Capitolo 8

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[Pov Jungkook]

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[Pov Jungkook]

Sto ancora nel mondo dei sogni quando mi sembra di sentire un terremoto. Ovviamente non c'è nessun terremoto in atto, bensì Y/N che mi scuote una coscia, col mio telefono in mano rivolto verso di me. Sbatto le palpebre e la guardo con occhi assonnati. Solo qualche secondo dopo realizzo che mi sta facendo notare l'ora.

«Oh cazzo, sono in super ritardo!». Esclamo balzando giù dal letto, fregandomene del mio stato di nudità.

Mi fiondo verso il bagno per lavarmi la faccia e realizzo che nella doccia ci sono ancora i nostri vestiti bagnati, boxer compresi.

"Oh Dio. E adesso?".

Cerco di ragionare il più in fretta possibile, pensando alle diverse possibilità che mi rimangono. Tornare a casa richiederebbe più tempo di quello che ho e non posso uscire sulla via nudo come un verme, i vestiti di Y/N sono da donna e non credo mi entrerebbero, soprattutto i pantaloni, quelli di suo padre però si.
Controllo che Y/N non sia affacciata al corridoio e mi intrufolo nella camera dei suoi. Sua madre non c'è e vorrei chiederle il motivo, ma ora come ora non ne ho il tempo. Mi sbrigo a prendere un paio di boxer, dei jeans e un maglione al volo. Per fortuna le scarpe e il giubbotto sono rimasti indenni dal lavaggio, altrimenti sarebbero stati problemi.

Torno in camera di Y/N e mi sistemo la tracolla con i documenti sulla spalla.
Mi dice di scegliere quello che voglio per fare colazione, di fare come se fossi a casa mia. Bevo un caffè fatto con la Nespresso come se mi stesse correndo dietro Satana, ustionandomi quindi la lingua, e mi ficco in bocca una fetta di pan brioches mezza tostata correndo via di casa sua con le chiavi della macchina già in mano, pensando solo alla strigliata che avrei ricevuto da Namjoon e alle prese per il culo degli altri.

***

Non è passato poi tanto tempo dall'ultima volta che sono stato in questo aeroporto, ma la prima volta non mi ero soffermato sui dettagli.

Si trova in una zona periferica di una grande città ma molto collegata ai principali trasporti, nonostante io sia venuto con la macchina dei miei.
C'è fuori una grande area per il parcheggio dei taxi e delle auto e l'ingresso è diviso in due parti.
C'è l'area di arrivo e la zona di partenza. Nella seconda si va quando devi lasciare o prendere un aereo per andare da qualche parte. Di solito un viaggiatore ha già una prenotazione e va al GATE dell'azienda per effettuare il check-in, confermando la sua identità e dando il voucher dell'agenzia di viaggi o la prenotazione che ha fatto in linea. Dopo aver eseguito questa operazione ti fanno pesare il bagaglio sulla bilancia e ti dà il riferimento per sedersi sul piano corretto.

In un aeroporto c'è sempre una caffetteria, un negozio duty free e altri negozi e naturalmente c'è una sala d'attesa che normalmente ha una vista meravigliosa sulla corsia di volo.
Nell'aeroporto c'è sempre molta gente e c'è sempre qualcuno felice di volare via e qualcuno felice di vedere qualcuno che viene da lontano, esattamente come me.

Unexpected Gift (Jk x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora