Tesoro che è successo?». Senti la voce di tua madre fare capolino dalla cucina.

«Niente». Le rispondi in maniera secca e per nulla credibile.

Capendo il tuo errore ti sbrighi a spiegarle l'accaduto cercando di non far trasparire tutta la tua rabbia, andandotene poi a rinchiuderti nella tua camera per sfogare lo stress: disegnando, colorando, leggendo o qualsiasi altra cosa fosse necessaria.

Alla fine ti ritrovi a cantare e ballare con una penna in mano stile microfono l'ennesima canzone dei BTS, una di quelle più energiche: fire.

Ti sembra di sentire una risata provenire dalla casa affianco, ma ancora una volta decidi che non t'importa. Che ridano pure, i vicini. Tanto non devi per forza parlarci.

Il fatto che dieci minuti dopo tu sia per la strada con una torta di ricotta e cannella in mano, non dipende affatto da te, ma da tua madre. Ci avevi discusso a lungo, e alla fine, da brava figlia quale sei, hai deciso di fare come diceva la donna.

Con i guanti da cucina alle mani, cerchi di mettere su il sorriso più convincente del tuo repertorio attuale e vai a bussare timidamente, anche se in maniera un po' scocciata, aspettando una risposta che però non arriva.

Ormai spazientita, provi a spingere leggermente la porta, che si apre con un leggero cigolio. Ti schiarisci la gola, ma ancora niente, nessun responso.

«Hm-hm c'è nessuno?». Ti guardi intorno, notando tutte le scatole posate per terra, alcune aperte, altre ancora sigillate, strani oggetti sparsi sul pavimento.

«C'è nessuno?». Pronunci a voce più alta, sperando che almeno così qualcuno ti senta.

Sei stufa e decidi di andartene girando i tacchi. Lasci la torta su uno scaffale, ma appena ti giri ti trovi davanti il petto di qualcuno.

«Ehi, ma nessuno ti ha insegnato che non si entra in casa di altri così senza bussare?». Chiede la voce appena sopra la tua testa.

Ha un che di familiare, ma non riesci proprio a capire il perché. Questo finché non alzi lo sguardo allontanandoti di un passo dal ragazzo cha aveva appena parlato.
Ti senti le guance andare a fuoco, spalanchi gli occhi dallo stupore, smetti di respirare, non sbatti nemmeno le ciglia. La bocca aperta in perfetto stile pesce lesso.

"Oh cazzo! Mi si presenta davanti uno gnocco paura e io son qua con i guanti da cucina in mano e la vestaglia invernale per tenermi al caldo?"

«Cos'è non sai parlare?». Dice con un bellissimo ghigno in faccia.«G-guarda che io ... ho b-bussato». Rispondi poco sicura di essere riuscita anche solo a pronunciarle, quelle due parole messe in croce.

«Bhe?». Ti fa il verso in maniera alquanto irrispettosa.

«Che sei venuta a fare?».

«I-io... ho portato una torta... sai... per darvi il benvenuto». Il tuo sguardo che vaga da una parte all'altra, tutto pur di non guardare lui.

Unexpected Gift (Jk x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora